ARRIVANO I DATI HORROR ANTICIPATI DA MARPIONNE: VENDITE FIAT -36%, PEGGIOR DATO IN 32 ANNI - PIAZZA AFFARI -0,2% - SPREAD 330 - UNICREDIT, LA LISTA DELLE FONDAZIONI IL 16 APRILE - FONSAI: RESTA JONELLA, ESCONO MARCHIONNI E D’URSO - A BANKITALIA C’è FLESSIBILITÀ IN ENTRATA (FINO ALLE 9.45) - SOLARE TEDESCO: FALLITA L’EX NUMERO UNO Q-CELLS - TERMINI IMERESE, STALLO SUGLI “ESODATI” - C.SMERALDA, L’EMIRO DEL QATAR VUOLE COMPRARE TUTTO - HUAWEI RADDOPPIA IN ITALIA - MAGNETI MARELLI IN CINA - PEUGEOT VENDE CASA…

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

1 - BORSA, LA GIORNATA: MILANO MAGLIA NERA EUROPA, GIÙ FIAT
(LaPresse) - Milano apre la settimana interpretando il ruolo di Cenerentola tra le principali Borse europee. L'indice Ftse Mib cede lo 0,19% a 15.948,86 punti e il Ftse All-Share mostra un calo dello 0,21% a 16.963,49 punti. Bene invece gli altri listini del Vecchio continente. L'indice Ftse 100 di Londra sale dell'1,85% a 5.874,89 punti, il Dax di Francoforte avanza dell'1,58% a 7.056,65 punti e il Cac 40 di Parigi segna un incremento dell'1,14% a 3.462,91 punti.

A Madrid, l'indice Ibex guadagna lo 0,43% a 8.042,8 punti. A rendere nervosi i mercati sono state indiscrezioni circolate su operazioni della Bundesbank tedesca sui titoli di Stato di Grecia, Portogallo e Irlanda. Inoltre stamane l'indice Pmi manifatturiero ha mostrato un calo a 47,7 punti a marzo nell'eurozona, rispetto ai 49 punti di febbraio. Nel pomeriggio è poi arrivato dagli Stati Uniti il dato macro positivo dell'indice Ism manifatturiero, salito a 53,4 punti a marzo dai 52,4 del mese precendente, che ha fatto respirare i mercati. Sul mercato obbligazionario lo spread tra Btp e Bund a 10 anni è rimasto vicino a 330 punti base.

A Milano pesante il comparto bancario, tranne Banca Montepaschi che sale dell'1,99% a 0,3224 euro. Oggi la Consob ha confermato che la Fondazione Monte dei Paschi di Siena è scesa al 40,543%, mentre la famiglia fiorentina Aleotti, cui fa capo il gruppo farmaceutico Menarini, si è posizionata al 4% di Rocca Salimbeni. In rosso invece Banco Popolare (-1,05% a 1,407 euro), Bper (-1,76% a 5,31 euro), Popolare di Milano (-1,96% a 0,409 euro), Intesa Sanpaolo (-0,89% a 1,332 euro) e Unicredit (-1,44% a 3,702 euro). Sulla parità Ubi Banca a 3,178 euro.

In rosso Fiat (-1,22% a 4,354 euro), appesantita dai segnali fortemente negativi dal mercato auto. Venerdì l'ad di Fiat-Chrysler, Sergio Marchionne, ha parlato di marzo come di "un mese orribile", pronosticando un calo vicino al 40% dei volumi di vendita. Nel resto della scuderia Agnelli, salgono invece Fiat Industial (+1,69% a 8,135 euro) ed Exor (+0,58% a 19,04 euro). Nel resto del paniere principale salgono Atlantia (+1,04%), Pirelli (+4,2%), Saipem (+1,14%) e Snam (+0,28%). Bene il comparto del lusso con Ferragamo (+2,83%), Luxottica (+0,66%) e Tod's (+1,25%).

Scendono invece Mediaset (-1,35%), Enel Green Power (-1,96%), Finmeccanica (-1,08%) e Stm (-1,66%). Debole Eni (-0,11% a 17,57 euro), che ha annunciato oggi di aver avviato la produzione del campo Marulk situato nell'offshore norvegese a circa 80 chilometri dalla costa. Fuori dal Mib cade ancora la galassia Ligresti, con Fondiaria Sai (-3,09% a 1,035 euro), Premafin (-6,74% a 0,263 euro) e Milano Assicurazioni (-1,93% a 0,2338 euro).

2 - BORSA, SPREAD BTP-BUND SFIORA IN CHIUSURA 330 PUNTI BASE
(LaPresse) - Chiusura in calo per lo spread tra Btp e Bund a 10 anni, che rimane comunque vicinissimo a quota 330 punti. Il differenziale si posiziona esattamente a 329,97 punti base, dopo aver toccato un minimo intraday di 315 punti e aver terminato gli scambi venerdì a 332,23 punti base. Il rendimento dei Btp decennali sul mercato secondario si attesta al 5,1%. Rimane sostanzialmente stabile la pressione sui Bonos spagnoli. Lo spread con il Bund tedesco a 10 anni si posiziona in chiusura a 354,59 punti base. Venerdì il differenziale aveva terminato gli scambi a 355,94 punti.

3 - WALL STREET GIRA IN RIALZO CON ISM MANIFATTURIERO
(LaPresse) - Gira in posotivo Wall Street, con l'indice Dow Jones che sale dello 0,48% a 13.274,86 punti, lo S&P che avanza dello 0,77% a 1.419,28 punti e il Nasdaq che mostra un rialzo dello 0,75% a 3.114,77 punti. Wall Street ha beneficiato del dato positivo sull'Ism manifatturiero a marzo, salito a 53,4 punti dai 52,4 del mese precendente.

4 - FIAT: QUOTA MERCATO SCENDE AL 26% A MARZO, -35,6% LE VENDITE
Radiocor - A marzo le vendite del gruppo Fiat (inclusi i brand Ferrari, Maserati, Jeep/Dodge, Lancia/Chrysler) sono scese del 35,64% a 35.990 unita' con una quota di mercato al 26,05% (dal 29,66% di un anno prima). E' quanto risulta dalle statistiche sulle immatricolazioni rese note dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Nel primo trimestre le vendite del Lingotto sono scese del 24,8% a 113.635 unita' con una quota al 27,93% (da 29,35%) su un mercato in calo del 20,95% a 406.907.

5 - AUTO ITALIA: NUOVO CROLLO, -26,7% IMMATRICOLAZIONI MARZO
Radiocor - Le immatricolazioni di nuove auto in Italia sono calate a marzo del 26,7% a 138.137 unita' rispetto a un anno prima, segnando la sesta flessione consecutiva. Lo comunica il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, precisando che nel mese sono stati registrati 391.863 trasferimenti di proprieta' di auto usate, con un calo dell'8,22%. Il volume globale delle vendite a marzo ha dunque interessato per il 26,06% auto nuove e per il 73,94% auto usate.

6 - FIAT: PER SCIOPERO BISARCHE IMMATRICOLATE 8MILA AUTO IN MENO A MARZO
(LaPresse) - Nel marzo con il peggiore mercato italiano dell'auto degli ultimi 32 anni - era infatti dal 1980 che non si vendevano così poche auto nel mese (allora furono 122.400) - Fiat Group Automobiles (Jeep inclusa) ha immatricolato in Italia quasi 36 mila vetture ottenendo una quota del 26 per cento. Nel primo trimestre dell'anno FGA ha registrato 113.500 auto per una quota del 27,9 per cento.

Il risultato di Fiat Group Automobiles è stato fortemente condizionato dal prolungato fermo nazionale dei servizi di trasporto delle autovetture a mezzo bisarche, che ha creato forti disagi nel settore automotive, con conseguenti ritardi nelle consegne delle vetture ai clienti. La quota di mercato, rispetto alla concorrenza, è stata fortemente influenzata dal fatto che FGA producendo in Italia ha dovuto chiudere in più occasioni i propri impianti produttivi. Sono oltre 8 mila le immatricolazioni perse sul mercato italiano, che verranno parzialmente recuperate nei prossimi mesi.

7 - UNICREDIT: LISTA FONDAZIONI SARA' PRESENTATA IL 16 APRILE
Radiocor - La lista per il rinnovo del cda di UniCredit, e quindi con l'indicazione del presidente, concordata dalle principali Fondazioni azioniste verra' presentata il 16 aprile, termine ultimo per la presentazione. Ad affermarlo e' stato Marco Cammelli , presidente della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, al termine del vertice, durato circa 2 ore, dei presidenti delle Fondazioni a Milano.

'Ci siamo incontrato per scambiarci delle opinioni - ha detto Cammelli - in vista delle scadente istituzionali dei prossimi giorni e quindi per la presentazione della lista. Questo e' tutto quanto posso dirvi'. Giovanni Puglisi, presidente della Fondazione Banco di Sicilia, ha detto, sempre al termine del summit, che 'oggi ci siamo occupati soltanto delle procedure per arrivare alla presentazione della lista. Non abbiamo discusso di altro' e 'non abbiamo parlato di presidenza'. Nella riunione si sono riunite Fondazioni che raccolgono circa il 12% del capitale.

8 - FONSAI: DA PREMAFIN-UNICREDIT LISTA CDA, JONELLA LIGRESTI RIMANE
Radiocor - Premafin Finanziaria e Unicredit, che insieme detengono il 42,362% del capitale di Fonsai, hanno presentato la lista dei candidati per il rinnovo del consiglio di amministrazione della compagnia. Sostanzialmente confermato il consiglio uscente. Nella lista, consultata da Radiocor, compaiono tra gli altri Jonella e Gioacchino Paolo Ligresti, mentre della vecchia gestione sono scomparsi i nomi dell'ex a.d. Fausto Marchionni e dell'avvocato Carlo d'Urso.

9 - FONSAI: LISTE COLLEGIO SINDACALE, NOMI NUOVI DOPO RELAZIONE A AMBER
Radiocor - Mentre le liste presentate per il rinnovo del consiglio di amministrazione di FonSai prevedono la sostanziale conferma del board, quelle per il rinnovo del collegio sindacale lasciano prevedere un sostanziale rinnovo dell'organo, che presumibilmente verra' la conferma solo dell'attuale presidente Benito Giovanni Marino, proprio mentre il collegio ha annunciato, su richiesta del socio Amber, ulteriori approfondimenti sulle operazioni compiute dalla societa' con parti correlate.

Gli azionisti Premafin Finanziaria e Unicredit, con complessivamente il 42,362% del capitale della compagnia, hanno candidato alla carica di sindaco effettivo Giorgio Loli, ex presidente del collegio sindacale di Unicredito Italiano e nome nuovo per FonSai, insieme a Benito Giovanni Marino e Antonino D'Ambrosio, attuali sindaci della compagnia. Per statuto, in presenza di una lista di minoranza, verranno nominati sindaci effettivi solo i primi due nomi della lista di maggioranza, a cui si aggiungera', se vo tato, il primo nome della lista di minoranza che diventera' presidente del collegio. Nei giorni scorsi Sator, socio con il 3,01%, ha presentato una propria lista di sindaci guidata da Giuseppe Angiolini.

10 - BANCHE: DRAGHI, CONTRO RISCHI ANCHE STRETTE TEMPORANEE
(ANSA) - Le autorità di vigilanza europee e nazionali devono avere un margine di flessibilità nell'applicazione delle regole di Basilea III per poter chiedere "temporaneamente" requisiti macro prudenziali anche più importanti al fine di "prevenire e limitare rischi specifici". E' quanto si legge in una lettera inviata da Mario Draghi, nella veste di presidente dell'Autorità europea per i rischi sistemici (Esrb), ai componenti dell'Ecofin, alla Commissione Ue e al Parlamento europeo.

Draghi ha scritto ai suoi interlocutori per precisare il punto di vista dell'Esrb sui principi che dovrebbero essere seguiti nella definizione del quadro macro-prudenziale, nell'ambito della legislazione sui requisiti di capitale che si sta mettendo a punto per recepire Basilea III. Per l'Esrb, scrive Draghji, e "essenziale" la definizione di un insieme di regole comuni sia per le metodologie prudenziali e i requisiti in tutta l'Unione e sia per la piena applicazione di Basilea III. Ma è chiaro, per il presidente della Bce, che nel realizzare queste riforme occorre tenere ben presenti "le diversità esistenti all'interno dell'Ue e i rischi che posono derivare dai sistemi economici e finanziari. Le politiche devono quindi essere commisurate con la portata e l'evoluzione delle future minacce sia a livello Ue che di Stati membri".

E' in questo contesto che Draghi richiama tra l'altro l'attenzione dei legislatori europei sulla "flessibilità" di cui devono poter disporre le competenti autorità per adottare, se necessario e in via temporanea, misure anche più severe e mirate in modo da poter affrontare adeguatamente situazioni specifiche difficilmente riconducibili a delle fattispecie uguali per tutti e sempre.

11 - BANKITALIA COME ICHINO: SCELTA LA FLESSIBILITÀ IN ENTRATA
Franco Bechis per http://www.liberoquotidiano.it/ - In Banca d'Italia finalmente è passato il modello coniato dal giuslavorista Pietro Ichino: quello sulla flessibilità in entrata, su cui tanto si sta incaponendo anche Elsa Fornero. Il Governatore Ignazio Visco e i suoi collaboratori hanno chiuso l'accordo con i sindacati interni. Ma non è sull'articolo 18, nè sui massimi sistemi. L'accordo di via Nazionale è proprio terra a terra: per flessibilità in entrata da quelle parti si intende proprio orario ballerino di ingresso al lavoro. Grazie al pressing dei sindacati si potrà entrare in banca fra le 7 e 45 e le 9 e 45 del mattino. Così nessuno potrà più imputare il proprio ritardo al traffico romano...

12 - GERMANIA, Q-CELLS PRESENTERÀ ISTANZA DI FALLIMENTO
Berlino (Germania), 2 apr. (LaPresse/AP) - La compagnia tedesca di celle solari Q-Cells presenterà istanza di fallimento, dopo avere abbandonato un piano di ristrutturazione del debito. La società ha annunciato che presenterà i documenti domani al tribunale di Dessau. Oggi aveva fatto sapere di essere giunta alla conclusione che non ci sono alternative, dopo avere esaminato i piani di ristrutturazione. Un tempo la Q-Cells era il principale produttore di celle fotovoltaiche, ma è stata bersagliata da vari problemi, tra cui i prezzi in calo. L'anno scorso la compagnia ha perso 845,8 milioni di euro, con entrate pari a 1,02 miliardi di euro.

13 - RINASCENTE: CON THAILANDESI DI CRC TORNA IN UTILE PER 8,7MLN NEL 2011
Radiocor - Milano, 02 apr - I grandi magazzini de La Rinascente tornano in utile nel primo anno dall'acquisizione del gruppo thailandese di Crc della famiglia Ch irathivat. Il bilancio chiuso al 30 settembre 2011, secondo quanto emerge dai documenti consultati da Radiocor, si e' chiuso con un utile di 8,7 milioni rispetto alla perdita di 588mila euro registrato nel 2010 grazie anche a proventi straordinari per 13,3 milioni di euro (6,5 milioni nell'esercizio precedente). In salita anche i ricavi che hanno mostrato un progresso del 7,8% a 374,5 milioni.

Per La Rinascente, il bilancio 2011 e' stato il primo - anche se solo per pochi mesi - sotto la guida del nuovo azionista thailandese che dal 28 luglio guida i grandi magazzini dopo averli rilevati sulla base di un enterprise value di 260 milioni dalla jv composta da Investitori Associati, Rreef, Prelios e Borletti. Nella gestione, il nuovo socio ha mantenuto la continuita' con la precedente, come era emerso fin da subito con la conferma dell'a.d. Vittorio Radice: 'La nuova proprieta' - si legge nella relazione che accompagna il bilancio - non ha ad oggi modificato la struttura organizzativa della societa' ed ha confer mato il management operativo consentendo quindi nel corso dell'esercizio la prosecuzione senza variazione dell'attuazione del piano industriale'.

14 - TERMINI IMERESE, STALLO SU 640 ESODATI. SINDACATI: GOVERNO INTERVENGA
Roma, 2 apr. (LaPresse) - Ancora stallo nel processo di riconversione dello stabilimento Fiat di Termini Imerese, in provincia di Palermo, dove il Lingotto ha cessato la sua produzione a fine 2011, lasciando il posto alla Dr Motor Company dell'imprenditore molisano Massimo Di Risio. Resta ancora irrisolto, infatti, il nodo dei circa 640 'esodati': in base all'accordo siglato lo scorso primo dicembre, questi lavoratori dovrebbero riagganciare la pensione attraverso la mobilità incentivata, a patto che vengano però mantenuti i requisiti antecedenti alla riforma delle pensioni. Un tema su cui i sindacati chiedono l'intervento del Governo alla luce delle risposte che i tecnici del ministero del Lavoro hanno fornito nel corso del tavolo di confronto che si è tenuto oggi al dicastero dello Sviluppo economico.

15 - COSTA SMERALDA:ARRIVA SCEICCO QATAR, PUNTA A CONTROLLO
(ANSA) - Il braccio finanziario della famiglia reale del Qatar è a un passo dalla conquista della Costa Smeralda. Secondo quanto apprende l'ANSA, il fondo Qatar Holding, noto per il recente acquisto del Paris St. Germain, sarebbe alle battute finali col miliardario Usa, Tom Barrack, per rilevare il controllo di Smeralda Holding.

L'accordo al momento non trova conferme ufficiali ma rientrerebbe nell'ambito di un piano di rilancio che dovrebbe passare attraverso una ricapitalizzazione, necessaria per abbattere il debito del gruppo che ammonterebbe a circa 200 milioni di euro, e a nuovi investimenti. Smeralda Holding possiede quattro tra i più famosi alberghi a cinque stelle del mondo: dal Cala di Volpe al Pitrizza, dal Romazzino al Cervo Hotel, oltre alla Marina e al Cantiere di Porto Cervo e il Pevero Golf Club, annoverato tra i 100 più importanti campi da golf al mondo.

Il complesso turistico alberghiero creato negli anni '60 dall'Aga Khan fa capo dal 2003 all'imprenditore di origine libanese Barrack, attraverso il fondo di private equity Colony Capital, che rilevò il controllo dalla statunitense Starwood Hotel, che tuttora gestisce le strutture alberghiere. Negli anni il fondo del Qatar è entrato in possesso di una partecipazione del 14,3% e adesso dovrebbe arrivare a possedere una quota ben più rilevante del controllo.

16 - ITALIA-CINA, HUAWEI A MONTI: RADDOPPIEREMO I 500 DIPENDENTI ITALIANI
(LaPresse) - In occasione della visita del presidente del consiglio, Mario Monti, il senior management della cinese Huawei ha presentato i piani di investimento per l'Italia e ha confermato "l'impegno a lungo termine" in Italia che vedrà "raddoppiare il numero dei dipandenti" dagli attuali 500. E' quanto si legge in una nota. "Monti - sottolinea il gruppo asiatico dell'information e communication technology - ha espresso a sua volta un impegno e una grande apertura nei confronti degli investimenti cinesi in Italia, a supporto della crescita economica del Paese". Huawei, presente in Italia dal 2004, conferma la sua volontà di rafforzare ulteriormente i propri investimenti, sulla linea della recente inaugurazione, nel novembre 2011, del Centro Globale di Competenza per soluzioni Microwave di Milano nel quale Huawei "incrementerà il proprio impegno nei prossimi anni".

17 - MAGNETI MARELLI: SIGLATA JOINT VENTURE IN CINA CON CHANGCHUN FUDI
(LaPresse) - Magneti Marelli e Changchun Fudi Equipment Technology Development Co. LTD. (Fudi), azienda cinese produttrice di componenti e sistemi per l'automotive, hanno sottoscritto un accordo per la costituzione di una Joint Venture mirata alla produzione di componenti per autovetture, nell'ambito dei sistemi di controllo motore. In base agli accordi, Magneti Marelli parteciperà con il 51% al capitale della nuova società denominata Changchun Magneti Marelli Powertrain Components Co. Ltd., mentre il partner cinese deterrà il rimanente 49%. E' previsto un investimento complessivo iniziale di circa 14 mio/€.

Le attività industriali della nuova JV saranno localizzate a Changchun, nel Nord Est della Cina, una delle aree strategiche per l'automotive in Cina, sede di aziende cinesi di primo piano nel settore. In particolare, la JV sarà insediata nella zona di sviluppo economico e tecnologico di Chaoyang, dove Fudi può contare su una presenza industriale già consolidata. La JV sarà dedicata in particolare alla produzione di collettori di aspirazione, corpi farfallati, condotti carburante e moduli aria/benzina per applicazioni automobilistiche, rivolti principalmente ai carmaker cinesi presenti nell'area, come ad esempio FAW. L'avvio della produzione è previsto per fine anno

18 - ENEL GREEN POWER: PARTNERSHIP PER PARCO EOLICO IN NORD AMERICA
(LaPresse) - Enel Green Power (EGP) ha annunciato la chiusura di un accordo di equity partnership tra EFS Chisholm, LLC, una controllata di GE Capital, e la propria controllata statunitense Enel Green Power North America per lo sviluppo del progetto eolico di Chisholm View, in Oklahoma. E' quanto si legge in una nota. Il progetto, che richiede un investimento complessivo di circa 375 milioni di dollari, avrà una capacità totale installata di 235,2 MW, ed è supportato da un accordo a lungo termine di acquisto dell'energia che sarà prodotta dall'impianto. In base all'accordo, EFS Chisholm investirà un importo pari a circa 191 milioni di dollari a fronte di una partecipazione al progetto pari al 51%, mentre Enel Green Power North America investirà circa 184 milioni di dollari, a fronte di una partecipazione del 49%.

19 - PSA PEUGEOT CITROEN: SEDE CENTRALE PARIGI VENDUTA A CANADESI
(ANSA) - Nell'ambito del piano di cessione di asset per 1,5 miliardi di euro, annunciata in occasione della presentazione dei risultati 2011, il gruppo automobilistico Psa Peugeot Citroen ha firmato una promessa di vendita della sua storica sede sociale, sull'avenue de la Grande Armee di Parigi, con una filiale di Ivanhoe Cambridge, ramo immobiliare della Cassa depositi e prestiti del Quebec. Lo riferisce la società in una nota. Il gruppo continuerà ad occupare i locali, con un contratto d'affitto di 9 anni rinnovabile, sottoscritto all'atto di concretizzazione della vendita. La cessione, precisa ancora Psa, ha un valore di 245,5 milioni di euro. Nel 2011, Psa Peugeot Citroen aveva fatto registrare un risultato ante oneri finanziari (Ebit) in calo del 26,6%, a 1,32 miliardi di euro.

20 - USA:COTY METTE SUL PIATTO 10 MLD PER AVON, OFFERTA RIFIUTATA
(ANSA) - Coty, colosso della profumeria, offre 10 miliardi di dollari in contanti per rilevare Avon Products, azienda che vende cosmetici porta a porta. Il prezzo offerto di 23,25 dollari per azione è più alto del 20% rispetto alla chiusura di Avon venerdì. Un'offerta - riporta l'agenzia Bloomberg - che Avon rifiuta, mettendo in evidenza che non è nel miglior interesse degli azionisti.

"Il consiglio di amministrazione di Avon ha valutato attentamente" l'offerta di Coty, che "é sostanzialmente pari a quella presentata meno di due settimane fa. Riteniamo che l'offerta non sia nell'interesse degli azionisti" afferma Avon in una nota. Coty, azienda con vendite annauli per 4,5 miliardi di dollari, "non ha intenzione di perseguire un'acquisizione su base ostile". A Coty fanno capo i profumi di Jennifer Lopez e Beyoncé. L'offerta arriva in un momnento non facile per Avon, che ha riportato una perdita di 400.000 dollari negli ultimi tre mesi dello scorso anno e si trova ad affrontare un'indagine per presunte tangenti.

 

CATTELAN PIAZZA AFFARI BORSA MILANOPIAZZA AFFARI - MAURIZIO CATTELANMarchionneMARIO DRAGHI ALLA BCE ignazio visco Palenzona JONELLA LIGRESTI resize FAUSTO MARCHIONNIcosta smeraldaPEUGEOT enel green power