ASPETTANDO LE DIMISSIONI DI MALINCONICO, CI PENSA IL PRESIDENTE DELLA BANCA CENTRALE SVIZZERA PHILIP HILDEBRAND A TOGLIERE IL DISTURBO, TRAVOLTO DALLO SCANDALO SU ALCUNE TRANSAZIONI PRIVATE IN VALUTA STRANIERA EFFETTUATE DALLA MOGLIE (MAI VISTO UN GOVERNATORE CON LA MOGLIE TRADER!) - LE OPERAZIONI, CHE HANNO FRUTTATO 70MILA DOLLARI, SONO AVVENUTE POCHE SETTIMANE PRIMA CHE HILDEBRAND STESSO FISSASSE IL TASSO DI CAMBIO TRA IL FRANCO SVIZZERO E L'EURO…

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

Repubblica.it

Il presidente della Banca centrale svizzera Philip Hildebrand si è dimesso oggi con effetto immediato. E' quanto si legge in una nota. Hildebrand è stato travolto dallo scandalo emerso su alcune transazioni private in valuta straniera effettuate da lui e la moglie. Il banchiere, che ancora pochi giorni fa, aveva negato le sue dimissioni ha sempre detto di aver rispettato i regolamenti.

Le operazioni, che hanno fruttato 70mila dollari di guadagno, sono avvenute poche settimane prima che Hildebrand stesso, in veste di numero uno della banca centrale svizzera, fissasse il tasso di cambio tra il franco svizzero e l'euro. Le rivelazioni sono apparse per la prima volta sulla stampa svizzera qualche settimana fa dopo che un tecnico informatico della Banca Sarasin aveva fatto filtrare i dettagli di un'operazione valutaria compiuta dalla moglia di Hildebrand

2- VIZIETTO SVIZZERO: HILDEBRAND E LA MOGLIE TRADER
Peter Thal Larsen per La Stampa

Philipp Hildebrand ha lo stesso problema che si era posto a suo tempo Giulio Cesare. L'imperatore romano voleva che sua moglie fosse al di sopra di ogni sospetto. Dopo le rivelazioni sul trading valutario della sua consorte, anche il presidente della Banca nazionale svizzera vorrebbe avere la stessa certezza.

Lo scorso agosto Kashya Hildebrand, ex trader sulle valute e oggi proprietaria di una galleria d'arte a Zurigo, vendette 400.000 franchi per acquistare dollari. Tre settimane più tardi, suo marito annunciò un intervento diretto a ridurre la forza eccessiva della moneta. Un mese dopo, gli Hildebrand vendettero dollari in cambio di 475.000 franchi per finanziare un'operazione immobiliare.

Questa serie di compravendite permise alla coppia di incamerare un guadagno di 65.000 franchi. Secondo la Bns, Hildebrand venne a conoscenza delle operazioni della moglie solo a fatto compiuto - e non appena ne fu informato si premurò di comunicarlo alla Banca centrale. Un'indagine di PricewaterhouseCoopers ha concluso che Hildebrand non commise alcuna violazione delle regole di insider trading della Banca centrale.

Ciò nonostante, la vicenda presenta qualche ombra. L'indagine è stata commissionata a Pwc solo a metà dicembre, quando ormai circolavano diverse voci sulle operazioni di trading di Hildebrand. La Bns, da parte sua, ha pubblicato il rapporto di Pwc solo dopo che la banca privata svizzera Sarasin - assestando un nuovo colpo alla reputazione del paese in materia di segreto bancario - aveva rivelato che un suo dipendente aveva trasmesso informazioni sulle finanze personali di Hildebrand a un avvocato con simpatie politiche di destra riconducibili al Partito popolare svizzero.

Inoltre, le regole della Bns non appaiono particolarmente rigorose. È difficile immaginare che le mogli di Ben Bernanke, Mervyn King o Mario Draghi possano dedicarsi con naturalezza al trading sulle valute durante il mandato dei rispettivi consorti.

 

HildebrandBANCA CENTRALE SVIZZERA Sede della Banca Centrale Svizzera