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ALLA BCE TORNA LA BATTAGLIA TRA FALCHI E COLOMBE – MENTRE L’INFLAZIONE EUROPEA È AVVIATA VERSO IL 2%, IL PRESIDENTE DELLA BANCA D’ITALIA, FABIO PANETTA, LANCIA UN AVVERTIMENTO A FRANCOFORTE: “L’ECONOMIA EUROPEA NON CRESCE, LA RIPRESA TARDA AD ARRIVARE. IL CAMMINO DELLA POLITICA MONETARIA DEVE TENER CONTO DEI NUOVI RISCHI” PER L’AUMENTO DEL PREZZO DELL’ENERGIA – MA ISABEL SCHNABEL, COMPONENTE TEDESCA DEL CONSIGLIO ESECUTIVO DELLA BCE, È SU POSIZIONI OPPOSTE: “CI AVVICINIAMO AL PUNTO IN CUI DOVREMO METTERE IN PAUSA O FERMARE IL TAGLIO DEI TASSI...”

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Estratto dell’articolo di Francesco Manacorda per "la Repubblica"

 

https://www.repubblica.it/economia/2025/02/20/news/allarme_di_panetta_la_ripresa_tarda_ma_alla_bce_tornano_i_falchi-424015210/

 

fabio panetta - congresso assion forex

Alla Bce tornano a beccarsi falchi e colombe. Per il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, mentre l’inflazione appare ormai avviata verso il 2%, «emerge un quadro di debolezza dell’economia europea più persistente delle attese. Ci aspettavamo una ripresa trainata dai consumi, che non c’è stata».

 

Parole che, sebbene temperate dalla constatazione che «sono emersi nelle settimane scorse rischi nuovi» per i prezzi dell’energia «di cui il cammino della politica monetaria deve tener conto», portano comunque Panetta, davanti ai banchieri del comitato esecutivo Abi, a concludere che «ovviamente, il rischio principale al ribasso per l’inflazione è l’economia che non cresce, la ripresa che tarda ad arrivare».

 

Isabel Schnabel

Ma proprio nelle stesse ore, sul Financial Times, compare un’intervista – rilasciata il 14 febbraio – a Isabel Schnabel, la componente tedesca del consiglio esecutivo della Bce, che suona note assai diverse. «Ci stiamo avvicinando al punto in cui potremmo dover mettere in pausa o fermare il taglio dei tassi», dice Schnabel. Questo perché, aggiunge, «sia l’inflazione da servizi sia la crescita dei salari sono ancora a un livello troppo alto. Le nostre proiezioni prevedono una decelerazione di entrambi gli indicatori, ma questi devono ancora materializzarsi».

 

Posizioni divergenti che richiederanno una sintesi a marzo, quando la Bce dovrebbe decidere un ulteriore taglio dei tassi di 25 punti base. Allo stato, ci sono pochi dubbi su questo passo, mentre quel che potrebbe cambiare è la visione sui due successivi tagli, sempre di 25 punti ciascuno, che si prevedeva sarebbero arrivati entro giugno.

 

CHRISTINE LAGARDE A DAVOS

[...]  Davanti ai banchieri, Panetta parla anche della dinamica dei prestiti alle imprese, che - sempre per la debolezza dell’economia - non decollano. «Di fronte a una persistente e prolungata riduzione del credito dobbiamo cominciare a essere più attenti», dice, e «porci delle domande».

 

C’è poi un altro fronte che desta preoccupazioni: con gli Usa in preda a una vera febbre da deregolamentazione, l’area euro rischia di trovarsi in svantaggio sia sul fronte bancario, sia su quello delle criptovalute. Per questo, martedì, Panetta e i suoi colleghi di Germania, Francia e Spagna, hanno scritto alla Commissione Ue chiedendo di semplificare le regole sulle banche.

 

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All’Abi, il governatore chiarisce che non si tratta di deregolamentare, ma «di fare valutazione complessiva per valutare se non ci sia un eccesso di carico normativo» sulle banche europee. Mai, però, innescando una concorrenza normativa con gli Usa: «Una corsa al ribasso non è auspicabile, si rischia di guastare lavoro fatto dopo la crisi finanziaria» [...]

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