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1 - BNL-UNIPOL: DIFESA FAZIO, EX GOVERNATORE COSTERNATO PER SENTENZA...
(ASCA) - Antonio Fazio ''e' costernato'' per la sentenza del Tribunale di Milano che lo ha condannato a tre anni e sei mesi di reclusione al termine del processo sul tentativo di scalata di Unipol a Bnl. Ad annunciarlo e' Roberto Borgogno, difensore dell'ex governatore di Bankitalia, che ha contattato telefonicamente il suo assistito subito dopo la pronuncia del verdetto da parte dei giudici della prima sezione penale del tribunale di Milano.
L'ex governatore di Bankitalia ''non trova giustificazioni per questa sentenza'', ha riferito ancora l'avvocato Borgogno puntando il dito su una ''sentenza ingiusta'' perche' ''fotocopia'' di quella del processo Antonveneta, altro procedimento penale avviato sempre a Milano sulla cosiddetta stagione delle scalate bancarie concluso con la condanna di Fazio a quattro anni di reclusione. ''Siamo sbigottiti, non ce ne capacitiamo'', ha ribadito il legale, convinto che il processo abbia offerto ''decine di elementi per l'assoluzione di Antonio Fazio''.
Soddisfazione, invece, per la decisione dei giudici milanesi di assolvere l'ex capo della vigilanza di Bankitalia Francesco Frasca: ''E' certamente giusto, ma doveva arrivare un giudizio comune a quello del governatore''. Dal processo, ha insistito Borgogno, ''e' emerso il comportamento regolare della struttura di Bankitalia, e dunque non mi convince nulla di questa sentenza''.
Polemico anche l'avvocato Giovanni Maria Dedola che nel processo Bnl-Unipol ha difeso l'ex numero uno della compagnia bolognese Giovanni Consorte. Dopo aver precisato che il suo assistito e' ''deluso, rammaricato, dispiaciuto e frustrato'' per il verdetto del tribunale di Milano, l'avvocato Dedola ha preannunciato l'intenzione di Consorte di presentare ricorso in appello.
2 - BNL-UNIPOL: PENE AUMENTATE PER IMMOBILIARISTI, CONDANNE A 3 ANNI E MEZZO...
(ASCA) - Pene aumentate dai giudici della prima sezione penale del Tribunale di Milano per il gruppo di immobiliaristi protagonista, nell'estate 2005, della cosiddetta stagione delle scalate bancarie. Luigi Orsi e Gaetano Ruta, rappresentanti della pubblica accusa nel processo che si e' celebrato a Milano sul tentativo di scalata di Unipol a Bnl, al momento della requisitoria avevano chiesto di condannare gli ex immobiliaristi Stefano Ricucci, Danilo Coppola, Ettore e Tiberio Lunati, Giuseppe Statuto insieme all'eurodeputato Pdl Vito Bonsignore a una pena di tre anni di reclusione con in piu' il pagamento di una sanzione pecuniaria di 600 mila euro.
Ma il collegio di giudici presieduto da Giovanna Ichino (sorella del noto giuslavorista senatore del Pd, ndr) ha aumentato le pene chieste dalla pubblica accusa, condannando tutti a tre anni e sei mesi con una sanzione pecuniaria di 900 mila euro. Alla stessa pena e' stato condannato il finanziere bresciano Emilio Gnutti, per cui la pubblica accusa aveva chiesto l'assoluzione.
Condannato, sempre a tre anni e sei mesi, anche l'ex banchiere di Bper Giovanni Leone, che al pari di altri imputati dovra' versare una sanzione da 900 mila euro. Assolti, invece, i banchieri Giovanni Berneschi di Carige, Giovanni Zonin di Banca popolare Vicenza e Giulio Grazioli. I giudici della prima sezione penale di Milano hanno invece accolto le richieste dei pm assolvendo l'ex presidente di Coop Adriatica Pierluigi Stefanini e gli ex manager di Deutsche Bank Filippo Nicolais e Rafael Gil-Alberdi.
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