DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL…
1 - BORSA MILANO IN RIALZO, MIGLIORE DI EUROPA GRAZIE A BANCARI
Reuters - Piazza Affari, la migliore tra le borse europee, prosegue in deciso rialzo sotto i massimi della mattinata grazie ai guadagni dei titoli finanziari, sostenuti in tutto il Vecchio Continente.
I mercati aspettano novità dalla riunione della Fed Usa ma aiutano anche le attese su nuovi interventi di sostegno ai paesi della periferia della zona euro, dopo la proposta italiana espressa al G20 di utilizzare i fondi di salvataggio Efsf e Esm per acquistare titoli di stato dei paesi in difficoltà come Spagna e la stessa Italia.
"Al mercato piace l'idea che i politici europei trovino un sistema per arginare la speculazione", sostiene un trader. Un altro trader sottolinea i movimenti di "short covering" e i "grossi flussi dall'estero" a sostegno della borsa milanese.
Alle 12,45 circa l'indice FTSE Mib sale dell'1,04% e l'Allshare dello 0,89% a fronte di un andamento piatto del paniere europeo FTSEurofirst 300.
2 - BTP IN RIALZO,CLIMA FIDUCIA PER G20 E GRECIA, SPREAD AREA 425 PB
Reuters - Il mercato obbligazionario italiano è in rialzo a metà seduta, sostenuto da un clima complessivamente positivo instauratosi sulla base di quanto sta iniziando ad emergere dal meeting del G20, a sostegno della zona euro.
Lo spread Btp/bund è in area 425 pb e il rendimento del Btp decennale resta sotto il 6%.
"Molti passi devono essere fatti ancora e bisogna conoscere i dettagli delle varie proposte, ma al momento il mercato sta beneficiando soprattutto dei toni delle Autorità , che sembrano far trasparire la seria intenzione stavolta di cercare di risolvere la crisi in corso" dice un dealer.
L'argomento più interessante emerso finora da meeting del G20 è la proposta, avanzata da Mario Monti, di utilizzare i fondi Esm e Efsf per acquistatare titoli di stato sul mercato secondario, di Spagna ed Italia compresi, togliendo quindi questo ruolo alla Bce che lo ha svolto finora non molto di buon grado, in relazione alla sua politica.
La Commissione stamane ha detto che non c'è una formale richiesta in tal senso, ma il mercato lo ha accolto con favore. L'ipotesi è che la proposta di Monti venga discussa all'incontro di venerdì a Roma con i premier di Germania, Francia e Spagna Merkel, Hollande e Rajoy. "E' un filone importante, potrebbe essere la chiave di volta per sostenere il mercato quando i rendimenti salgono troppo" commenta Alessandro Giansanti, strategist di Ing. "Si potrà porre semmai un problema di liquidità dei titoli acquistati dai fondi salva stati".
Problema per altro che si era posto anche quando era la Bce ad acquistare titoli sul mercato, al quale il Tesoro italiano aveva posto rimedio con la riapertura dei titoli oggetto degli acquisti. Rispondendo a una domanda sulla possibilità di introdurre un meccanismo di controllo degli spread o altri sistemi di attenuazione delle pressioni dei mercati Amadeu Altafaj, portavoce agli Affari economici della Commissione, ha detto che tali misure "non risolvono le cause che sono alla base dell'incertezza. "Certo che potrebbe non essere risolutivo" dice un dealer commentando le dichiarazioni della commissione, "Ma che cos'è risolutivo? Si fanno piccoli passi, ma almeno si fanno. Se aspettiamo la mossa risolutiva i mercati vanno a fondo".
Una certa distensione deriva anche dal fatto che la Grecia sembra ben intenzionata questa volta, dopo il fallimento del mese scorso, a formare una nuova coalizione di governo, anche oggi stesso. Anche Sinistra Democratica ha detto stamane che appoggerà i conservatori di Nuova Democrazia e del Pasok.
Detto questo, resta poi l'incertezza per le mosse successive, visto che Atene vuole convincere i partner europei a concedere un allungamento dei tempi per il completamento del piano di austerity e le riforme del paese.
Con tanta carne al fuoco in abito europeo, persino il Fomc della Fed stasera (18,30) passa in second'ordine. Le attese sono per una confeema dei tassi, fermi a zero-0,25% dal dicembre 2008, mentre Bernanke potrebbe decidere per un nuovo stimolo monetari.
Su piattaforma Tradeweb, lo spread tra Btp e Bund decennali a metà seduta si colloca in area 425 punti base, dopo un'apertura a 424 punti base e un minimo di seduta a 422 punti base, il minimo dall'11 giugno. Ieri aveva chiuso a 439 pb.
Il rendimento del decennale italiano resta ben sotto la soglia del 6%: a metà seduta è a 5,86% dal 5,82% dell'apertura e dal 5,92% dell'ultima chiusura.
Resta invece sotto pressione, seppur sotto i massimi, il mercato spagnolo, mentre si attendono ancora i dettagli del piano di salvataggio fino a 100 milirdi di euro al sistema bancario. Il rendimento del Bonos decennale, che era salito la scorsa settimana sopra la soglia critica del 7%, stamane resta comunque poco sotto, a 6,939%.
Il differenziale di rendimento tra decennali di Spagna e Italia è quindi a 109,3 punti base.
Poco impatto ha avuto sul mercato il collocamento in Germania degli Schatz per 4 miliardi a un rendimento dello 0,1%, da 0,07%, con un bid-to-cover a 1,9 da 17.
3 - UE: USARE EFSF CONTRO SPREAD? SOLO 'ASPIRINA' FINANZIARIA
(LaPresse) - Uno scudo contro l'allargamento dello spread sarebbe solo "paracetamolo finanziario, che potrebbe attenuare dolore e malessere, senza però risolvere le cause che sono alla base dei problemi strutturali delle economie di Spagna, Italia o di altri". Lo ha affermato il portavoce del Commissario Ue agli Affari economici e monetari Olli Rehn, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano della proposta dell'Italia di utilizzare il fondo salva-Stati Efsf per calmierare i differenziali dei tassi sui titoli di Stato.
Secondo il portavoce, questa sorta di aspirina "non può essere un sostituto di consolidamento fiscale e riforme strutturali". Inoltre il funzionario ha chiarito che sul piano in questione non c'è alcuna richiesta "formale" e che la proposta rientra in una "normale" dialettica per cercare "tutti gli strumenti necessari per calmare le tensioni sui mercati".
4 - ABI: GIUSEPPE MUSSARI INDICATO PRESIDENTE ALL'UNANIMITA'
Radiocor - Giuseppe Mussari e' stato indicato all'unanimita' per la presidenza dell'Abi. Lo ha detto Alessandro Azzi, coordinatore dei cinque saggi che hanno s eguito la procedura di selezione del presidente dell'Abi. A margine del comitato esecutivo, Azzi ha detto che alla riunione oggi e' stata presentata 'l'unica candidatura emersa che e' quella di Giuseppe Mussari. La nostra indicazione - ha concluso Azzi - e' stata accettata all'unanimita''.
5 - CRISI: UE, NO NEGOZIATI A G20 SU AZIONE FRENO SPREAD
Radiocor - La Commissione europea ha indicato oggi nelle riunioni del G20 a Los Cabos 'non e' stato un negoziato' sull'idea di usare i fondi Efsf-Esm per un'azione di acquisto di bond dei paesi eurozona vulnerabili per frenare gli spread. Lo ha detto il portavoce del responsabile degli Affari economici, Olli Rehn. A Los Cabos Mario Monti ha sollevato la necesita' di interventi per frenare la corsa degli spread.
6 - UNICREDIT: LIA, MANTENIAMO QUOTA, SE OPPORTUNITA' POTREMO SALIRE
Radiocor - 'Abbiamo una quota significativa in UniCredit, la manterremo. Se nel futuro ci saranno opportunita' di comprare altre azioni sul mercato e penseremo che farlo sara' nell'interesse della Lia, lo faremo'. Cosi' Mohsen Derregia, presidente del Board della Libyan Investment Authority (Lia) nel corso di un incontro con la stampa. Derregia ha inoltre sottolineato che l'investimento in UniCredit e' 'strategico'.
7 - REGNO UNITO, BOARD BANCA D'INGHILTERRA SPACCATO IN DUE SU STIMOLO
(LaPresse/AP) - La Banca d'Inghilterra si è spaccata sul voto per un nuovo stimolo all'economia nell'ultima riunione. E' quanto emerge dal verbale del board di inizio giugno, da cui si evince che quattro membri su cinque si sono espressi a favore di una nuova iniezione di liquidità . Il governatore della Banca centrale, Mervyn King, ha votato per un quantitative easing da 50 miliardi di sterline insieme con altri due consiglieri, mentre un quarto membro si è espresso per una misura di stimolo da 25 miliardi di sterline.
Tuttavia una maggioranza di cinque consiglieri ha rigettato entrambe le proposte. La Banca d'Inghilterra ha già pompato nell'economia britannica stimoli per complessivi 325 miliardi di sterline dal marzo 2009, comprando asset di buona qualità tra cui titoli di Stato dalle banche. Con l'allentamento dei timori sull'inflazione, gli anlisti ritengono che l'Istituto centrale possa decidere per un nuovo quantitative easing nel board di luglio.
8 - ENI: LANCIA BOND 7 ANNI (+210-220 PB), AL VIA ROAD SHOW PER SNAM
Radiocor - L'Eni ha lanciato stamani un nuovo bond, dedicato agli investitori istituzionali. Lo apprende 'Il Sole 24 Ore Radiocor' da fonti bancarie . L'operazione, curata da Banca Imi, Deutsche Bank, Rbs, Societe' Generale e Bbva, secondo le prime indicazioni dovrebbe pagare un premio di 210-220 punti base sul midswap. I libri sono stati aperti pochi minuti fa e, secondo le attese del mercato, la raccolta dovrebbe chiudersi in tarda mattinata.
Incaricate Banca Imi, Bnp Paribas, Jp Morgan e UniCredit Intanto si stringono i tempi per il lancio del bond Snam che potrebbe avvenire alla fine della prossima settimana al piu' tardi (in base alla situazione dei mercati). Le banche cui l'emittente ha dato il mandato, ovvero Banca Imi, Bnp Paribas, Jp Morgan e UniCredit, hanno programmato il road show con cui presenteranno l'operazione alla comunita' finanziaria. Le prime tappe sono state messe in calendario, per domani e venerdi', a Londra e Parigi. Poi sara' la volta, per martedi' della prossima settimana, della piazza italiana.
9 - ENI: PER BOND RACCOLTI ORDINI PER OLTRE 1,5 MLD, SPREAD 215-220
Radiocor - I collocatori del bond a sette anni (giugno 2019) lanciato stamani dall'Eni hanno chiuso i libri pochi minuti fa con una raccolta ordini che ha superato gli 1,5 miliardi di euro. Un risultato positivo che, apprende 'Il Sole 24 Ore Radiocor', ha permesso il restringimento della forchetta dello spread a 215-220 punti base dal midswap (210-220 le indicazioni iniziali). Intanto, secondo le indiscrezioni bancarie, l'importo del bond dovrebbe essere di 750 milioni. La domanda e' pervenuta da 175 investitori istituzionali. L'esito dell'operazione secondo gli addetti ai lavori si puo' definire un successo, tenuto conto che alla fine il nuovo bond targato Eni andra' a pagare un rendimento sotto la soglia del 4%, mentre un Btp di durata analoga attualmente ne riconosce uno attorno al 5,50%.
10 - IN ONDA CHILI TV, PARISI E ROMITI NEL BUSINESS DEI FILM...
M.Sid. per il "Corriere della Sera" - Lo spirito del tempo si è manifestato in queste settimane anche in Italia con la triste e silenziosa chiusura - come si addice a un funerale - dei Blockbuster. Nemmeno il Blu ray è riuscito a cambiare pelle al business di film e pellicole in affitto. Ma sarebbe arduo concludere che insieme ai Blockbuster si stiano estinguendo anche i cinefili.
A occupare lo spazio dei film in streaming ci sta pensando Fastweb con Chili. Il servizio non è nuovo ma ieri, in parallelo alla promessa di allargare nel breve periodo la library fino a duemila titoli, la società ha presentato un nuovo assetto azionario, in perfetto stile da spin off: i manager guidati da Stefano Parisi e Giorgio Tacchia avranno il 43,2%. A Fastweb rimarrà in carico il 41,4%, mentre il fondo Antares, di Stefano Romiti, entrerà con il 15,4%. La battaglia dello streaming (rete permettendo) è solo agli inizi.
11 - POSTEPAY FA CONCORRENZA A PAYPAL...
M.Sid. per il "Corriere della Sera" - Per chi pensa che smartphone e tablet siano una mania per perditempo e gamer-addicted: in 5 giorni l'applicazione di Poste italiane per la carta Postepay è stata scaricata da 56 mila e rotti utenti solo su iTunes ai quali si aggiungono altri 3 mila utenti su Android. Quasi 60 mila persone che hanno dato 4 stelle alla app, stessa valutazione ricevuta da PayPal. In meno di una settimana gli utenti medi al giorno sono diventati 11 mila.
Il caso Postepay si presta a diverse considerazioni: è vero che l'azienda postale guidata da Massimo Sarmi è ormai un polo tecnologico da tempi non sospetti - caratteristica che ne fa, non dimentichiamolo, uno dei pochi gruppi postali largamente in utile in tutto il mondo - ma in ogni caso dimostra che se sviluppata bene un'applicazione può competere con i servizi globalizzati.
Anche perché, soprattutto nel mondo della finanza e delle transazioni, c'è un fattore fiduciario non secondario: se l'app è delle Poste so perfettamente da chi andare a lamentarmi. Ma se il servizio viene da una start up della Silicon Valley che magari ha il call center a Bangalore, in India, siamo sicuri che sia meglio? Gli Over the top continueranno a farla da padroni. Ma sul mercato globalizzato del web c'è spazio anche per delle nicchie territoriali. A un patto: la competizione si gioca sulle funzionalità e sul funzionamento dell'applicazione. E una cosa è certa: ci mancherà pure la Silicon Valley. Ma non ci mancano sviluppatori e ingegneri. Basta usarli bene.
12 - MARCHIONNE, I CAMION SPAGNOLI E LA VISITA A FELIPE
B.Car. per il "Corriere della Sera" - Sergio Marchionne, presidente di Fiat Industrial, è stato ricevuto, a Madrid, nel palazzo della Zarzuela, dal principe Felipe di Borbone, dopo aver confermato gli investimenti in Spagna, previsti dal piano industriale di Iveco, per i prossimi quattro anni. Il rappresentante della famiglia reale ha voluto ringraziare personalmente il manager italiano, un incontro in cui è stata sottolineata l'importanza della creazione di 1.200 posti di lavoro diretti, oltre all'indotto, in un momento così difficile per l'economia iberica che vede, nel primo trimestre dell'anno, una disoccupazione ancora aumentata, al 24,4%.
L'operazione riguarda gli stabilimenti di Madrid e Valladolid dove Iveco produce veicoli pesanti (la Spagna è il primo Paese per il trasporto industriale). A Madrid sarà realizzato il nuovo Stralis, un gigante della strada (presentazione 1 luglio). Il secondo impianto è dedicato al Daily, fabbricato anche a Suzzara, vicino a Mantova. Sono stati stanziati 500 milioni di euro: permetteranno il raddoppio della produzione europea, che per l'80% verrà esportata, migliorando così la bilancia dei pagamenti del Paese. Il presidente Rajoy ha garantito il massimo appoggio al programma confermando sgravi e incentivi fiscali.
13 - SE I RICCHI NON PIANGONO...
Andrea Greco per "la Repubblica" - Come mai nel 2011 orribile i milionari italiani sono scesi solo da 170mila a 168mila (-1,3%)? Lo attesta l'annuale censimento di Capgemini e Rbc, malgrado nell'esercizio Piazza Affari bruciava un quarto del suo valore, il Pil stagnava (+0,4%), i risparmi limavano dal 16,8 al 16,5%. «Segni di tenuta piuttosto strabilianti», li ha definiti Roberto Ruozi, economista esperto prestato al risparmio. Le ipotesi ufficiali dello studio rivanno ai numeri sopra citati. Proviamo le ufficiose.
1) Gli italiani ricchi non se la passano poi male, frequentando poco la Borsa, e poco pure i banchieri private.
2) Il governo Monti, oltre a non fare la patrimoniale, non ha chiesto loro abbastanza sacrifici. 3) Certe rendite non sono né saranno mai censite. Chi sapesse, spieghi agli altri 59.296.644 italiani, cui il 2011 lascia un senso di impoverimento ben più acuto.
Trader di borsaPiazza AffariGRILLI MONTI juncker-monti-draghiRAJOYolli rehnMUSSARI E SALZA FEDERICO GHIZZONI E GIUSEPPE VITAMERVYN KING SCARONI E RECCHI GetContent asp jpegSTEFANO PARISI paypalMARCHIONNE felipe letizia foto 10
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