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LE BORSE GIÀ SCONTANO LA BREXIT? MERCATI IN CALO PER IL QUINTO GIORNO DI FILA, MALE MILANO (-2,1%) - SALE L'ORO, SALE LO SPREAD, CALANO LE BANCHE - LA BCE RIVELA: LE FAMIGLIE ITALIANE SONO LE PIÙ COLPITE DAI TASSI ZERO. SIAMO UN POPOLO DI RISPARMIATORI, CHE ORA NON INCASSA NIENTE DAI RISPARMI

1.BORSA: LISTINI UE IN CALO PER QUINTO GIORNO SU PAURA BREXIT, MILANO -2,1%

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) Quinto giorno consecutivo di calo per i listini europei dove l'avversione al rischio spinge gli investitori a cercare gli asset considerati piu' sicuri. Sale cosi' l'oro a quota 1.285 dollari l'oncia mentre il Bund decennale e' scivolato per la prima volta in territorio negativo nel corso della giornata per poi chiudere attorno a quota zero. Contemporaneamente, si allargato lo spread con il Btp tornato sopra i 150 punti base.

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Sui listini europei l'avversione al rischio ha portato gli operatori a penalizzare maggiormente le Borse periferiche, i titoli bancari e quelli con piu' alto indebitamento. Francoforte ha ceduto l'1,4%, Londra, Parigi e Madrid attorno al 2%. A Milano il Ftse Mib ha chiuso in calo del 2,11%. Male in particolare le due banche destinate a fondersi, Bpm (-5,2%) e Banco Popolare (-6,6% le azioni, -38% i diritti dell'aumento di capitale). Fra i pochi spunti positivi, Saipem (+ 0,2%) in attesa di possibili nuovi accordi in Russia.

 

Sul fronte valutario l'euro perde qualche posizione nei confronti della moneta statunitense a 1,1206 (1,129 ieri sera) ma recupera dai minimi di giornata. La sterlina e' calata ancora sulla divisa americana a 1,4099 dollari per un pound (1,4211 ieri sera) mentre si rafforza leggermente sulla moneta unica a 0,7943 sterline per un euro (da 0,7951).

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Ancora in forte rimonta la valuta giapponese: l'euro/yen vale 118,78 (120 ieri), il dollaro/yen 105,94 da 106,3. Il barile di petrolio resta in calo dopo che il rapporto mensile dell'Opec non ha fornito indicazioni cosi' significative di un cambiamento di scenario sul fronte della produzione e della domanda: il Wti per consegna luglio scivola dell'1,25% a 48,27 dollari al barile, il Brent agosto cede l'1,53% a 49,58 dollari al barile.

 

2.AUTO EUROPA: FCA IN EVIDENZA A MAGGIO, IHS STIMA +25% PER VENDITE

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Fca prima della classe a maggio in Europa, sulla spinta in particolare del favorevole andamento in Italia. Le vendite del costruttore italo-americano sono infatti attese in rialzo di oltre il 25% nel mese rispetto a un anno prima a piu' di 94.350 unita' con una quota balzata al 7,7% (da 7,1%) su un mercato dell'auto che nella regione che comprende Ue15, Efta e Svizzera sale del 14,4% a oltre 1,22 milioni.

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Queste le stime anticipate a 'Radiocor Plus' da Pierluigi Bellini, associate director di Ihs Global Insight. Nei primi cinque mesi dell'anno, su un mercato europeo previsto in rialzo del 9,1% a quasi 6,1 milioni, Fca avrebbe segnato un progresso del 17,3% a oltre 435.480, con una quota salita dal 6,6% al 7,1%. Sia nel mese sia nel consuntivo il Lingotto si colloca al quarto posto tra i primi 10 costruttori e registra il maggiore progresso delle vendite. Acea rendera' noti il 16 giugno i dati di maggio del mercato dell'auto europeo.

 

3.BCE: FAMIGLIE ITALIANE LE PIU' COLPITE DA TASSI ZERO IN EUROZONA

 (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Le famiglie italiane sono le piu' colpite nell'area dell'euro, in termini di perdita di reddito da interesse, dalla politica ultra-accomodante e da qualche mese a tassi zero condotta dalla Bce. E' quanto si legge in uno studio, contenuto nel Bollettino economico della Bce, diffuso oggi.

 

Da fine 2008 il reddito netto da interesse delle famiglie, emerge, 'e' rimasto praticamente stabile in Germania e Francia, non invece in Spagna e Italia'. In Italia 'il calo delle entrate da interesse e' piu' che doppio rispetto al calo dei pagamenti in interessi, con un impatto negativo sul bilancio complessivo'. La ragione, spiega la Bce, e' che le famiglie italiane hanno in portafoglio 'un volume relativamente ampio di asset a interesse' mentre sono, sempre relativamente, 'meno indebitate' di quelle in altri Paesi.

 

4.E19: 152,6 MILIONI DI OCCUPATI I TRIMESTRE, LIVELLO PIU' ALTO DA 2008

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Eurostat stima che nel primo trimestre gli occupati nella Ue erano 231,3 milioni di cui 152,6 milioni nella zona euro. Si tratta del piu' alto livello dal terzo trimestre del 2008 nella Ue e dal quarto trimestre 2008 nella zona euro. Aumenti piu' marcati del livello di occupazione nella Repubblica Ceca (+1,5%), in Lituania (+1,3%) e Ungheria (+1%); cali in Polonia (-0,5%), Grecia, Lettonia e Olanda (-0,1%).

Mario Draghi Mario Draghi

 

Da un punto di vista di performance, nel primo trimestre gli occupati nella zona euro sono aumentati dello 0,3% e cosi' nella Ue rispetto al quarto trimestre 2015 quando erano aumentati dello 0,3% e dello 0,4% rispettivamente. In confronto al primo trimestre 2015 l'aumento dell'occupazione e' stato dell'1,4% sia nella zona euro che nella Ue dopo +1,2% e +1,3% rispettivamente. In Italia +0,3% rispetto al quarto trimestre 2015 e +1,2% rispetto a un anno prima.