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BRAND E PORTA A CASA - APPLE SI CONFERMA PRIMA AL MONDO PER VALORE DEL SUO MARCHIO: 498 MILIARDI DI DOLLARI. SUL PODIO CI SONO MICROSOFT E AMAZON - TRA I BRAND "ITALIANI" NELLA TOP-100 C'È GUCCI AL 41ESIMO POSTO (DI PROPRIETÀ DELLA FRANCESE KERING), FERRARI AL 62ESIMO E PRADA ALL'83ESIMO - MA IL "CAVALLINO" È PRIMO IN ASSOLUTO PER CRESCITA, CON UN AUMENTO DEL 21% A 13,1 MILIARDI DI DOLLARI…

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(ANSA) - Apple si conferma prima al mondo per valore del suo brand a 489 miliardi di dollari. Lo afferma la consueta ricerca annuale di Interbrand 'Best global brands 2024', con l'Italia che è rappresentata da Gucci (41esima, di proprietà della francese Kering), Ferrari (62esima) e Prada, all'83esimo posto mondiale. Ma Ferrari è prima in assoluto per crescita con un aumento del 21% a 13,1 miliardi di dollari e anche Prada è tra le migliori per incremento del suo valore (+14% a 8,3 miliardi).

ferrari

 

La top 10 dopo Apple vede Microsoft e Amazon, Google, Samsung, Toyota, Coca-Cola, Mercedes-Benz, McDonald's e Bmw. Nvidia (36esima), Pandora, Range Rover e Jordan sono le 'new entry' di quest'anno, mentre Uber (78esima) e LG rientrano in classifica. Il valore complessivo dei 100 brand globali parte della classifica è aumentato di 3,4 volte dalla prima edizione (da 988 miliardi di dollari a 3.400 miliardi).

 

patrizio bertelli e miuccia prada

 "Ma se questi brand fossero stati gestiti come asset strategici per la crescita, il loro valore complessivo avrebbe potuto raggiungere i 6.900 miliardi: la crescita che osserviamo nasconde un'incredibile opportunità mancata", commenta Gonzalo Brujó, global Ceo di Interbrand. Apple, pur confermando la testa della classifica, per la prima volta ha registrato un calo del valore del suo brand (-3%).

 

GUCCI

 "Al contrario di altri che si sono tuffati a capofitto nell'intelligenza artificiale, Apple ha intrapreso un percorso più consapevole, in modo da garantire che le proprie versioni di intelligenza artificiale corrispondessero ai valori aziendali", commenta Greg Silverman, Global director of Brand economics di Interbrand. "Questa scelta ha anteposto la fiducia a lungo termine ai ricavi a breve termine, una mossa che ha portato a una crescita delle azioni del 20% da inizio anno e prevediamo che il valore di questo brand aumenti nella classifica del 2025", conclude Silverman.