
DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA…
Dagoreport
1 - FINANCIAL TIMES
PC IN DECLINO, MICROSOFT ARRANCA: SOLO +6% DI PROFITTI
http://on.ft.com/rlOTzY
I profitti trimestrali di Microsoft sono cresciuti di soli 6 punti percentuali rispetto allo scorso anno. A pesare sono soprattutto i risultati deludenti del suo prodotto principale, il sistema operativo Windows, sulla scia del generale declino di pc. I guadagni relativi al primo trimestre fiscale della più grande compagnia di software al mondo per fatturato sono cresciuti del 7%, fino a 17,37 miliardi di dollari. Di questi solo il 2% è stato prodotto da Windows.
2 - BLOOMBERG
L'AVVISO DI S&P: LA FRANCIA PROBABILMENTE PERDERÃ LA TRIPLA "A"
http://bloom.bg/q6XRf5
Prima l'avviso di messa sotto osservazione del suo rating, ora la segnalazione che la Francia probabilmente perderà la sua tripla "A". L'agenzia statunitense Standard & Poor lo dice in una relazione diffusa oggi, in cui sottolinea che anche Spagna, Italia, Irlanda e Portogallo subiranno probabilmente un ulteriore downdrade del loro rating, di uno o due livelli.
3 - THE WALL STREET JOURNAL
ALIBABA CERCA PARTNER PER COMPRARE YAHOO!
http://on.wsj.com/n9oNxW
La Cinese Alibaba ribadisce il suo interesse per l'acquisizione di Yahoo!, ma sottolinea che sta cercando partner americani per un'operazione che rappresenterebbe di gran lunga il passo più ambizioso mai compiuto dal gruppo verso l'estero. "Siamo interessati ad allearci con altre compagnie e ad investire. à una cosa buona per gli Usa e anche per gli altri", ha detto il Ceo di Alibaba Jack Ma.
Intanto fonti vicine alla faccenda, rivelano che la Silver Lake partners sta lavorando con il fondo canadese Pension Plan Investment e con Microsoft per presentare a loro volta un'offerta per comprare Yahoo!. Bill Gates ci aveva già provato nel 2008, offrendo 44 miliardi e ricevendo un netto rifiuto. Oggi un'offerta equivalente arriverebbe a 16-18 miliardi.
4 - DEAL BOOK - THE NEW YORK TIMES
IL PATTEGGIAMENTO DI CITIGROUP CON LA SEC RISCHIA DI ESSERE ANNULLATO
http://nyti.ms/nzPDZK
Il linguaggio è quello usato in quasi tutti i patteggiamenti con la Sec, la Consob americana: una compagnia, in questo caso la banca d'affari statunitense Citigroup, paga e risolve la causa "senza ammettere o negare" eventuali condotte penali. Citigroup, hanno scritto ieri i giornali Usa, pagherà 285 milioni per lasciarsi alle spalle l'accusa rivoltagli dalla Sec di aver truffato ignari clienti quando la crisi dei mutui subprime volgeva al collasso. In pratica la banca vendette prodotti legati al mercato immobiliare mentre essa stessa scommetteva contro il mercato immobiliare.
Solo che il patteggiamento non è ancora sicuro: manca l'approvazione del giudice, che in questo caso è Jed S. Rakoff, del distretto federale di Manhattan. E secondo gli esperti, se c'è una persona che può contestare la formula linguistica (usata spesso dalla Sec) "senza ammettere o negare" quella è proprio lui. Rakoff è noto per aver già criticato, in passato, le pratiche della Security Exchange Commission, definendole ipocrite e ambigue. L'accordo tra Sec e Citigroup dipende da lui.
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