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Francesco Spini per "la Stampa"
C'è l'accordo tra i soci di Telco: è Giuseppe Recchi il candidato alla presidenza di Telecom Italia. L'attuale presidente dell'Eni - in passato manager in colossi internazionali come General Electric e Blackstone - guiderà la lista di maggioranza che oggi sarà approvata dal cda della holding che detiene il 22,4% del capitale del gruppo di telecomunicazioni. La lista che sarà sottoposta agli azionisti all'assemblea del 16 aprile ieri è stata visionata dal comitato nomine di Mediobanca.
Oggi passerà dunque al voto della holding, voto a cui però non parteciperà Telefonica. Condivisa nel suo insieme da tutti gli altri azionisti di Telco (Piazzetta Cuccia, Intesa Sanpaolo, Generali avrebbero rinunciato a indicare candidati pro quota), la lista vede la conferma di due soli attuali consiglieri, oltre a Marco Patuano, destinato a rimanere amministratore delegato. Gli altri sono indipendenti, con tre donne. Non manca una baronessa inglese, Denise Kingsmill. Tra i consiglieri indicati anche manager come l'ad di Terna, Flavio Cattaneo, mentre è in forse Gabriele Burgio, numero uno di Alpitour.
La partita della presidenza, però, non è chiusa. Dopo aver chiesto (e ottenuto) dal cda l'inserimento all'ordine del giorno assembleare della nomina del presidente, Marco Fossati, patron di Findim (5%), è deciso ad andare fino in fondo.
Ma volendo fare sponda sui fondi internazionali - proprio ieri Blackrock ha comunicato a Consob di essere sceso dal 7,78 al 4,81% del capitale - non vuole dare l'idea di voler creare spaccature, ma solo di assicurare un contrappeso nella governance di Telecom che dia ancora maggiori garanzie alle minoranze. Con ogni probabilità , dunque, Fossati si limiterà a presentare (forse già oggi) una lista di minoranza a tre nomi, ma non rinuncerà a proporre il proprio capolista per la presidenza. Il suo candidato sarà dunque Vito Gamberale, ad di F2i, una vecchia conoscenza di Telecom da ex ad dell'allora Sip.
Nei prossimi giorni il patron di Findim presenterà il proprio piano industriale per Telecom in un road show tra New York e Londra in cui incontrerà fondi e proxy advisor. Ad appoggiare Fossati ci sarà anche Asati, l'associazione di piccoli azionisti guidata da Franco Lombardi, che conta di coagulare l'1,3% del capitale.
Nessun contatto, invece, tra Fossati e il Comitato dei gestori (Assogestioni) che sta ultimando la lista con l'appoggio, a quanto risulta, anche di diversi fondi esteri. Probabile che, dopo la rinuncia di Luigi Zingales, la capolista possa essere Lucia Calvosa. Tra Assogestioni e Fossati, quindi, sarà battaglia per aggiudicarsi quante più delle tre seggiole riservate alle minoranze.
Intanto, sul fronte giudiziario, Telecom Italia, in base alla legge sulla responsabilità delle imprese, ieri è stata rinviata a giudizio, insieme a 75 persone, tra cui 12 ex dipendenti, per il caso delle sim false, intestate a persone inesistenti o ignare. Il processo inizierà il 29 maggio.
Giuseppe Recchi ENI
GIUSEPPE RECCHI PIERO GNUDI
Vito Gamberale
MARCO FOSSATI jpeg
Flavio Cattaneo
Denise Kingsmill
Denise Kingsmill
Denise Kingsmill
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