tim cook foxconn

IL VIRUS INFETTA GLI IPHONE - L’EPIDEMIA IN CINA POTREBBE AVERE CONSEGUENZE CATASTROFICHE SULLA PRODUZIONE DEI MELAFONINI, ASSEMBLATI DA “FOXCONN”. L’AZIENDA (BASE A TAIWAN) HA AVUTO IL VIA LIBERA PER RIAVVIARE LA PRODUZIONE A ZHENGZHOU MA NON A SHENZEN – TOCCHERÀ SPOSTARE TUTTO IN INDIA? L’IPOTESI ERA GIÀ CIRCOLATA DURANTE LA FASE PIÙ DURA DELLA GUERRA COMMERCIALE TRUMP-XI JINPING. IL RISCHIO È CHE AUMENTINO I PREZZI (ANCORA)

un'operaia di foxconn

1 – APPLE PUÒ FARE A MENO DELLA CINA? – CUPERTINO HA UN PIANO PER SPOSTARE LA PRODUZIONE FUORI DAI CONFINI CINESI – 12 GIUGNO 2019

https://www.dagospia.com/rubrica-4/business/apple-puo-nbsp-fare-meno-cina-ndash-cupertino-ha-piano-205748.htm

 

2 – IL CORONAVIRUS SPINGERÀ FOXCONN AD ASSEMBLARE GLI IPHONE FUORI DALLA CINA?

Chiara Rossi per www.startmag.it

TIM COOK FA VISITA ALLA FABBRICA FOXCONN IN CINA

 

Oggi Foxconn, il principale assemblatore di iPhone, ha ottenuto il via libera per riavviare la produzione nella città di Zhengzhou, nella Cina centro-orientale. Quello odierno non è un lunedì qualunque per le società cinesi. La scorsa settimana le autorità locali avevano imposto alle aziende di non riprendere il lavoro (in pausa per i festeggiamenti del capodanno lunare) prima del 9 febbraio a causa dell’epidemia di coronavirus.

 

FOXCONN NON RIPRENDE LA PRODUZIONE A SHENZHEN

una lavoratrice del foxconn group di shenzenCORONAVIRUS

Tuttavia, come ha riportato Reuters, solo il 10% della forza lavoro della fabbrica di Foxconn di è riuscita a tornare. Senza contare che la società di Taiwan non ha ancora avuto il permesso di riavviare la produzione presso il suo altro sito a Shenzhen.

 

xi jinping con la mascherina 5

Le due fabbriche insieme costituiscono la maggior parte delle linee di assemblaggio di Foxconn per gli iPhone di Apple e i ritardi probabilmente avranno un impatto sulle spedizioni globali.

tim cook in cina

 

GLI IPHONE PRODOTTI A 500 KM DA WUHAN

Come riporta Bloomberg, tutti gli iPhone del mondo sono realizzati in Cina, principalmente da Foxconn nella sua cosiddetta iPhone City a Zhengzhou e da Pegatron in un sito di assemblaggio vicino a Shanghai. Ognuna di queste posizioni è a più di 500 chilometri da Wuhan, nella Cina centrale, l’epicentro dell’epidemia del virus, ma la distanza non li rende immune dal possibile contagio.

tim cook con il vicepresidente cinese ma wai

 

PREVISTO UN CALO DELLA PRODUZIONE

Sempre oggi la società di ricerche di mercato Trendforce ha tagliato le previsioni del trimestre di marzo per la produzione di iPhone di circa il 10% a 41 milioni di dispositivi.

 

tim cook cina

LA RISPOSTA DI TIM COOK

Nel corso della conferenza sui risultati finanziari di fine gennaio, il ceo di Apple Tim Cook ha spiegato che la società “sta raccogliendo molti dati e monitorando la situazione da vicino”. Cook ha anche sollevato l’esistenza di “piani alternativi di approvvigionamento e di emergenza”.

gli 'stagisti' alla foxconn

 

GLI IPHONE MIGRANO IN INDIA?

Proprio l’incertezza della situazione in Cina causata dall’epidemia potrebbe spingere Foxconn a spostare la sua produzione in India. È quanto suggerisce l’analista Ming Chi Kuo, esperto di Apple, in una nota visionata dal sito AppleInsider. Kuo ritiene che il sito Zhengzhou sia il più critico per l’iPhone, in quanto responsabile della maggior parte degli assemblaggi di iPhone 11 e iPhone 11 Pro.

foxconn.

 

L’impianto di Shenzhen, invece, dovrebbe riprendere la produzione degli iPhone 2020 e la forza lavoro attiva sarebbe solo del 60%. La fabbrica di Pegatron a Kushan, infine, dovrà produrre gli iPhone più economici, il cui lancio è previsto a in primavera, ma al momento la data di riapertura è stata posticipata. Proprio per questi motivi, Foxconn si sta muovendo per aumentare la produzione degli iPhone negli stabilimenti in India.

xi jinping con la mascherina 4il dormitorio della fabbrica foxconn di hengyangwuhan la polizia insegue un uomo sospettato di avere il coronavirus 4wuhan sospetti malati di coronavirus portati via a forza dalle loro case 3cina controlli per il coronavirus