SOLDI, DONNE E MOTORI - DISCOVERY ITALIA DIVENTA IL TERZO EDITORE TELEVISIVO ITALIANO: L’AD MARINELLA SOLDI SE LA GODE - CON L’ACQUISTO DEL 100% DI SWITCHOVER MEDIA (4 CANALI GRATIS E UNO A PAGAMENTO) IL GRUPPO SALE AL 5% DELLO SHARE E SUPERA SKY (DI UN SOFFIO) E TI MEDIA - LA PARTE DEL LEONE DELLA PROGRAMMAZIONE? “REAL TIME”, UN CANALE FATTO TUTTO DA DONNE - LA STAR E’ L’AGENTE IMMOBILIARE PAOLA MARELLA…

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Maria Volpe per Corriere.it

«Siamo il terzo editore televisivo italiano» dice soddisfatta Marinella Soldi, amministratore delegato di Discovery Italia. Lo dice con l'orgoglio di una donna che ha fatto tanta strada, che ha girato il mondo, che ha cercato di conciliare carriera e maternità. E ora ricopre una posizione che pochissime donne al mondo possono vantare.

Poco più di dieci giorni fa c'è stato un annuncio importante nel mondo della televisione, passato un po' sotto silenzio: «Discovery ha acquisito il 100% di Switchover Media (4 canali gratuiti Giallo, Focus, K2, Frisbee, più uno a pagamento, Gxt), diventando così il terzo editore televisivo italiano in termini di audience share complessiva». Ancor più sotto silenzio è passata la notizia che a capo di questo terzo «polo» tv c'è una donna, Marinella Soldi, anche general manager per il Sud Europa. Parliamo di grandi numeri.

Perché Discovery Italia - che fa parte di Discovery Communications (potentissima company a livello mondiale) - già aveva sette canali: due gratis sul digitale terrestre piuttosto conosciuti (Real Time e DMax) e cinque a pagamento, di cui quattro su Sky (Discovery Channel, Discovery Science, Discovery Travel & Living, Animal Planet) e uno su Mediaset Premium (Discovery World). Con l'acquisizione di Switchover, significa che oggi Discovery Italia nel suo portfolio può contare 12 canali (sei free, sei pay) che insieme superano il 5% di share nelle 24 ore.

Così, in classifica, al primo posto, si trova la Rai attorno al 40%, poi Mediaset oltre il 30%, al terzo posto la nuova Discovery sopra il 5%, al quarto Sky un filo sotto il 5%, al quinto Ti Media (La7 più Mtv) attorno al 4,5%. La classifica - una fotografia di quanto accaduto a dicembre - tolte le due corazzate, vede una lotta tra il terzo e quarto posto che si gioca sul filo di lana. Ma certo ora questo nuovo «polo» è una realtà importante.
Ed è importante anche perché ha una cifra rara: è capitanata da una donna, ha uno staff di dirigenti donne e perché il punto di forza in termini di ascolto è Real Time, canale fatto da donne (normali) e amato da donne, uomini e bambini.

«È un canale che appassiona - sottolinea Marinella Soldi - perché c'è una coerenza tra il prodotto che mettiamo in onda e i valori in cui crediamo. È una bella squadra composta da donne, ma anche da un paio di maschi». Nel canale sono protagoniste le donne che lavorano, professioniste competenti che nel piccolo schermo fanno esattamente quello che fanno nella vita.

Una su tutte Paola Marella, colonna della rete, agente immobiliare, volto noto di «Vendo (e compro) casa disperatamente», programma seguitissimo. Sottolinea: «Il successo di Real Time è dovuto a professionisti prestati alla televisione. Un concetto di tv innovativo ora copiato da molti. Nel team ci sono tante donne e, si sa, noi donne abbiamo una prospettiva più ampia, una visione della vita a 360 gradi. Sono fiera di essere parte di questo gruppo».

Ma il gruppo Discovery, in realtà, pensa in egual misura anche agli uomini: c'è DMax dove «la squadra questa volta è composta per lo più da maschi perché è importante capire cosa cerca il telespettatore». Un canale per uomini, ma senza alcuna concessione a temi sexy, donne oggetto e altre declinazioni fin troppo scontate. «Ci occupiamo di passioni dei maschi - spiega ancora l'ad Soldi - come avventure o reportage. Ma il gruppo Discovery ha un'etica diversa. Per esempio i motori vengono trattati in modo serio, altro che donne e motori. E pure i documentari su tutti i nostri canali hanno autorevolezza, ma a differenza dei classici docu, dove c'è la voce fuori campo che ti spiega tutto, noi raccontiamo storie con umanità e senza porci al di sopra di nessuno».

Marinella Soldi sembra incarnare alla perfezione lo spirito di questo grande gruppo internazionale che cerca di abbracciare diverse sensibilità e che della diversità ha fatto una ricchezza. Del resto lei è un'italiana cresciuta a Londra con il sogno di scrivere sull'Economista. Ma lì non c'era più posto: c'era invece a Mtv. Un incontro che cambiò la sua vita e grazie al quale oggi è la potente amministratore delegato di un gruppo televisivo.

Una carriera difficile per una donna? «Il fatto che essere donna potesse rivelarsi uno svantaggio non mi ha mai sfiorato - sottolinea -. Forse perché sono cresciuta a Londra. Certo è che quando sono tornata in Italia nel '90 ho colto che c'era qualche diversità. In negativo e positivo. Il fatto che io ora lavori in una multinazionale, aiuta: la mia capa è donna e ci sono tante donne dirigenti, al punto che ho cercato di assumere più uomini perché amo la diversità. È più complicato, ma è più interessante».

Avere due figli è stato un ostacolo? «Raggiungere l'equilibrio è difficile: vorrei stare più con loro. Ma quando loro erano piccoli ho fatto scelte diverse. Ero a Mtv, ma visto il ruolo internazionale mi sono presa una pausa e mi sono rimessa in discussione. Ho aperto una mia azienda di "leadership coaching" che riuscivo a gestire con tempi più flessibili. È importante cambiare, mettersi in gioco. Senza aver paura di uscire dal mercato. Nell'ottica anglosassone chi cambia spesso ha un plus in più. Quando mi chiamarono a Discovery, l'allora capo olandese apprezzò molto il mio percorso».

Oggi com'è il confronto con i vertici maschili di altre aziende? «Nel mio piccolo penso di poter aiutare i vertici delle aziende a capire che si può essere donne e insieme interlocutori interessanti. Noi donne ancora non siamo consapevoli e brave a gestire il potere, ma non dobbiamo averne paura perché è solo con il potere che cambi le cose».

 

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