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Da âRadiocor'
Il gruppo editoriale Rcs ha chiuso il 2013 con una perdita netta piu' che dimezzata a 218,5 milioni di euro rispetto a -507,1 milioni dell'esercizio precedente. Anche nel quarto trimestre si segnala un netto miglioramento con un rosso di 43,2 milioni contro una perdita netta di 126,7 milioni nello stesso periodo 2012. I ricavi consolidati sono calati a 1,3 miliardi (1,5 mld 2012), i ricavi da attivita' digitali sono pari all'11% del totale di gruppo, i ricavi pubblicitari sono in scesi del 18,8% a 476 milioni e quelli diffusionali dell'11% a 720,3 milioni, l'ebitda pre oneri e proventi non ricorrenti e' di 27,6 milioni (50,9 mln nel 2012).
L'accelerazione del piano di efficienze attuata nel 2013 (benefici per 92 milioni, 10 mln superiori al target) e prevista nel 2014 "consentira' di raggiungere il target triennale di taglio dei costi" previsto dal piano 2013-2015 "con un anno di anticipo". Intanto per il 2014 la societa' prevede di chiudere ancora con un risultato negativo "sebbene in miglioramento" rispetto al 2013.
Il gruppo editoriale, nonostante un contesto macroeconomico di forte incertezza e scarsa visibilita', ha registrato leggeri segnali di ripresa nella seconda parte dell'anno per quanto riguarda il mercato italiano, e piu' consistenti in Spagna. Considerato il difficile contesto, spiega una nota, il gruppo Rcs ha messo in atto azioni di efficienza con maggiore impatto rispetto a quanto previsto nel Piano 2013-2015, "riuscendo a preservare la redditivita', e continua a perseguire con determinazione la propria strategia di sviluppo e crescita in ambito multimediale e di focalizzazione sui segmenti di business strategici".
Grazie a queste azioni e ai continui investimenti, il gruppo ha raggiunto i target intermedi di profittabilita' e generazione di cassa previsti dal Piano per lo Sviluppo 2013-2015. Grazie all'aumento di capitale, alla cessione del gruppo Dada, alla cessione del comparto immobiliare di San Marco, la posizione finanziaria netta passa da -845,8 milioni di euro al 31 dicembre 2012 a -476 milioni nel 2013, registrando esborsi per investimenti, per oneri non ricorrenti e l'assorbimento della gestione tipica.
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