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FERMATA LA FUSIONE CON NATIXIS DALLA PORTA, I FRANCESI IN GENERALI RISBUCANO DALLA FINESTRA – TRA LE PARTECIPAZIONI RILEVANTI DEL "LEONE DI TRIESTE" SPUNTA UN 5,39% IN MANO A BNP PARIBAS. NON SI TRATTEREBBE DI UN ALTRO ASSALTO, MA DELLA CONTROPARTE DEL DERIVATO SIGLATO DA UNICREDIT PER RIDURRE LA SUA ESPOSIZIONE NEL GRUPPO ASSICURATIVO – PER BNP È UN BRUTTO MOMENTO: È STATA CONDANNATA A UN RISARCIMENTO DI OLTRE 20 MILIONI DI DOLLARI PER I FINANZIAMENTI AL REGIME GENOCIDA DI OMAR AL BASHIR, IN SUDAN…

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Estratto dell’articolo di Massimo Ferraro per "la Repubblica"

 

Jean Laurent Bonnafe

Spunta una banca francese in Generali, con un 5,39% potenziale. Ma non ha l'aria di un altro assalto. La quota è emersa sul sito Consob sulle partecipazioni rilevanti. E potrebbe trattarsi della controparte del "simmetrico" derivato siglato da Unicredit per ridurre l'esposizione nel Leone […].

 

Nel dettaglio, solo lo 0,26% del pacchetto dichiarato da Bnp Paribas ha diritto di voto riferibile ad azioni, l'1,28% è in posizioni "lunghe" con regolamento fisico e il restante 3,85% è derivati total return swap. Proprio lo stesso contratto a termine che, secondo fonti di mercato, Unicredit aveva acceso a settembre per ridurre attorno al 2% l'esposizione su Generali, pur mantenendo tutti i diritti di voto.

 

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Benché l'ad Orcel da mesi dichiara che la quota è di natura finanziaria e destinata a graduale riduzione, le sue mosse degli ultimi mesi contemplano spazi di collaborazione con il colosso assicurativo, oltre che con Delfin e Caltagirone, sempre più soci di riferimento ora che Mediobanca (che detiene un 13% di Generali) è stata conquistata da Mps. […]

 

Ieri per Bnp Paribas è stata una giornata dura in Borsa: l'azione ha perso l'8,47% per la condanna di un tribunale di Manhattan a risarcire oltre 20 milioni di dollari a tre ex profughi sudanesi con cittadinanza Usa. La sentenza si basa su denunce di vittime delle atrocità compiute dal regime in Sudan tra la fine degli anni ‘90 e il 2010, di cui Bnp per le accuse fu complice. La banca ha detto che farà appello, perché «la sentenza è manifestamente sbagliata».

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