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FISCO INFERNO – OCCHIO AI VOSTRI CONTI CORRENTI: D’ORA IN POI SCATTANO I CONTROLLI PER OPERAZIONI SUPERIORI AI 10MILA EURO – LE BANCHE SARANNO OBBLIGATE A FARE LA SPIA ANCHE SE I SOLDI SONO PRELEVATI O VERSATI ATTRAVERSO PIÙ OPERAZIONI – ECCO CHI RISCHIA E CHI DEVE SEGNALARE

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Da www.leggioggi.it

 

EVASIONE FISCALE

Attenzione a prelievi e versamenti bancari sui conti correnti superiori a 10 mila euro, perché d’ora in poi su questi potranno scattare controlli fiscali e accertamenti.

 

Questo perché le operazioni bancarie che superano questa cifra devono essere segnalate a Bankitalia.

 

È la stessa banca d’Italia a dare comunicazione in un documento – Istruzioni in materia di comunicazioni oggettive – indirizzato a banche, poste e istituti di moneta elettronica. In realtà comunque l’utente finale avvisato è il correntista.

 

BANKITALIA 3

Nel messaggio di Bankitalia è chiaramente detto che questi istituti devono dare comunicazione alla Uif (unità d’informazione finanziaria) con cadenza mensile di ogni operazione, anche se occasionale, che muova denaro per un importo pari o superiore a 10 mila euro, eseguita nel corso del mese solare, anche se realizzata attraverso più operazioni singolarmente pari o superiori a 1.000 euro cumulate da parte dello stesso cliente o esecutore.

 

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La comunicazione deve essere comunque inviata – anche con esito negativo – se nell’arco del mese nessuna operazione sospetta è stata effettuata.

 

Controlli conti correnti: chi rischia

Facile intuire come chiunque (professionista o privato) sia correntista e versi o prelevi dal proprio conto corrente cifra pari o superiori a 10 mila euro, sarà considerato cliente sospetto e sarà segnalato dalla propria banca o dall’ufficio postale alla Uif.

 

L’operazione non viene considerata sospetta se non presenta collegamenti con altre operazioni di tipologia sospetta o non è effettuata da clienti con profilo a rischio.

 

Ma attenzione perché i 10 mila euro fanno scattare il sospetto e il dovere di comunicazione anche se non sono prelevati o versati in una soluzione unica, ma attraverso più operazioni singolarmente pari o superiori a 1.000 euro da parte dello stesso cliente o esecutore”.

CONTANTI

 

Vengono quindi prese in considerazione ai fini dell’obbligo di comunicazione del cliente di eventuali operazioni cumulate nello stesso periodo (cioè l’arco del mese solare).

 

Solitamente a segnalazione effettuata, il controllo fiscale può scattare quando l’operazione bancaria non è proporzionata al reddito dichiarato.

BANCHE

 

Controlli conti correnti: chi deve segnalare

la nota di banca d’Italia si rivolge a:

 

Istituti di credito

Poste italiane

Istituti di moneta elettronica

Istituti di pagamento

Tutti questi istituti hanno l’obbligo di dare comunicazione alla Uif nel caso di operazioni sospette.

CONTANTI 35

 

Quindi, attenzione a tutti i correntisti o clienti di questi enti, perché potrebbero essere coinvolti in segnalazioni e quindi andare incontro ad accertamenti fiscali.

 

La responsabilità della trasmissione della comunicazione oggettiva spetta a chi esercita la funzione antiriciclaggio, a cui spetterà verificare che i dati inviati siano corretti. Dati  e documentazione che devono essere conservati dagli istituti per 5 anni.