FITCH MINACCIA IL DOWNGRADE PER 6 PAESI EUROPEI, TRA CUI L’ITALIA - PIAZZA AFFARI IN CALO A -0,38% - SPREAD A 474 - CRISI: RIUNIONE EUROGRUPPO LA SETTIMANA PROSSIMA - LA RUSSIA ENTRA NEL WTO - ENRIA (EBA): “PARADOSSALE RIDISCUTERE LE REGOLE DELLE BANCHE” - GENERALI SI BUTTA SUL MATTONE CON AGRUSTI - IL GIORNO DELLA SCOMPARSA DI WICKY HASSAN, VOCI DI INGRESSO DEI CINESI NEL GRUPPO SIXTY - FIOM: SCIOPERI E MANIFESTAZIONE - CUCCHIANI MOLLA PIRELLI - EDISON: VOLANO GLI STRACCI - CHI GUADAGNA IN LIBIA…

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1 - FITCH CONSIDERA DOWNGRADE PER 6 PAESI EUROPEI FRA CUI ITALIA...
(LaPresse/AP) - L'agenzia Fitch sta valutando la possibilità di tagliare il rating di sei Paesi europei fra cui l'Italia. Gli Stati interessati, oltre all'Italia, sono Belgio, Spagna, Slovenia, Irlanda e Cipro.

2 - BORSA, LA GIORNATA: MILANO CHIUDE IN CALO, CONTRASTATE BANCHE...
(LaPresse) - Seduta nervosa per Piazza Affari, che chiude debole dopo una giornata vicina alla parità. L'indice Ftse Mib lascia lo 0,38% a 14.572,22 punti e il Ftse All-Share perde lo 0,39% a 15.287,91 punti. Lo spread tra Btp e Bund a 10 anni è tornato sopra quota 470 punti base. Ci sono "segnali positivi" nelle trattative con i creditori del settore privato sull'haircut del debito greco, ha detto oggi il ministro delle Finanze greco, Evangelos Venizelos.

L'agenzia di rating Fitch ha invece deciso di declassare otto tra le principali banche mondiali, tra cui Bank of America, Barclays, Bnp Paribas, Credit Suisse, Deutsche Bank e Goldman Sachs. Intanto, negli Stati Uniti l'inflazione è rimasta stabile a novembre. In questo contesto, il Ftse 100 di Londra cede lo 0,25% a 5.387,34 punti, il Dax di Francoforte perde lo 0,5% a 5.701,78 punti e il Cac 40 di Parigi mostra un ribasso dello 0,88% a 2.972,3 punti. A Madrid, l'indice Ibex lascia lo 0,57% a 8.203,4 punti.

A Milano chiudono contrastate le banche, con forti vendite su Unicredit (-3,95% a 0,681 euro) e Intesa Sanpaolo (-3,34% a 1,216 euro) e acquisti su Bper (+11,53% a 6,29 euro), Ubi Banca (+7,89% a 3,174 euro), Banco Popolare (+7,74% a 1,016 euro), Banca Montepaschi (+0,5% a 0,259 euro) e Mediobanca (+2,68% a 4,518 euro).

Rimbalza Fondiaria-Sai (+4,17% a 0,75 euro), dopo la caduta libera dei giorni scorsi. Oggi la compagnia assicurativa, su richiesta della Consob, ha spiegato che in merito alle eventuali operazioni di rafforzamento patrimoniale allo studio di Goldman Sachs non c'è nessuna novità da comunicare al mercato. Secondo il Sole 24 Ore il fondo Clessidra starebbe valutando un ingresso nel capitale della compagnia assicuratriva. Da lunedì FonSai sarà fuori dalle blue chip. In rialzo Saipem, dell'1,09% a 31,55 euro. La controllata del Cane a sei zampe si è aggiudicata nuovi contratti E&C offshore in Sud America, per un valore di circa 600 milioni di dollari.

Nel listino principale, scendono Azimut (-4,91%), Fiat (-2,55%), Eni (-2,64%). In ribasso anche Pirelli (-4,25% a 6,3 euro); oggi Enrico Tommaso Cucchiani ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di consigliere di amministrazione della società a seguito della sua nomina alla carica di amministratore delegato di Intesa Sanpaolo. Salgono invece Mediolanum (+6,43%), Mediaset (+5,15%) e Fiat Industrial (+4,13%).

3 - SPREAD BTP-BUND CHIUDE IN RIALZO A 474 PUNTI...
(LaPresse) - Lo spread tra i Bpt e i Bund ha chiuso in rialzo a 474 punti. Il titolo tedesco a dieci anni offre un rendimento dell'1,85%, quello italiano il 6,59%.

4 - CRISI: LUNEDI' O MARTEDI' POSSIBILE RIUNIONE EUROGRUPPO...
Radiocor - Lunedi' o martedi' potrebbe svolgersi una riunione dell'Eurogruppo, lo hanno indicato fonti europee. Potrebbe anche trattarsi di una riunione per teleconferenza. E' stato raggiunta, hanno indicato altre fonti, una intesa su un bozza di testo per la definizione giuridica del patto sancito all'ultimo vertice europeo sulla disciplina di bilancio nell'Eurozona.

5 - BANCHE: ENRIA (EBA), PARADOSSALE RIDISCUTERE REGOLE DOPO UNA SETTIMANA...
Radiocor - Una modifica dell'esercizio dell'Eba che chiede piu' capitale alle banche? 'Sarebbe paradossale se ricominciassimo a discuterle una se ttimana dopo'. Cosi' Andrea Enria, presidente dell'Autorita' bancaria europea risponde ai cronisti che gli chiedono se ci sono spazi di modifica, almeno sui tempi di applicazione, per la raccomandazione Eba che chiede alle banche italiane oltre 15 miliardi di capitale aggiuntivo entro giugno prossimo.

6 - DL MANOVRA: REHN, MISURE GOVERNO 'MOLTO CONVINCENTI'...
Radiocor - Le misure contenute nella manovra in corso di approvazione al parlamento 'sono molto convincenti, contribuiscono a far recuperare credibilita' dopo i problemi emersi nel corso dell'estate'. E' questa la valutazione del commissario Ue agli Affari economici, Olli Rehn.

7 - PIRELLI, CUCCHIANI SI DIMETTE DAL CDA...
(LaPresse) - Pirelli & C. Spa comunica che Enrico Tommaso Cucchiani ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di consigliere di amministrazione della società a seguito della sua nomina alla carica di amministratore delegato di Intesa SanPaolo. Pirelli ringrazia il dottor Cucchiani, amministratore della società dal luglio 2007, per il suo prezioso contributo.

8 - GENERALI: IMMOBILIARE IN GENERALI REAL ESTATE, OPERATIVA DA LUGLIO...
(LaPresse) - Il consiglio di amministrazione di Generali ha approvato la concentrazione delle attività dei servizi e di gestione degli investimenti immobiliari e in infrastrutture in un'unica entità di diritto italiano, Generali Real Estate, che sarà operativa dal primo luglio 2012. E' quanto si legge in una nota del Leone di Trieste.

Con un patrimonio in gestione di Generali e di terzi di circa 28 miliardi di euro e una forte presenza operativa internazionale, Generali Real Estate rafforzerà l'attività di servizi immobiliari anche per conto terzi. Obiettivo della società è raggiungere nel 2016 36 miliardi di euro di masse complessive in gestione, con un tasso di crescita annuo di circa il 6%.

"Siamo stati in grado - spiega il ceo di Generali, Giovanni Perissinotto - di creare e di valorizzare un patrimonio immobiliare unico e irripetibile, nell'interesse degli azionisti e degli assicurati. Il modello che abbiamo sempre adottato comprende sia il ruolo dell'investitore che il ruolo del gestore. Generali oggi è un player immobiliare globale che vanta forti competenze locali nei mercati in cui opera. Queste sono le basi da cui parte Generali Real Estate. In un contesto di crescente globalizzazione del business immobiliare vogliamo ulteriormente valorizzare questa nostra expertise".

Generali Real Estate è presente in 11 mercati (Italia, Francia, Germania, Austria, Spagna, Belgio, Olanda, Svizzera, Paesi dell'Est Europa, Israele e Asia) con strutture operative localizzate nei centri nevralgici di ogni mercato, con un team di 600 professionisti con esperienze maturate a livello internazionale. Il presidente della nuova società sarà Raffaele Agrusti, direttore generale e cfo di Generali, e Giancarlo Scotti assumerà la carica di amministratore delegato.

9 - VISCO: REAGIRE A EMERGENZA, VIA OSTACOLI STRUTTURALI ALLA CRESCITA...
Radiocor - E' tempo di rimuovere gli ostacoli strutturali a una crescita sostenuta dell'economia italiana. E' l'esortazione lanciata dal Governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, nel discorso di apertura della conferenza internazionale in ricordo di Tommaso Padoa-Schioppa. Visco ricorda la metafora utilizzata da Padoa-Schioppa per descrivere l'Italia: il ciclista capace di scattare per non restare dietro il gruppo ma incapace di tenere la testa della corsa o addirittura distanziare gli altri, un Paese capace di dare il meglio solo nell'emergenza. 'Ancora una volta - nota Visco - e' imperativo dimostrare la nostra determinazione a reagire all'emergenza ma e' anche tempo e di contrastare gli ostacoli strutturali a una crescita sostenuta'.

10 - WTO ACCETTA L'ENTRATA DELLA RUSSIA...
(LaPresse/AP) - L'Organizzazione mondiale del commercio (Wto) ha accettato l'entrata della Russia nell'istituzione composta al momento da 153 Paesi. Sono 18 anni che Mosca prova a farvi parte. L'accordo dovrebbe far aumentare l'export dell'Unione europea di circa 4 miliardi di euro all'anno.

Infatti la Russia potrà comprare prodotti europeo a prezzi molto inferiori e vendere petrolio e gas a condizioni migliori. Fino a ora la Russia era l'unico Paese del G20 ancora fuori dal Wto. Dovrebbe diventare membro il prossimo anno, trenta giorni dopo la notifica al Wto della ratifica dell'adesione da parte della Duma.

11 - PORTOGALLO, AGENZIA DEBITO ANNULLA ASTA BOND DEL 21 DICEMBRE...
(LaPresse/AP) - L'agenzia del debito portoghese (Igcp) ha cancellato l'asta di buoni del Tesoro a tre mesi prevista per il 21 dicembre, da cui si attendeva di raccogliere fino a 1,25 miliardi di euro. Lo rende noto la stessa agenzia con una nota sul suo sito, in cui non fornisce però alcuna motivazione per la decisione.

12 - GRUPPO SIXTY VICINO ALL'INTESA CON UN GRANDE PARTNER CINESE...
Giulia Crivelli per "Il Sole 24 Ore" - Le voci si rincorrono da settimane, ma ora sembra imminente un annuncio ufficiale: il Gruppo Sixty avrebbe aperto il capitale a un partner cinese, che potrebbe diventare socio di maggioranza, con il duplice scopo di uscire dall'attuale crisi (si parla da mesi di 250 esuberi su 45o addetti nella sede di Chieti) e di rilanciare la presenza dei marchi del gruppo nei mercati emergenti.

L'azienda fondata da Wicky Hassan e Renato Rossi ha in portafoglio diversi brand di casualwear: Sixty, Miss Sixty, Energie, Killah, Murphy&Nye, Refrigiwear e Roberta di Camerino, storico marchio di accessori acquisito nel 2008 e tuttora in fase di rilancio.

Il 20 ottobre era arrivato da Belstaff un nuovo direttore generale, Michel Lhoste, con il compito di mettere a punto un piano industriale: secondo quanto riportato mercoledì dal sito Fashionmagazine.it, il fatturato del Gruppo Sixty sarebbe passato da poco meno di 500 milioni di euro del 2008 a circa 300 nel 2010.

Il gruppo cinese - che già oggi potrebbe emettere un comunicato con i dettagli dell'operazione - possiede, secondo quanto riportato da Sportswear International, una rete di 1.500 negozi in Cina.

13 - FIOM: ORE SCIOPERO A GENNAIO E MANIFESTAZIONE NAZIONALE 11 FEBBRAIO...
(LaPresse) - La Fiom prepara una mobilitazione per gennaio e per l'11 febbraio "una grande manifestazione nazionale di tutti i metalmeccanici per la difesa dei diritti del contratto nazionale di lavoro, delle libertà sindacali, ma anche per aprire una discussione nel Paese su un nuovo modello di sviluppo che rilanci l'occupazione". Lo ha annunciato nel corso di una conferenza stampa il segretario generale dei metalmeccanici Cgil, Maurizio Landini, precisando che la segretaria deciderà "un pacchetto di ore di sciopero da effettuare a livello aziendale e territoriale nel mese di gennaio, perché pensiamo che debba essere un mese di assemblee in tutti i luoghi di lavoro".

Secondo Landini, l'accordo raggiunto dagli altri sindacati con la Fiat "non è vero che garantisce che ci saranno i famosi 20 miliardi di euro di investimenti" dell'azienda in Italia. L'intesa, aggiunge "non farà crescere l'occupazione, perché se fai lavorare di più chi sta sulla linea aumenta solo il suo carico e diminuisce l'occupazione".

14 - CRISI, BAROIN CRITICA ECONOMIA LONDRA: MEGLIO FRANCESI CHE BRITANNICI...
(LaPresse/AP) - "Per quanto riguarda l'economia in questo momento preferiamo essere francesi piuttosto che britannici". Lo ha detto il ministro delle Finanze di Parigi, Francois Baroin, parlando alla radio Europe-1 poco dopo che l'istituto di statistica nazionale Insee aveva fatto sapere che la Francia registrerà una contrazione del Pil dello 0,2% nel quarto trimestre del 2011 e dello 0,1% nei primi tre mesi dell'anno prossimo. "La situazione economica del Regno Unito è oggi preoccupante", ha affermato Baroin, senza spiegare a cosa si riferiva in particolare.

15 - RIASSETTO EDISON, IL LIETO FINE SEMPRE PIÙ LONTANO...
Fr. Bas. per il "Corriere della Sera" - Volano gli stracci, con lanci di accuse e intrecci degni del migliore feuilleton. La conclusione del riassetto di Edison si sta complicando ulteriormente. La trama: Edf e Delmi devono trovare un accordo che consegni la maggioranza del secondo produttore di energia del Paese ai francesi e consenta ai soci italiani, guidati da A2A, di andare in minoranza con soddisfazione. Il nodo del divorzio è la spartizione degli asset e soprattutto del debito di Edipower (1,1 miliardi), società controllata da Edison.

A fine novembre l'intesa sembra raggiunta, vengono prorogati i patti di sindacato fino al 30 dicembre. Sull'orizzonte incombe l'asta da parte di Edf, qualora non si venga a un accordo. Gli ultimi sviluppi: nei giorni scorsi A2A e Delmi imputano alle richieste «inaccettabili» dei francesi i ritardi nella chiusura del riassetto, ed Edf reagisce ieri mandando a dire di «essere stata ingannata» dai soci italiani: «A2A vuole rinegoziare gli accordi - spiegano fonti vicine a Edf - perché si è accorta che, in virtù di quella intesa si dovrebbe assumere una quota troppo alta del debito di Edipower».

Immediata la replica della multiutility lombarda: «Le trattative si chiudono solo se soddisfano entrambe le parti». I soci italiani confidano nell'intervento del ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, che starebbe seguendo con attenzione vigile il dossier. E c'è chi ipotizza anche un futuro incontro con il titolare dell'Economia francese François Baroin. Di certo, i due ministri, occasioni di vedersi ne possono avere, magari a Bruxelles dove Passera ha già avuto occasione di recarsi. Non sono esclusi colpi di scena.

16 - GENERALI, LE MOSSE DI KELLNER...
S.Bo. per il "Corriere della Sera" - Il partner ceco delle Generali Petr Kellner si alleggerisce ancora nel Leone: nelle sedute del 12, 13 e 14 dicembre ha venduto attraverso Anthiarose e Ppf Group quasi 3 milioni di azioni, pari allo 0,19% del capitale triestino, per un controvalore di 35,16 milioni, a prezzi unitari compresi fra 11,44 euro e 12,20 euro. Kellner, che di recente ha svalutato la quota nel Leone di 107 milioni, all'inizio di dicembre è sceso sotto il 2% e ha affidato la gestione delle sue partecipazioni finanziarie (Leone compreso) a un gestore indipendente.

Evidentemente le operazioni di vendita, come quelle realizzate fra il 7 e l'8 dicembre su altri 2 milioni di titoli, cercano di sfruttare le variazioni intraday del titolo. Tuttavia non è chiaro se Kellner stia procedendo a vendere azioni Generali in perdita rispetto al prezzo di carico pur post-svalutazione. In questo caso verrebbe da chiedersi il motivo.

È una strada che porterà l'alleato ceco (che siede nel consiglio del Leone e nel comitato investimenti) all'uscita dal capitale triestino per esigenze di liquidità o sono solo operazioni di valorizzazione del titolo in un periodo di alta volatilità delle quotazioni? La risposta all'interrogativo arriverà nelle prossime settimane, in relazione alle prossime operazioni eventualmente compiute da Kellner.

17 -
LE 10 COMPAGNIE CHE VINCONO IN LIBIA...
A.Jac. per il "Corriere della Sera" - La compagnia petrolifera nazionale di Tripoli (Noc) ha stilato la sua classifica e ha messo nero su bianco quali saranno i superfavoriti a cui verranno aperti per primi, nel 2012, i rubinetti del greggio libico. Tra i top ten ci sono gli spagnoli della Repsol, i francesi di Total, gli olandesi della Shell, i portoghesi di Galp. C'è anche l'Austria con la sua Omv, il Regno Unito con Bp, gli Stati Uniti con ConocoPhillips ed Exxon Mobil.

E mentre a Roma, ieri, il premier Mario Monti «scongelava» il trattato di amicizia con la Libia, alla presenza del leader del Cnt Mustafa Abdel Jalil (che ha voluto ringraziare l'Italia e Silvio Berlusconi per essere stati al fianco della nuova Libia fin dall'inizio) anche le compagnie petrolifere del Bel Paese hanno potuto riscuotere il «dividendo» dell'appoggio nazionale al Consiglio di transizione, assicurandosi per il prossimo anno il corridoio preferenziale al petrolio libico (che ha ormai raggiunto il 70% della produzione precedente alla rivoluzione, ha detto ieri Jalil).

In pole position quindi l'Eni che si avvia a chiudere il 2011 con la ripresa delle attività nei giacimenti libici a pieno ritmo verso i livelli pre crisi e Saras che potrà quindi rifornire di greggio la raffineria di Sarroch. Anche Erg e Api dovrebbero avere già ricevuto qualche fornitura. Una lista che avrà sicuramente deluso gli «esclusi», almeno una quarantina contando i presenti all'incontro di Istanbul di un mese fa.

 

 

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