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Nicola Pinna per “la Stampa”
EMIRO DEL QATAR Tamim ben Hamad Al Thani
Una compagnia già ce l’ha. Ma l’emiro del Qatar ha bisogno di una base in Sardegna, magari di qualche slot per attivare nuove rotte, far atterrare più frequentemente i suoi aerei e supportare così gli affari già avviati in Gallura: l’ex ospedale San Raffaele di Olbia che dovrebbe diventare un centro di eccellenza internazionale e ovviamente la Costa Smeralda.
La strategia è semplice: acquistare una il 20% delle quote di Meridiana, della holding che da qualche settimana ha ripreso lo storico nome di Alisarda. L’idea del Fondo sovrano del Qatar è ancora in fase di studio e ha un duplice obiettivo: dare un contributo per il salvataggio della compagnia aerea sarda e portare avanti, allo stesso tempo, gli interessi diretti dell’emirato. Una trattativa per concludere questo affare ancora non c’è stata: la società dell’Aga Khan, che dal 9 gennaio dovrà discutere il licenziamento di 1340 dipendenti, al momento non ha ricevuto una manifestazione di interesse chiara e articolata.
La voce di una proposta in arrivo direttamente da Doha circola da giorni e anche i vertici di Meridiana confermano di averla sentita: «Al momento, comunque, non c’è alcuna offerta. Se qualcuno dovesse farsi sentire ne discuteremo. Noi adesso siamo concentrati nella trattativa per la gestione degli esuberi».
L’interesse del Qatar nei confronti di Meridiana non sorprende. La notizia era trapelata già alcuni mesi fa, quando Akbar Al Baker, uno degli uomini di fiducia dell’emiro Al Thani, aveva parlato della questione al microfono di una tv: «Siamo interessati a Meridiana».
La battuta non era sfuggita ma poco dopo l’attenzione si era concentrata sui licenziamenti e sulle proteste dei dipendenti. Ora che si deve discutere di un nuovo piano industriale e del rilancio vero della compagnia aerea sarda si riparla anche degli scenari futuri. E il Qatar sembra essere il partner più naturale, non solo perché diventato proprietario del tesoro turistico dell’Aga Khan, creatore della Costa Smeralda e principale azionista di Meridiana.
Acquistare una parte delle quote della holding Alisarda (che include i vettori Meridiana fly e AirItaly e altre società) consentirebbe al fondo sovrano dell’emiro di avere qualche voce in capitolo anche nel consiglio di amministrazione di Geasar, la società di gestione dell’aeroporto di Olbia, la vera cassaforte del gruppo.
Gli affari in questo settore vanno a gonfie vele, anche perché il numero dei passeggeri è sempre in crescita. Mettendo le mani su Geasar, Qatar Airways potrebbe operare con maggiore facilità in quest’angolo di Sardegna su cui si concentrano i nuovi business dell’emirato.
Con l’acquisizione dell’ospedale costruito e mai aperto da Don Verzè alla periferia di Olbia, Qatar Foundation Endowment ha l’obiettivo di sviluppare un’attività sanitaria e di ricerca ad altissimo livello. L’idea è quella di far arrivare in Sardegna migliaia di pazienti da tutta Europa e anche dal Qatar, per curare le particolari patologie su cui si dovrebbe concentrare la ricerca del polo sanitario che si chiamerà Mater Olbia.
Una base aerea, magari nuove rotte, potrebbero rappresentare un’importante agevolazione. Ma come se non bastasse c’è un altro ramo della holding Alisarda che fa gola agli uomini di Al Thani: la società Eccelsa che gestisce l’aviazione generale dell’aeroporto Costa Smeralda, lo scalo privato per vip che per sei mesi all’anno registra il tutto esaurito.
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