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GENERALI DICE AU REVOIR A NATIXIS? – VENERDÌ 19 DICEMBRE IL CDA DEL LEONE DI TRIESTE DOVRÀ DECIDERE CHE FARE DELL’ALLEANZA CON IL GRUPPO FRANCESE, LANCIATA DALL’AD, PHILIPPE DONNET, CONTRO CUI SONO SCHIERATI TUTTI GLI AZIONISTI FORTI, DA CALTAGIRONE A DELFIN, PASSANDO PER MPS-MEDIOBANCA – SE IL DOSSIER VENISSE STRACCIATO, COME PREVEDIBILE, CHE FINE FARÀ DONNET? IL GRUPPO SMENTISCE CAMBIAMENTI IMMINENTI NELLA GOVERNANCE, MA INTANTO È STATO NOMINATO IL DEPUTY CEO GIULIO TERZARIOL…
Generali verso l’addio a Natixis Si apre la partita dei vertici
La decisione al board del 19 dicembre. Le mosse degli azionisti per la governance
Estratto dell’articolo di Daniela Polizzi per il “Corriere della Sera”
L’appuntamento chiave sarà quello di venerdì 19 dicembre, quando il cda di Generali deciderà se proseguire o meno sul fronte dell’alleanza con Natixis. Visto il quadro attuale, è probabile che il board decida di rinunciare al progetto studiato con Bpce, la banca che controlla l’asset management francese.
In questi mesi sono arrivate le critiche e le preoccupazioni del governo e di alcuni azionisti forti come il gruppo Caltagirone (6,3% all’ultima rilevazione di maggio) e Delfin (10%).
philippe donnet agorai innovation hub
Posizioni che vedrebbero allineate anche Edizione (4,8%), Unicredit (2% e poco più del 5% dei diritti di voto a ottobre), Fondazione Crt (1,9%). Una compagine a cui ora si è aggiunto anche quel 13,2% in portafoglio a Mediobanca, passata sotto le insegne del Monte dei Paschi. Insomma, gli equilibri sono cambiati rispetto ad aprile quando l’assemblea ha rinnovato il cda e confermato i vertici del Leone.
Alcune indiscrezioni hanno legato il dossier Natixis alla permanenza del group ceo, Philippe Donnet al vertice del Leone. Una ricostruzione smentita dalla compagnia triestina.
Certamente dopo il cambio di controllo di Mediobanca, primo azionista di Trieste, ci sono ragionamenti sulla governance ma al momento non sarebbero previsti cambiamenti.
Nelle scorse settimane si era parlato dell’ipotesi che i nuovi vertici e gli azionisti di Mediobanca potessero chiedere al presidente Andrea Sironi un passo indietro per consentire un riequilibrio della governance, che in maggioranza è espressione del precedente vertice di Piazzetta Cuccia.
Al momento tuttavia non risultano discussioni aperte in tal senso. Un eventuale riassetto al vertice dovrebbe seguire una procedura, sia che si tratti del presidente sia che si tratti del ceo e questo ridurrebbe lo spazio di manovra dei nuovi azionisti forti di Mediobanca. A maggior ragione, fanno notare alcuni osservatori, se si trattasse del ceo. La compagnia ha appena nominato Giulio Terzariol come deputy ceo e direttore generale e la scelta è stata letta anche in chiave di possibile successione.
La nomina ha visto tuttavia l’astensione dei rappresentanti del gruppo Caltagirone e del manager di Mediobanca Clemente Rebecchini, lasciando intendere un mancato allineamento del board […]. Allineamento che invece starebbe emergendo proprio sul dossier Natixis. […]
philippe donnet - andrea sironi
natixis
sede di natixis a parigi
philippe donnet 4
MASSIMILIANO FEDRIGA - PHILIPPE DONNET - MATTEO SALVINI
philippe donnet - andrea sironi
NATIXIS
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