DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA…
1 - LA BANCA MONDIALE FRENA LE BORSE, FTSE MIB -0,31%
Tendenza & Mercati - L'allarme lanciato dalla Banca Mondiale sulle stime di crescita dell'economia globale che nel 2012 dovrebbe attestarsi al 2,5% mentre limitatamente ai paesi dell'eurozona il PIL è atteso al +0,3% dal +1,8% precedente, favorisce una seduta sottotono per gli indici azionari della Borsa di Milano. Contrastati i bancari. In ribasso Monte dei Paschi di Siena, Unicredit, Ubi Banca e Banco Popolare. In rialzo Intesa Sanpaolo e Banca Popolare di Milano.
E' di oggi l'incontro a Londra tra il premier inglese, David Cameron, e Mario Monti in cui si è discusso in merito ad una migliore governance dell'area euro soprattutto sotto il profilo dell'osservanza di regole e politiche finalizzate alla crescita dei paesi dell'unione.
La sessione infrasettimanale si è conclusa con l'indice Ftse Mib in calo dello 0,31% a 15278 punti, l'Ftse All Share ha ceduto lo 0,35% a quota 16104, il Mid Cap ha registrato una flessione dello 0,45% a 17752 punti, lo STAR ha invece guadagnato lo 0,40% a 9625 punti.
2 - BORSA, SPREAD BTP-BUND CHIUDE IN CALO A 463 PUNTI BASE...
(LaPresse) - Chiusura in discesa a 463 punti base per lo spread tra Btp e Bund a 10 anni. Il differenziale ha chiuso ieri a 471 punti. Il rendimento dei buoni del Tesoro italiani sul mercato secondario si attesta al 6,41%.
3 - DL LIBERALIZAZIONI: MONTI, CI SARA' SEPARAZIONE RETE GAS...
Radiocor - Le liberalizzazioni che il Governo si appresta a varare, venerdi' prossimo, comprenderanno 'la separazione della rete del gas'. Lo ha detto il pre sidente del Consiglio, Mario Monti, parlando in conferenza stampa al London Stock Exchange.
4 - UNICREDIT: GHIZZONI, RUOLO STRATEGICO FONDAZIONI NON CAMBIA...
Radiocor - Le Fondazioni azioniste di UniCredit 'manterranno un ruolo fondamentale come lo hanno sempre mantenuto'. Lo ha assicurato l'a.d. dell'istituto, Federico Ghizzoni, a margine di un convegno della Ruling Companies Association. Ai cronisti che gli facevano notare che la quota delle Fondazioni nel capitale UniCredit e' destinata a ridursi dopo l'aumento da 7,5 miliardi, Ghizzoni ha replicato: 'Vedremo alla fine, comunque il ruolo strategico delle Fondazioni non cambia'.
Alla domanda se il ruolo delle Fondazioni sia destinato a ridursi, Ghizzoni ha quindi tagliato corto: 'Non credo proprio che questo avverra''. 'Rimango fiducioso nel fatto che tutto si chiuda positivamente' ha Ghizzoni in merito all'andamento dell'aumento di capitale in corso, sottolineando di non poter fare 'commenti specifici' sull'ingresso di nuovi soci. 'Non posso commentare finche' il processo non si e' concluso', ha spiegato.
5 - FONSAI/ GHIZZONI: NON DECISO SE RIMARREMO AZIONISTI IN MAXI POLO...
(TMNews) - Unicredit, attualmente socio di FonSai con il 6,7%, non ha ancora valutato se rimarrà azionista del maxi polo assicurativo che si creerà se andrà in porto l'operazione allo studio da parte di Unipol e della famiglia Ligresti. Lo ha detto oggi ai giornalisti l'amministratore delegato dell'istituto di piazza Cordusio, Federico Ghizzoni, a margine di un convegno a Milano. "Lasciamoli lavorare. Adesso c'è il periodo delle 'due diligence', vedremo quali sono le conclusioni". Alla domanda specifica se Unicredit rimarrà azionista del nuovo gruppo, Ghizzoni ha detto: "Non abbiamo preso alcuna decisione né discusso questa eventualità in positivo o in negativo. Vedremo la conclusione delle 'due diligence'".
6 - BCE: DEFAULT GRECIA "NON NECESSARIO E POCO PROBABILE"
(TMNews) - Un default della Grecia "non è affatto necessario, non è desiderabile" e in ogni caso "è poco probabile: lo ha affermato José Manuel Gonzalez Paramo, membro della direzione della Banca Centrale Europea, intervistato dal quotidiano francese Les Echos.
Gonzalez Paramo si è detto inoltre fiducioso in un prossimo accordo fra il governo greco e i creditori privati: "Un accordo dovrebbe essere raggiunto in tempi molto brevi e ciò permetterà di riportare il debito del Paese al 120% del Pil entro il 2020, a condizione che il Atene porti a termine le riforme promesse".
Fonti del governo greco hanno reso noto che i negoziati - interrotti la settimana scorsa - con i rappresentanti delle banche riprenderanno oggi e dovrebbero approdare ad un risultato positivo "al più tardi entro la fine della settimana".
Quanto all'abbassamento del rating di nove Paesi europei decisa la settimana scorsa da Standard & Poor's, i mercati hanno reagito in forma "assai moderata": "In parte perché avevano anticipato la decisione, che si rifletteva sui tassi già da un certo tempo; in parte forse perché la fiducia cieca degli investitori nelle agenzie di rating inizia ad affievolirsi", ha concluso Gonzalez Paramo.
7 - DAVOS, MERKEL TERRÃ DISCORSO INAUGURALE WORLD ECONOMIC FORUM...
(LaPresse/AP) - Sarà il cancelliere tedesco Angela Merkel a tenere il discorso inaugurale del Forum economico mondiale (Wef) della prossima settimana a Davos, in Svizzera. Lo rendono noto gli organizzatori del World economic forum. Tra gli altri ospiti attesi all'evento ci sono la direttrice del Fondo monetario internazionale Christine Lagarde, il segretario del Tesoro Usa Timothy Geithner, il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon e il segretario generale della Lega araba Nabil Elaraby. Il forum durerà dal 25 al 29 gennaio e vi parteciperanno 2.600 rappresentanti del mondo politico ed economico, tra cui 40 capi di Stato e 18 banchieri centrali. Alcuni attivisti ispirati dal movimento Occupy Wall Street hanno allestito un accampamento di protesta fuori dal luogo della riunione.
8 - FMI: PUNTA AD AUMENTO RISORSE FINO A 500 MILIARDI $...
Radiocor - Il Fondo Monetario Internazionale punta ad aumentare fino a un massimo di 500 miliardi di dollari le risorse da dare in prestito ai Paesi in difficolta '. Questo sulla base delle stime dello staff dell'istituzione, secondo cui i bisogni di finanziamento dell'Fmi, per programmi di aiuto, saranno pari a mille miliardi negli anni venturi. La somma di 500 miliardi di dollari include gia' gli impegni dell'Unione Europea di circa 200 miliardi di dollari. 'A questo punto - e' scritto in una nota del Fondo - stiamo esplorando le opzioni sulle modalita' di finanziamento e non rilasceremo ulteriori commenti fino a che non siano state completate le necessarie consultazioni con i membri del Fondo'.
9 - CRISI, CAMERON: APPOGGIAMO FMI, MA PRESTITI A PAESI NON A MONETE
(LaPresse/AP) - "Crediamo che l'Fmi debba sempre prestare ai Paesi e non alle monete. Agiremmo soltanto se si trattasse di una misura più ampia, non solo nell'ambito della zona euro". Lo ha detto il primo ministro britannico David Cameron a proposito dell'annuncio del Fondo monetario internazionale di voler aumentare le proprie risorse fino a mille miliardi di dollari. Parlando durante una conferenza stampa congiunta con il premier Mario Monti, Cameron ha detto che il governo di Londra sarà pronto a sostenere un aumento delle risorse dell'Fmi, ma ha aggiunto che richiederà l'approvazione del Parlamento. Spetta all'eurozona stessa, ha affermato il premier britannico, dimostrare che "sta dietro la propria valuta".
10 - FRANCIA, SARKOZY ANNUNCIA PIANO DA 430 MILIONI PER STIMOLARE ECONOMIA...
(LaPresse/AP) - Il presidente francese Nicolas Sarkozy ha annunciato un piano da 430 milioni di euro per abbassare la disoccupazione e rilanciare la crescita. L'opposizione ha criticato la misura, dicendo che è soltanto un tentativo per aumentare la sua popolarità a tre mesi dalle elezioni presidenziali. L'annuncio è arrivato in seguito a un incontro a porte chiuse del presidente con i sindacati e le aziende, mirato a trovare un piano per creare più lavoro e per alleggerire la pressione sui disoccupati. Non è chiaro se Sarkozy potrà far diventare operativo il programma prima del voto, che si terrà in due turni ad aprile e a maggio.
"L'attuale situazione economica in Francia, così come in Europa, è molto pericolosa. à urgente", ha detto Sarkozy nelle dichiarazioni iniziali dell'incontro di oggi, secondo quanto riportato da una trascrizione pubblicata dal suo ufficio. In un chiaro riferimento ai suoi critici, il presidente ha dichiarato: "La vita economica e i licenziamenti si fermano perché ci sono le elezioni? Dovremmo smettere di pensare e agire perché ci sono le elezioni?". Il piano include l'aumento degli aiuti a chi non riesce a trovare un lavoro a tempo pieno, la formazione per i disoccupati e incentivi all'assunzione dei giovani. Sarkozy ha anche suggerito la creazione di un fondo statale che investa nell'industria.
11 - WALL STREET/ FBI ARRESTA QUATTRO UOMINI PER INSIDER TRADING...
(TMNews) - L'Fbi ha messo in atto un giro di vite per incastrare alcuni dei manager più noti di Wall Street accusati di insider trading. Quattro uomini sono stati arrestati a New York, Boston e in California. Mentre per altri tre, come riporta il Wall Street Journal, sono stati depositati capi di accusa. I profitti illeciti generati grazie alle informazioni top secret diffuse dalle persone incriminate, secondo l'avvocato newyorkese Preet Bharara, ammontano a 61,8 milioni di dollari.
Todd Newman, ex gestore di fondi presso l'hedge fund Diamondback Capital Management, è stato fermato dagli agenti federali di Boston. Nel frattempo, in California, è stato arrestato Danny Kuo, vice presidente della società di investimento Whittier Trust. Gli altri uomini catturati dall'Fbi sono Jon Horvath, analista tecnologico presso Sigma Capital Management (una divisione dell'hedge fund SAC Capital Advisors) e Anthony Chiasson, ex hedge fund manager di Level Global Investors.
12 - GOLDMAN SACHS/ UTILI CALANO DEL 58 PER CENTO, MA TITOLO VOLA...
(TMNews) - Il colosso creditizio Goldman Sachs ha registrato utili in calo del 58 per cento nell'ultimo trimestre del 2011. Deludente anche il giro d'affari, ridimensionato a 6,05 miliardi di dollari da 8,64 miliardi dell'anno precedente, che ha segnato il secondo risultato trimestrale peggiore dall'inizio della crisi finanziaria. Il calo del fatturato riportato dalla banca di New York ha sorpreso gli analisti, che prevedevano 6,73 miliardi di ricavi. Mentre i profitti, scesi a 1,01 miliardi di dollari dai 2,39 miliardi del 2010, hanno superato le stime degli esperti.
"L'anno scorso è stato dominato da preoccupazioni macroeconomiche che hanno reso i nostri clienti più cauti e meno propensi al rischio", ha detto Lloyd Blankfein, amministratore delegato di Goldman Sachs, in una conferenza stampa. Ma, per quanto riguarda il futuro, la banca è ottimista. "Ci sono segnali incoraggianti per una ripresa economica", ha avvertito, "e siamo ben posizionati per approfittare di questo momento e soddisfare clienti e azionisti".
Goldman Sachs, che ha tagliato l'anno scorso 2.400 posti di lavoro ridimensionando il personale da 35.700 a 33.300 dipendenti, ha detto di avere speso 12,22 miliardi di dollari nel 2011 per le spese relative a compensi e benefit, il 21 per cento in meno dell'anno precedente. E nei prossimi mesi - secondo William Fitzpatrick, analista finanziario di Manulife Asset Management - le difficoltà economiche della banca influenzeranno sempre più stipendi e benefit dei dipendenti. "Se le condizioni dell'economia non migliorano abbastanza", ha avvertito Fitzpatrick, "ci sarà un lungo periodo di restrizioni sui salari".
13 - IL CDR DI FINANZA&MERCATI DENUNCIA: L'EDITORE HA TAGLIATO LA LIQUIDITÃ...
Da "Libero" - Situazione sempre più critica per editori perla finanza. A 17 giorni dal decreto con cui il tribunale fallimentare di Milano ha ammesso Epf al concordato preventivo in continuità non solo non è stata apportata la liquidità all'azien - da prevista dal concordato, ma ancora oggi il rappresentante della proprietà non ha saputo indicare la data in cui avverrà l'apporto.
Questo ritardo sta creando enormi difficoltà a Epf sia sul fronte del pagamento delle retribuzioni sia su quello della manutenzione degli impianti tecnologici: tutti i lavoratori non hanno ad oggi ricevuto la retribuzione di dicembre, né hanno potuto «compensarla» con la tredicesima, corrisposta da tre giorni e in misura di 2/12. «Non esistono motivi plausibili per privare l'azienda dell'apporto di liquidità previsto dal piano, se il vero obiettivo è la continuità », spiega la nota.
14 - SEQUESTRATA LA VILLA DI LAURA TANZI...
Nella vicenda del crack della Parmalat, è sempre rimasta defilata. A differenza dei fratelli Stefano e Francesca, manager del gruppo, poi caduti in disgrazia, aveva preferito fare altro. Laura Tanzi, la terzogenita, ex moglie di Stefano Strini, si è vista sequestrare la villa in cui vive a Fontanini di Vigatto alle porte di Parma, di fronte a quella del padre, nell'ambito delle indagini della procura di Parma sui quadri sequestrati. Secondo le accuse, la villa sarebbe stata acquistata anche con soldi della vecchia Parmalat, poi andata in default nel dicembre del 2003.
L'ex coniuge aveva conservato la famosa pinacoteca dei Tanzi per evitarne il sequestro,nel sottoscala della villa che era in fase di costruzione e i quadri erano difficilmente reperibili. La Guardia di Finanza ha recuperato 112 opere d'arte di valore di Van Gogh, Monet, Matisse, Picasso per un valore complessivo stimato di 28 milioni di euro. Numerosi gli indagati tra cui lo stesso Strini e Tanzi: quest'ultimo è ancora in carcere e sotto processo in appello a Bologna. (Ma.Mo)
15 - SEAT: SI' DELLE BANCHE FERMI AL 70%, CONTRO I RIOTTOSI DUE ALTERNATIVE...
Radiocor - Un 30% di 'no' e di 'vedremo' separa Seat Pagine Gialle dal salvataggio. Per scongiurare il ricorso alla Marzano serve infatti il via libera unanime dei creditori bancari al piano di ristrutturazione ma, secondo quanto risulta a Radiocor, i consensi raccolti sono fermi attorno al 70% del valore nominale del credito senior da 600 milioni circa. La tabella degli istituti coinvolti nella trattativa nelle mani dell'amministratore delegato, Alberto Cappellini, e' fatta di tre colonne.
La lista dei favorevoli all'accordo, che per le banche significa slittamento dei rimborsi dovuti dalla societa', comprende innanzi tutto le banche italiane e il comitato (la capofila Rbs e Bnp, Unicredit, Harbourmaster) che ha condotto le trattative affiancato da Leonardo&Co. In posizione attendista ci sono tra gli altri Credit Suisse, Ubs, Goldman Sachs e Bank of America ma, secondo alcune fonti impegnate nella partita, la situazione per questi istituti dovrebbe sbloccarsi grazie al coinvolgimento nelle trattative dei Senior secured bondholders.
I contrari invece comprendono Barclays, titolare di circa il 6% del debito bancario, il fondo Geveran Investments con il 5%, Allied Irish Bank con l'1% e, secondo altre fonti, anche Ge Capital che possiede lo 0,8%: il fronte del no quindi raccoglie circa un 13%. Se l'obiettivo primario e' convincere i contrari ad aderire al riassetto cosi' da raggiungere l'unanimita', le alternative potrebbero seguire due strade. Se le adesioni delle banche senior rimanessero tra il 70% e il 90% circa, e' possibile il ricorso a un tribunale londinese per far approvare la ristrutturazione sulla base della normativa britannica che richiede l'ok del 75% di tutti i creditori (sia bancari sia obbligazionisti). Se invece la quota di no fosse invece inferiore, l'extrema ratio potrebbe vedere la societa' acquistare dalle banche contrarie il debito necessario a raggiungere l'unanimita'
16 - IRAN, GIAPPONE: PREOCCUPATI DA EFFETTI SANZIONI USA...
(LaPresse/AP) - Il ministro delle Finanze giapponese Jun Azumi si è detto preoccupato dagli effetti delle sanzioni sull'Iran proposte dagli Stati Uniti, così come del loro potenziale impatto sulle banche nipponiche. La settimana scorsa Azumi, dopo un incontro con il segretario del Tesoro Usa Timothy Geithner, aveva dichiarato che il Giappone si sarebbe mosso per ridurre le importazioni di petrolio iraniano, in linea con le sanzioni statunitensi.
Tuttavia oggi il ministro ha usato toni più leggeri, dicendo ai giornalisti al Foreign correspondents' club of Japan che, se le sanzioni venissero immediatamente applicate, ciò porterebbe danni "tremendi" alle banche giapponesi. Le sanzioni prevedono il divieto per le istituzioni finanziarie provenienti dal mercato americano di fare affari con la Banca centrale iraniana. Azumi ha poi aggiunto che oggi sono arrivati a Tokyo alcuni funzionari statunitensi, per discutere su come procedere con le loro controparti giapponesi.
17 - IRAN, RUSSIA:SANZIONI OCCIDENTE SOFFOCANO ECONOMIA E COLPISCONO POPOLO
(LaPresse/AP) - Sergey Lavrov, ministro degli Esteri russo, ha aspramente criticato le sanzioni occidentali contro l'Iran, affermando che stanno "soffocando" l'economia iraniana e colpendo la popolazione. Lavrov ha aggiunto che le sanzioni dell'Unione europea potrebbero ostacolare gli sforzi per risolvere con il dialogo la questione nucleare iraniana. Parlando in conferenza stampa, il ministro ha dichiarato che le sanzioni europee contro Teheran mirano a colpire l'economia dell'Iran e a provocare lo scontento della popolazione. Mosca, che ha costruito la prima centrale nucleare della repubblica islamica, ha sostenuto alcune delle precedenti sanzioni delle Nazioni unite contro l'Iran, ma negli ultimi mesi ha fermamente respinto l'idea di imporre nuovi provvedimenti e ha invocato il dialogo.
merkel monti Mario Montila cancelliera Merkel col presidente Sarkozy e il premier Monti David CameronGOLDMAN SACHS wall streetVLADIMIR PUTIN BOTOXATOMahmoud Ahmadinejad x FEDERICO GHIZZONI CHRISTINE LAGARDE
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