COME MAI ALLA DUCETTA È PARTITO L’EMBOLO CONTRO PRODI? PERCHÉ IL PROF HA MESSO IL DITONE NELLA…
Sono contento che il Governo abbia deciso dopo l'analisi costi benefici, di rifilare ai creditori e al contribuente italiano la BADCO di #Alitalia che ha in pancia 3,2 miliardi di debiti. Grazie!@Phastidio @PietroSpirito1 @carloalberto @OGiannino @antonluca_cuoco @angelazoppo
— Andrea Giuricin (@AndreaGiuricin) 13 febbraio 2019
La #TAV #TorinoLione costa 4,6 MLD tra tunnel, link Torino-tunnel e nodo Torino. #Alitalia è costata almeno il doppio!
Oltretutto ora ci sono perdite 3,2 MLD della #BADCO #Alitalia più 1 MLD di prestito ponte non restituito!@carloalberto @Phastidio @OGiannino @giudefilippi
— Andrea Giuricin (@AndreaGiuricin) 13 febbraio 2019
ALITALIA: DI MAIO A SINDACATI,MEF E FS OLTRE 50% NEWCO
(ANSA) - Tesoro e le Ferrovie dello Stato potrebbero superar il 50% nella newco per la nuova Alitalia. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo Luigi Di Maio all'incontro con i sindacati secondo quanto riferiscono fonti sindacali. Il ministro avrebbe spiegato che la partecipazione di Mef e Fs è garanzia per l'operazione e per la tutela ed i diritti dei lavoratori e comunque ciò non esclude altre partecipazioni di società pubbliche e private.
ALITALIA: LAGHI, COMMISSIONE UE NON È UN TEMA
(ANSA) - "La Commissione Ue non è un tema". Così il commissario straordinario di Alitalia Enrico Laghi ha risposto all'ANSA sull'ingresso dello Stato con una quota che potrebbe essere anche superiore al 15% nella nuova Alitalia attraverso la conversione di parte del prestito ponte. Sul prestito ponte da 900 milioni, la cui restituzione è fissata entro la fine di giugno, l'Ue ha aperta un'indagine.
ALITALIA, FS SCEGLIE DELTA-EASYJET IL MEF PRONTO A ENTRARE NEL CAPITALE
Gianni Dragoni per ''Il Sole 24 Ore''
Le Ferrovie dello Stato danno il via alla trattativa con Delta Air Lines e easyJet per avere a bordo le due compagnie come partner industriali e azionari nell' offerta di acquisto da presentare per le attività di Alitalia. Le due compagnie hanno espresso interesse ad acquisire insieme una quota del 30-40% della «nuova» Alitalia.
E a Palazzo Chigi il governo ha concordato la «disponibilità» a far intervenire il ministero dell' Economia nel capitale della «Nuova Alitalia», «a condizione della sostenibilità del piano industriale e in conformità con la normativa europea».
Si parla di una quota azionaria del 15% per il Mef, che potrebbe arrivare al 20%, attraverso la conversione di una parte del prestito statale di 900 milioni di euro.
C' è ancora molto lavoro da fare.
L' esito dell' operazione non è scontato. Ma, dopo gli slittamenti e gli imprevisti delle scorse settimane, l' ultimo con il ritiro di Air France-Klm, ieri il dossier del salvataggio di Alitalia ha fatto un passo avanti.
Il negoziato impostato dall' amministratore delegato delle Fs, Gianfranco Battisti, nel ruolo di aggregatore di interessi per una nuova compagine societaria, ha portato all' identificazione della strada preferenziale: la trattativa con le due sole compagnie che si sono dette disponibili, nelle lettere inviate da entrambe a Fs, a rilevare insieme una quota azionaria del 30-40% nella «newco» Alitalia.
danilo toninelli gianfranco battisti
Non si può parlare formalmente di trattativa in esclusiva. Né di impegni presi. Delta e easyJet dovranno presentare alle Fs una proposta scritta e articolata. Ma la direzione è quella che potrebbe portare alla concessione formale dell' esclusiva ai due vettori. Da oggi le Fs trattano solo con Delta e easyJet. È stata esclusa Lufthansa.
Il consiglio delle Fs ha approvato questa delibera con voto unanime.
Ecco il comunicato delle Fs: «Alla luce delle conferme di interesse pervenute da parte di Delta Airlines e EasyJet ad essere partner industriali di Fs italiane nell' operazione Alitalia, il cda di Fs si è riunito oggi ed ha deliberato di avviare una trattativa con le due compagnie al fine di proseguire nella definizione degli elementi portanti del piano della nuova Alitalia».
Poco prima, Palazzo Chigi aveva puntualizzato che, in un vertice tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il vicepresidente Luigi Di Maio e il ministro dell' Economia Giovanni Tria, «si è convenuta la disponibilità del Governo di partecipare alla costituzione della Nuova Alitalia, tramite il Mef, a condizione della sostenibilità del piano industriale e in conformità con la normativa europea».
Poi è arrivata la nota di easyJet, prudente: «A seguito dell' espressione di interesse non vincolante manifestata a ottobre 2018 da easyJet nei confronti di un' Alitalia ristrutturata, easyJet conferma di essere in trattativa con Ferrovie dello Stato Italiane e Delta Air Lines per la creazione di un consorzio che valuti le diverse opzioni per le future operazioni di Alitalia.
In questa fase non vi è alcuna certezza che l' operazione sarà finalizzata (...)».
Il cda Fs ha dato mandato all' a.d.
Battisti di trattare con Delta e easyJet.
Se verrà presentato un progetto soddisfacente, anche per il perimetro industriale dell' attività di Alitalia da rilevare, Battisti potrà concedere la trattativa in esclusiva e ci sarà la firma di una lettera d' intenti, entro fine febbraio o i primi di marzo. A quel punto dovrebbe esserci un nuovo passaggio nel cda Fs. La tappa successiva sarebbe la finalizzazione dell' offerta ai commissari di Alitalia (uno dei quali, Stefano Paleari, era ieri al cda di Fs) e la firma del contratto di acquisto, il «signing», previsto per la fine di marzo, al massimo metà aprile.
Uno dei passaggi chiave sarà la definizione del perimetro industriale della «nuova Alitalia». Delta insieme a Air France aveva indicato alle Fs un perimetro di 9-10mila addetti e 110 aerei. Adesso easyJet deve dire se conferma quello schema o lo modifica. Tra i sindacati circola la voce che easyJet potrebbe costituire una società con Alitalia con 40 aerei di medio raggio e la restante flotta verrebbe impiegata in società con Delta. Devono essere definite le quote azionarie dei soci della «newco», sia dei partner sia dei soci pubblici. Poste Italiane e Cdp si sono sfilate.
Alitalia intanto ha cancellato 700 voli per il mese di marzo, il 5% del totale. La compagnia smentisce che sia dovuto a difficoltà finanziarie, afferma che è «un normale efficientamento della capacità, una prassi di tutte le compagnie». Secondo Alitalia i voli cancellati saranno la metà di quelli soppressi nel marzo 2018.
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