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1. LE INDAGINI SULLE SPECULAZIONI DI DE BENEDETTI: «LE POPOLARI? LO SAPEVANO TUTTI»
Fabrizio Massaro per il “Corriere della Sera”
MATTEO RENZI E CARLO DE BENEDETTI A LA REPUBBLICA DELLE IDEE A firenze
La Consob punta il dito contro Carlo De Benedetti e la sua holding personale, Romed: in un' informativa alla Procura di Roma ha segnalato che l' Ingegnere avrebbe fatto trading su alcune banche popolari per 5-6 milioni realizzando una plusvalenza di circa 600 mila euro. L' ipotesi è che l' abbia fatto utilizzando informazioni privilegiate sull' imminente riforma delle Popolari che il governo varò per decreto il 20 gennaio.
CARLO DE BENEDETTI E MATTEO RENZI A DOGLIANI DA CHI
La rivelazione è di Il Giornale di ieri. De Benedetti ha replicato con una dichiarazione di un portavoce: «Nessun abuso di informazione privilegiata c' è stato da parte della Romed, società di cui Carlo De Benedetti è azionista ma in cui non ricopre più alcun incarico, né tantomeno da parte sua».
La verifica della Consob sulla operatività in Borsa di investitori sui titoli delle Popolari è stata esposta al Parlamento l' 11 febbraio scorso. Operando nei giorni a cavallo dell' annuncio della riforma, alcuni intermediari hanno realizzato plusvalenze per circa 10 milioni di euro, investendo su Popolari che avevano visto forti crescite di valore fra il 3 gennaio, quando vennero fuori i primi rumor sulle intenzioni del governo, e il 20 gennaio.
Era venuto fuori il nome del finanziere Davide Serra, ascoltato dall' authority, che aveva confermato di avere da tempo una quota sotto il 2% nel Banco Popolare ma di aver venduto perdendoci.
Tra gli intermediari ora emerge che la Consob ha individuato anche Romed e che ne ha anche acquisito le registrazioni delle conversazioni tra i suoi operatori di Borsa e l' Ingegnere, che secondo Il Giornale segnalerebbe di investire sulle Popolari perché informato anche da ambienti vicini a Bankitalia.
davide serra matteo renzi maria elena boschi
Sarebbero stati anche acquisiti i tabulati svizzeri di De Benedetti per verificare i contatti dell' Ingegnere in quei giorni. Per Romed è tutto regolare: la società, ha detto il portavoce, svolge «annualmente transazioni per vari miliardi di euro in trading finanziario su azioni e cambi» con risultati «spesso soddisfacenti unicamente grazie alla capacità della società di operare sul mercato e comprenderne le dinamiche. Le discussioni e le indiscrezioni relative a una possibile riforma erano di pubblico dominio già diverso tempo prima» del decreto.
2. POPOLARI:PORTAVOCE DE BENEDETTI,NESSUNA NOTIZIA PRIVILEGIATA
(ANSA) - "Nessun abuso di informazione privilegiata c'è stato da parte della Romed, società di cui Carlo De Benedetti è azionista ma in cui non ricopre più alcun incarico, né tantomeno da parte sua". E' quanto precisa un portavoce di Carlo De Benedetti a proposito di quanto pubblicato in prima pagina da Il Giornale in un articolo dal titolo "Banche, amici e De Benedetti. Il giallo dell'affare milionario. Finanza e procura di Roma indagano su una plusvalenza dell'Ingegnere sulle Popolari".
Il Giornale cita un'inchiesta della procura di Roma, condotta dalle Fiamme Gialle, che in un'informativa "descrivono i movimenti borsistici sui titoli di quattro banche popolari, realizzati dalla Romed, la cassaforte finanziaria di Carlo De Benedetti". Nel rapporto, afferma il quotidiano della famiglia Berlusconi, "sono indicate puntualmente una lunga serie di operazioni sospette, la sintesi delle conversazioni telefoniche tra l'Ingegnere e i suoi operatori della Romed". Telefonate, "in cui si chiederebbe direttamente di investire in popolari. Il decreto del governo ancora non c'è.
Ma l'Ingegnere sosterrebbe di essere stato informato, tra gli altri, anche da ambienti vicini a Bankitalia. Millantato credito? Può darsi. Ma i trader di Romed - scrive Il Giornale - comprano e comprano. Alla fine per 5-6 milioni di euro. La plusvalenza finale sarà, secondo le carte della Guardia di finanza, di circa 600mila euro". "In merito alle indiscrezioni riportate oggi da Il Giornale - precisa al riguardo un portavoce di Carlo De Benedetti - è ampiamente noto che, da sempre, una delle principali attività della Romed è la compravendita di titoli.
Premio Guido Carli Giuseppe Vegas
I risultati di queste attività di trading negli anni sono stati spesso soddisfacenti unicamente grazie alle capacità della società di operare sul mercato e di comprenderne le dinamiche. La Romed effettua annualmente transazioni per vari miliardi di euro in trading finanziario su azioni e cambi. In particolare per quanto riguarda le banche popolari, le discussioni e le indiscrezioni relative a una possibile riforma erano di pubblico dominio già diverso tempo prima dell'approvazione del decreto da parte del governo.
Pertanto - conclude il portavoce - nessun abuso di informazione privilegiata c'è stato da parte della Romed, società di cui Carlo De Benedetti è azionista ma in cui non ricopre più alcun incarico, né tantomeno da parte sua".
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