FLASH! - LA DISCESA IN CAMPO DEL PARTITO DI VANNACCI E' UNA PESSIMA NOTIZIA NON SOLO PER SALVINI,…
sergio marchionne Harald Wester e john elkann
1. ELKANN: FERRARI NON VA IN BORSA
Dal “Sole 24 Ore” del 27 giugno 2013
«Non abbiamo nessuna intenzione di quotare Ferrari in Borsa separatamente da Fiat». Così John Elkann, presidente della Fiat e numero uno della famiglia Agnelli, ha risposto in occasione di un incontro, all'Università Bocconi di Milano, sul tema del capitalismo familiare e della sua capacità di sostenere la crescita di lungo periodo. (...)
2. FERRARI: MONTEZEMOLO ESCLUDE OGNI GENERE
http://www.investireoggi.it/ dell’8 maggio 2013
(...) Montezemolo ha escluso categoricamente qualsiasi ipotesi di IPO Ferrari o scorporo dell’azienda.
3. MARCHIONNE: UN’IPO FIAT NON È SUL TAVOLO
(Reuters) 10 settembre 2014 - Le attività di Ferrari non saranno integrate in quelle del gruppo Fiat dopo il cambio alla presidenza. E il marchio rimarrà autonomo senza entrare a far parte di un polo del lusso con Alfa e Maserati.
A dirlo è l'AD di Fiat Sergio Marchione, che dal prossimo 13 ottobre diventerà anche presidente di Ferrari al posto di Luca Cordero di Montezemolo. "Non c'è nessuna intenzione di integrare le operazioni di Ferrari con quelle di Fiat" ha detto nel corso di una conferenza stampa congiunta con Montezemolo.
maserati grugliasco elkann e marchionne
In tema di Ipo della Ferrari, Marchionne ha poi spiegato che al momento non vi è alcun piano. Per quanto riguarda l'attuale tetto produttivo di 7.000 vetture l'anno il futuro presidente ha spiegato che vi sarà un aumento graduale per mantenere l'esclusività del marchio.
(Stefano Rebaudo)
4. CDA FCA: MARCHIONNE ED ELKANN DECIDONO DI SCORPORARE LA FERRARI DA FIAT-CHRYSLER
Il Cda di Fiat Chrysler Automobiles, nell'ambito di un piano per la realizzazione di una struttura di capitale appropriata a sostenere lo sviluppo di lungo termine del gruppo, ha autorizzato la separazione di Ferrari da Fca.
SERGIO MARCHIONNE E JOHN ELKANN
La separazione, si legge in una nota, verrà attuata attraverso l'offerta pubblica di una parte della partecipazione di Fca in Ferrari pari al 10% del capitale di Ferrari e la distribuzione della rimanente partecipazione di Fca in Ferrari agli azionisti di Fca. Il Cda ha autorizzato il management ad intraprendere le azioni necessarie a completare queste operazioni nel 2015. Fca si attende che le azioni di Ferrari siano quotate negli Stati Uniti e in un altro mercato europeo.
«Sono felice di questo nuovo passo in avanti nella strategia di sviluppo di Fca. Insieme alla recente quotazione delle azioni sul NYSE, la separazione di Ferrari preserverà la rinomata tradizione italiana e la posizione unica del business di Ferrari consentendo agli azionisti di Fca di continuare a beneficiare del valore intrinseco di questo business» ha detto John Elkann, presidente di Fca.
L'ad Sergio Marchionne ha sottolineato: «Dopo l'acquisizione della quota di minoranza in Chrysler all'inizio di quest'anno, la trasformazione di Fiat e Chrysler in Fca si è completata all'inizio di questo mese con il debutto al New York Stock Exchange. Con l'intento di rafforzare il piano 2014-2018 e di massimizzare il valore dei nostri business per gli azionisti, è appropriato che noi perseguiamo percorsi separati per Fca e Ferrari».
Secondo Marchionne, «il cda sostiene la convinzione del management che quest'operazione rappresenti per Fca la scelta migliore per supportare il successo del Gruppo nel lungo termine e nel contempo rafforzare significativamente la struttura del capitale di Fca».
Scambi frenetici su Fiat Chrysler Automobiles a Piazza Affari. In seguito alla raffica di comunicati emessi dalla società, il titolo in Borsa ha vissuto minuti in altalena prima di decollare trascinando in rally anche Exor. Le quotazioni, girate in rosso dopo l'annuncio dei conti, sono ripartite al rialzo sulla notizia dello scorporo di Ferrari e ora, incassato anche l'imminente lancio del convertendo, sono rientrate in asta di volatilità quando facevano segnare un balzo del 18,36% a 9,025 euro.
Sono passati di mano 26,3 milioni di pezzi quando la media per un'intera seduta dell'ultimo mese è di 14,7 milioni. L'euforia contagia anche l'azionista di riferimento Exor, che scatta a +19,24% a 34,95 euro. Bene infine Cnh Industrial, in rialzo del 3,58%. A wall Street Fca ha aperto a +18%.
MONTEZEMOLO E MARCHIONNE ALLA FERRARI
Partenza con il botto per Fiat Chrysler Automobiles a Wall Street. Il titolo in apertura di scambi è arrivato subito a guadagnare più del 16% e continuare la sua cavalcata, arrivando a guadagna il 18,2% a 11,47 dollari per azione. Al momento il titolo sale del 15,5% a 11,20 dollari. A fare volare il titolo è l'annuncio dello scorporo di Ferrari e dell'emissione di un convertendo fino a 2,5 miliardi di dollari.
Entrambe le operazioni, annunciate insieme ai conti del terzo trimestre, hanno già ricevuto il via libera del Cda. Con gli aumenti odierni, Fca polverizza i massimi toccati durante il debutto a Wall Street, lo scorso 13 ottobre. Quel giorno la società guidata da Sergio Marchionne ha iniziato gli scambi a 9 dollari per azione, è arrivata a un massimo di 9,55 dollari e ha chiuso a 8,92 dollari. Nei giorni seguenti gli andamenti sono di poco cambiati, ma si sono attestati in rialzo costante, seppur modesto.
MONTEZEMOLO E MARCHIONNE ALLA FERRARI
Siamo ottimisti sui volumi» e l'andamento di Fca nel 2015. Così l'a.d. Sergio Marchionne aprendo la prima conference call con gli analisti del nuovo gruppo Fca sorto dalla fusione tra Fiat e Chrysler. Marchionne ha definito «decorosi» i risultati del terzo trimestre di Fca, mentre ha attribuito l'aumento dell'indebitamento a «fattori stagionali». Il manager ha aggiunto: «oggi è un giorno importante. Abbiamo risolto una serie di questioni che ci siamo portati dietro per anni», riferendosi in particolare alla decisione di separarsi dalla Ferrari attraverso un'offerta pubblica del 10% della "Rossa".
«Con questo annuncio abbiamo dichiarato l'intenzione di fare una cosa giusta che collocherà Ferrari al suo giusto posto sul mercato», ha indicato Marchionne, che ha anche definito «un modo intelligente» l'intenzione di lanciare un prestito obbligazionario a conversione obbligatoria che fornirà «più che sufficienti mezzi per realizzare il nostro piano industriale (al 2018). Stiamo creando la base per attuarlo».
Il cda di Exor, riunitosi sotto la presidenza di John Elkann, esaminate le decisioni assunte oggi dal cda di Fiat Chrysler Automobiles (Fca), ha deliberato di aderire, investendo circa 600 mln di euro, all'emissione del prestito obbligazionario a conversione obbligatoria approvato da Fca. L'investimento, che sarà effettuato attingendo alle risorse attualmente disponibili, spiega una nota, ha l'obiettivo di contribuire al rafforzamento patrimoniale della controllata Fca, favorendo in questo modo la realizzazione degli obiettivi previsti dal suo piano di sviluppo quinquennale 2014-2018.
Il piano di sviluppo di Fca «è destinato a migliorare in modo significativo la sua posizione sul mercato mondiale dell'auto. Con la decisione di oggi abbiamo rafforzato la struttura del capitale di Fca, favorendo la realizzazione degli ambiziosi obiettivi che la società si è posta. Inoltre la distribuzione ai suoi azionisti della partecipazione in Ferrari offre ad Exor un'opportunità storica: accompagnare una nuova fase dello sviluppo della casa di Maranello, garantendole completa autonomia e indipendenza perché possa progettare al meglio il proprio futuro industriale e sportivo».
MARCHIONNE MONTEZEMOLO YAKI ELKANN
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