DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL…
Andrea Greco per “la Repubblica”
La miglior trimestrale degli ultimi tre anni, per Mediobanca, arriva grazie al contributo (stabile) del credito al consumo e all' incrementato apporto del 13% di Generali all' utile, salito a 271 milioni complessivi (+10%). In un trimestre luglio- settembre in cui quotazioni e operazioni di finanza hanno stentato, arretrano invece i profitti delle attività di "banca d' affari": da 68 a 57 milioni anno su anno, «in un contesto di mercato di forte pressione su volumi e marginalità», dice una nota dell' istituto.
LEONARDO DEL VECCHIOalberto nagel vincent bollore
Ma è proprio quest' ultimo il settore in cui Leonardo Del Vecchio, neo azionista di peso con una quota in arrotondamento verso l' 8%, chiede di concentrare gli sforzi del management guidato dall' ad Alberto Nagel, con «un nuovo piano industriale che non basi i risultati di Mediobanca solo su Generali e Compass, ma progetti un futuro da banca di investimenti». È verosimile che il patron di Essilux resterà inascoltato: parlando agli investitori in teleconferenza Nagel ha ribadito che il nuovo piano d' impresa, da presentare il 12 novembre «confermerà l' attuale strategia che ha portato buoni risultati», nella continuità.
Del resto i numeri parlano di un rendimento del capitale degli azionisti al 10%, per un' azione che da gennaio è salita del 46% (+1% anche ieri, in linea col listino). Diversi uffici studi tra cui Citi, Kepler Cheuvreux, Kbw hanno scritto di risultati «ancora solidi» e migliori del previsto, dato che la media delle attese era di 250 milioni .
Del Vecchio potrebbe sempre obiettare sul fatto che buona parte degli utili (224 milioni su 271) arriva da mestieri che poco hanno a che fare con la nascita e lo storico blasone di Mediobanca; e che per metà sono spillati al Leone di Trieste, dove peraltro la forte accelerazione è legata a plusvalenze da dismissioni fatte da Generali. In privato Del Vecchio certo lo farà: ma è improbabile che ciò accada all' assemblea di lunedì sul bilancio Mediobanca chiuso il 30 giugno: dove il nuovo azionista dovrebbe comparire con un pacchetto di titoli e un rappresentante per delega. Non sembrano allo stato previsti interventi verbali, né voti contrari sui temi all' ordine del giorno (i conti d' esercizio e la politica di remunerazione dei manager).
LEONARDO DEL VECCHIO NAGELleonardo del vecchio con il figlio leonardo maria
La strategia di Del Vecchio si snoda su tempi più lunghi, e potrebbe dispiegarsi nel 2020 con una richiesta di rivedere la governance che impedisce la scelta di un capoazienda esterno, in vista del rinnovo dei vertici tra un anno. «Noi dobbiamo rimanere concentrati su quello che facciamo. Ma è nostra consuetudine confrontarci con gli azionisti e lo faremo con Delfin. Ci interfacceremo per discutere di eventuali loro proposte e suggerimenti», ha detto Nagel. Per ora tuttavia è Del Vecchio che non ha espresso la richiesta di interfacciarsi con i vertici di Mediobanca
Leonardo Del Vecchioalberto nagel bollorealberto nagel carlo messinaalberto nagel LEONARDO DEL VECCHIO LUIGI FRANCAVILLA NAGEL GALATERI
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