DAGOREPORT - LA MAGGIORANZA VIAGGIA COSÌ “COMPATTA” (MELONI DIXIT) CHE È FINITA SU UN BINARIO…
Anna Guaita per “il Messaggero”
Stava per salire su un volo per Pechino, portandosi nel computer i segreti della Apple per la creazione di un' auto senza guidatore. Zhang Xiaolang ha ammesso di aver scaricato le informazioni top secret dal database della società di Cupertino, ma ha sostenuto che voleva solo studiarle, per tenersi al corrente e nel futuro fare di nuovo domanda di assunzione alla Apple.
Zhang infatti lavorava per la società creata da Steve Jobs, ci aveva lavorato per due anni prima di annunciare che la madre stava male e lui aveva bisogno di un permesso per andare ad assisterla.
prototipo auto autonoma apple 1
Al ritorno dalla Cina, in aprile, però il ricercatore aveva annunciato che intendeva definitivamente rientrare nel suo Paese. In Cina infatti, all' insaputa dei suoi datori di lavoro americani, aveva nel frattempo ottenuto un posto presso la Xiaopeng Motors, una startup finanziata da Alibaba e Foxconn.
I SOSPETTI
Inevitabile dunque sospettare che si sia trattato di un complotto, e che il ricercatore fosse rientrato negli Usa proprio per appropriarsi dei segreti e riportarseli a casa. Ma a Cupertino si sono insospettiti per la frequenza con cui il cinese si faceva vedere in laboratorio e entrava nei sistemi Apple, scaricando grandi quantità di dati, considerato che stava per tornarsene in patria.
La Apple ha collaborato con l' Fbi per incastrare il suo ex dipendente, mentre la Xiaopeng Motors assicura che non ha avuto nulla a che fare con l' iniziativa di Zhang: «Prendiamo molto sul serio le leggi sulla proprietà intellettuale - ha detto la portavoce Isabel Jang - E stiamo collaborando con l' Fbi».
L' incidente avviene nel bel mezzo di una guerra commerciale cominciata da Donald Trump in buona parte per protesta contro il continuo furto del know-how tecnologico americano da parte delle aziende cinesi.
LE TARIFFE
SISTEMA PER AUTOMOBILI BREVETTATO DA APPLE
Lunedì sera, Trump ha detto di voler imporre nuove tariffe del 10 per cento su 200 miliardi di prodotti importati dalla Cina. La notizia è arrivata pochi giorni dopo l' altro annuncio di tariffe su 34 miliardi di import, al quale la Cina aveva immediatamente risposto con un eguale provvedimento.
Molti osservatori delle industrie tecnologiche sono rimasti stupiti della collaborazione fra Apple ed Fbi. Per poter fermare l' espatrio di Zhang e con esso la fuga di informazioni proprietarie, la Apple ha dovuto spiegare agli agenti alcuni fatti della ricerca che sta eseguendo, e che invece teneva segreta.
prototipo auto autonoma apple 2
È noto che anche Apple sta cercando di produrre auto in grado di viaggiare senza un automobilista al volante. Sin dal 2015 ha stornato su questo programma 5 mila dei suoi 135 mila dipendenti, concedendo a 2700 di questi accesso al core più segreto del database. Zhang era uno di questi ultimi.
Lavorava cioè a una tecnologia nota come sensor fusion in grado di combinare i dati provenienti da numerosi sensori. Il nuovo sistema software renderebbe la guida più accurata e sarebbe in grado di identificare i passanti con grande prontezza.
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