LA MERKEL AFFOSSA LE BORSE: “IL CONSIGLIO UE DI NON SARÀ RISOLUTIVO” - MILANO -2,3%, MALE LE PIAZZE EUROPEE - BPM: FARO DELLA CONSOB, BONOMI SALIRÀ AL 10% “SE MI DANNO LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DI GESTIONE” - UNICREDIT, ABU DHABI TAPPA LE MINUSVALENZE COI DERIVATI - LA CINA INVESTIRÀ IN EUROPA, “UNA VOLTA RISOLTA LA CRISI” - MARPIONNE: NUOVO CAPO ALFA PER RITORNO IN USA - FIOM: FABBRICA ITALIA È UN POST-IT - BLACKBERRY NON RIMBORSA MA REGALA APP…

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

1 - BORSA, LA GIORNATA: MERKEL-SCHAEUBLE AFFOSSANO BORSE, SAIPEM OK...
(LaPresse) - A scatenare la turbolenza dei mercati sono bastate le parole della cancelliera tedesca, Angela Merkel, che per bocca del suo portavoce ha spiegato oggi che nessuno deve attendersi la soluzione dal Consiglio europeo del 23 ottobre, semmai "un passo importante". Stessa visione ribadita dal ministro delle Finanze della Germania, Wolfgang Schaeuble.

Così, dopo una mattinata di acquisti, le principali Borse europee chiudono in ribasso, con Milano maglia nera e con il listino principale di nuovo sotto i 16mila punti. L'indice Ftse Mib perde il 2,3% a 15.914,6 punti e il Ftse All-Share che lascia l'1,98% a 16.705,45 punti. A Londra, il Ftse 100 cede lo 0,54% a 5.436,7 punti, a Francoforte il Dax l'1,81% a 5.859,43 punti e a Parigi il Cac40 l'1,61% a 3.166,06 punti. Male anche Madrid, con l'indice Ibex che mostra un calo dell'1,24% a 8.864,3 punti.

A Milano l'altalena colpisce il comparto bancario, che dopo la partenza in positivo chiude con un sonoro tonfo. Cedono le grandi banche Intesa Sanpaolo (-5,32% a 1,229 euro) e Unicredit (-6,12% a 0,89 euro). Male anche Banco Popolare (-4,28% a 1,185 euro), Banca Montepaschi (-3,25% a 0,395 euro), Ubi Banca (-2,82% a 3,032 euro) e Mediobanca (-2,05% a 5,96 euro) e Popolare di Milano che lascia sul terreno il 4,84% a 1,751 euro. Si salva solo Bper che sale dello 0,56% a 6,315 euro.

Tra gli altri titoli del Mib, cade Fiat (-4,37% a 4,686 punti). L'amministratore delegato di Chrysler e Fiat, Sergio Marchionne, ha spiegato ad Automotive News che nominerà un capo di Alfa Romeo per il Nord America entro la fine dell'anno, per puntare sugli Usa. Male anche il resto della scuderia Agnelli, con Fiat Industrial (-3,87%) e la controllante Exor (-1,92%). Bene Tod's, che chiude in attivo dello 0,28% a 71 euro. Secondo il rapporto di Brain & Company diffuso oggi dalla Fondazione Altagamma, per accessori e abbigliamento di lusso si prevede un aumento della domanda del 13% e dell'8% nel 2011.

Maglia nera del Mib è Diasorin, che termina una giornata caratterizzata da diverse sospensioni con un crollo del 10,09% a 25,4 euro. Di tutt'altro segno Saipem, in cima al listino dopo Parmalat (+3,36% a 1,663 euro) con un rialzo del 3,2% a 29,99 euro, dopo l'annuncio per la controllata di Eni di nuovi contratti E&C Offshore per complessivi 1,5 miliardi di dollari. Il Cane a sei zampe chiude invece in calo dell'1,79% a 15,37 euro. Riflettori sul titolo Mediaset, che mostra un ribasso dell'1,61% a 2,568 euro.

Venerdì il Biscione ha chiuso con l'acquisizione di Dmt, società attiva nel mercato delle infrastrutture per la radiodiffusione televisiva. L'operazione attende però l'approvazione dell'Antitrust, che deve decidere se l'ingresso della società in Mediaset crei o meno una posizione dominante a danno della concorrenza. Il gruppo di Segrate è inoltre alle prese con il dossier Endemol. Secondo il Sole 24 Ore, Mediaset sarebbe alla ricerca di un partner per non perdere il controllo della società dopo la ristrutturazione del debito di Endemol.

2 - BORSE EUROPEE: LONDRA -0,54%, FRANCOFORTE -1,81%, PARIGI -1,61%...
(LaPresse) - Chiusura negativa per le principali Borse europee. Il Ftse 100 di Londra cede lo 0,54% a 5.436,7 punti, il Dax di Francoforte l'1,81% a 5.859,43 punti e il Cac40 di Parigi l'1,61% a 3.166,06 punti. A Madrid, l'indice Ibex mostra un calo dell'1,24% a 8.864,3 punti.

3 - CRISI, MERKEL: VERTICE UE NON SARÀ RISOLUTIVO, MA PASSO IMPORTANTE...
(LaPresse/AP) - Il vertice dei leader europei del prossimo fine settimana non risolverà la crisi del debito nel vecchio continente, ma sarà un "passo importante" su una lunga strada. È quanto sostiene il cancelliere tedesco, Angela Merkel, le cui opinioni sono state diffuse dal portavoce, Steffen Seibert. I leader europei discuteranno sul pacchetto che aiuterà il settore bancario, affronterà le questioni riguardanti il fondo salva-Stati (Efsf) e una maggiore integrazione fiscale fra i Paesi dell'eurozona.

"Il cancelliere pensa che il sogno per cui questo pacchetto risolverà tutto e la crisi sarà finita lunedì sarà ancora disatteso - ha detto Seibert - questi sono sono passi importanti su una lunga strada, che andrà avanti per tutto il prossimo anno, quando dovranno essere fatti altri passi", ha aggiunto il portavoce del cancelliere, che non ha voluto rilasciare dettagli sulle discussioni in corso tra i Paesi europei. "Il dibattito - ha concluso Seibert - verrà portato avanti tra gli Stati membri e sarà reso pubblico nel fine settimana".

4 - UNICREDIT: AABAR, TITOLI IN BILANCIO A 1,85, COPERTURA CON DERIVATI...
Radiocor - Sono in bilancio a 1,85 euro - il doppio rispetto agli attuali prezzi di Borsa - i titoli Unicredit detenuti da Aabar, la finanziaria lussemburghese controllata dal fondo sovrano dell'Abu Dhabi che con il 4,99% e' il primo azionista estero di Piazza Cordusio. Nei conti 2010, approvati la scorsa settimana e consultati da Radiocor, la quota e' contabilizzata a 1,784 miliardi di euro, ma Aabar si e' premunita per contenere almeno parzialmente le perdite sul valore dei titoli ricorrendo a un'operazione molto complessa con derivati.

Come spiega il documento, la partecipazione, acquistata il 24 giugno 2010, e' 'in parte finanziata con anticipi legati a transazioni collar a 3 anni con Morgan Stanley e Deutsche Bank'. Dell'operazione riferisce anche il bilancio 2010 della capogruppo Ipic (International Petroleum Investment Company presieduta dallo sceicco Mansour Bin Zayed Al Nahyan), spiegando che la sua strutturazione permette 'di ottenere un elevato finanziamento di lungo termine non -recourse per finanziare l'acquisto delle azioni e proteggere il gruppo da movimenti sfavorevoli del valore delle azioni'.

In particolare su Unicredit le opzioni sottoscritte scadono tra il 3 aprile 2013 e il 12 giugno 2013. Anche se - aggiunge il bilancio di Ipic - 'il gruppo mantiene una significativa esposizione al prezzo dell'azione'.

5 - BPM: CONSOB IN CAMPO SU LISTE, CHIEDE VALUTAZIONE SU COLLEGAMENTI
Radiocor - Nuova mossa della Consob nella partita per il rinnovo dei vertici della Banca Popolare di Milano. Con una lettera datata 14 ottobre, consultata da Radiocor, la Commissione ha chiesto chiarimenti alla banca su possibili collegamenti tra le liste di candidati al consiglio di sorveglianza. In vista dell'assemblea, la Consob chiede infatti al cda e al collegio sindacale di Bpm 'le proprie considerazioni in ordine all'eventuale esistenza di collegamenti tra le liste presentate'.

Sotto i riflettori anche i posti riservati in cds agli esponenti dei fondi: la Consob chiede infatti la valutazione del cda sull'interpretazione della relativa clausola statutaria 'con particolare riferimento alla rilevanza o meno - ai fini dell'attribuzione della riserva di posti alle liste presentate da organismi di investimento collettivo - di eventuali collegamenti di tali liste con quella risultata prima per numero di voti'.

Sono due le liste presentate da fondi: una fa capo ad Assogestioni, l'altra alla InvestIndustrial di Andrea Bonomi. Le risposte dovranno arrivare entro domani, giorno in cui si riunisce il cda della Bpm. La missiva e' stata inviata a cda e collegio sindacale di Bpm e, per conoscenza, anche alla Banca d'Italia.

6 - BPM: BONOMI, CON PRESIDENZA CDG PRONTI A SALIRE AL 9,9%...
Radiocor - 'Noi ci siamo resi disponibili a partecipare fino ai limiti possibili di legge, che oggi sono al 9,9% della banca'. Cosi' Andrea Bonomi, numero uno di InvestIndustrial, ha ufficializzato gli obiettivi del proprio investimento nella Banca Popolare di Milano. Agli attuali corsi di Borsa per salire al 9,9% di Bpm e' necessario un investimento di circa 70 milioni, a cui andrebbero ad aggiungersi altri 80 milioni in sede di aumento di capitale.

Per procedere all'investimento, Bonomi ha chiesto come condizione di ottenere la presidenza del futuro Consiglio di gestione, in cui entrerebbe come consigliere anche Dante Razzano. Nel caso in cui questa condizione non fosse soddisfatta, InvestIndustrial potrebbe abbandonare la partita Bpm.

7 - BPM: BONOMI, NON C'E' NECESSITA' DI TRASFORMARE LA BANCA IN SPA...
Radiocor - 'Non mi sembra ci sia la necessita' di una trasformazione in spa. Bisogna prendere quello che c'e' di buono nella cooperativa, come l'indipendenza e la tranquillita' di lavoro'. Cosi' Andrea Bonomi, numero uno di InvestIndustrial, esclude che tra i propri progetti ci sia la trasformazione della Banca Popolare di Milano in societa' per azioni.

'Se qualcuno crede di investire in Bpm credendo che non sia una Popolare, non e' il modo giusto di farlo', ha aggiunto. Secondo Bonomi, Bpm deve rimanere quindi 'milanese, radicata sul territorio e popolare'. Secondo il manager, inoltre, l'istituto non ha bisogno nemmeno 'di fusioni, aggregazione o di formazioni strane di banche indipendenti'.

8 - CINA: PRONTI A INVESTIRE IN EUROPA QUANDO SARÀ RISOLTA CRISI DEBITO...
(LaPresse/AP) - La Cina sarà pronta a investire in Europa se il vecchio continente presenterà una chiara soluzione alla crisi del debito, riformerà il sistema di previdenza sociale e investirà soldi nella stessa Europa. Lo ha detto il presidente del consiglio dei supervisori della China Investment Corporation (Cic), Jin Liqun, aggiungendo che l'Europa "deve fare quello che c'è da fare e poi, credo, dovremmo intervenire noi".

Parlando durante una conferenza sui fondi sovrani a Parigi Jin ha avvertito che Pechino non dovrebbe essere considerata come una soluzione dei problemi dell'Europa e ha notato che le risorse del fondo diventano irrisorie se paragonate con quelle europee. La Cic ha circa 100 miliardi di dollari a disposizione da spendere all'estero.

9 - CRISI, STARK: MAGGIORE CONTROLLO UE SU BUDGET PER EVITARE RECESSIONE...
(LaPresse/AP) - Lo strumento per evitare un'altra crisi del debito nell'eurozona è il maggiore controllo dell'Unione europea sui budget degli Stati membri. È quanto sostiene Juergen Stark, capo economista uscente della Banca centrale europea, dichiarando a una commissione del Parlamento europeo che i Paesi dell'euro devono essere pronti a "rinunciare alla sovranità nazionale" per quanto riguarda deficit e debito.

Secondo Stark, l'Ue dovrebbe fare cambiamenti "vasti" ai suoi trattati di base, le cui attuazioni potrebbero richiedere anni. Stark ha poi sostenuto gli inviti del presidente uscente della Bce Jean-Claude Trichet per un eventuale ministero delle Finanze europeo che sovraintenda alle spese. L'economista ha quindi avvertito che aiutare le nazioni in difficoltà tramite gli 'eurobond' sostenuti dall'intera eurozona avrebbe solo il risultato di diminuire gli incentivi mirati a ridurre spese e deficit.

10 - BLACKBERRY: NON SOLDI MA APPS GRATIS, COSI' RIM RIMBORSA CLIENTI DA DISSERVIZI...
(Adnkronos) - Niente soldi, ma applicazioni a costo zero per tutti. Il produttore di Blackberry, Research in Motion, ha offerto 100 dollari di App gratis per compensare i disservizi subiti la scorsa settimana dai clienti a livello globale, dall'Asia al medio Oriente, all'Europa fino alle Americhe. La societa' da mercoledi' fino al 31 dicembre consentira' di scaricare applicazioni "premium" dal BlackBerry App World Store, inclusi giochi come il noto Texas Hold'em Poker. "Lavoreremo senza tregua per riguadagnarne la fiducia dei nostri clienti", ha detto Mike Lazaridis, co-amministratore delegato di Rim, sottolineando che la societa' "sta prendendo misure tempestive per evitare che casi simili si ripetano".

11 - FIAT, MARCHIONNE: ENTRO FINE 2011 NUOVO CAPO ALFA PER RITORNO IN USA...
(LaPresse) - L'amministratore delegato di Chrysler e Fiat, Sergio Marchionne, nominerà un capo di Alfa Romeo per il Nord America entro la fine dell'anno per puntare sugli Usa. Lo ha detto il manager italo-canadese in un'intervista ad Automotive News. Secondo Marchionne, sarà più facile ristabilire la credibilità di Alfa negli Stati Uniti piuttosto che in Europa. Il nuovo manager verrà dai ranghi di Fiat-Chrysler.

"Ci stiamo muovendo per puntare prima sul mercato americano e lavorare per il nostro ritorno in Europa - ha affermato Marchionne - abbiamo eseguito i test sulle opportunità del marchio Alfa negli Stati Uniti e, nonostante la nostra lunga assenza dal mercato, il nostro è ancora uno dei migliori brand del mondo e penso che abbiamo bisogno di tornare e riprenderci il mercato". Alfa Romeo ha lasciato gli Stati Uniti nel 1995.

12 - FIAT, AIRAUDO (FIOM): FABBRICA ITALIA È SOLO UN POST IT...
(LaPresse) - "Il piano Fabbrica Italia di Marchionne è solo un post it. Di tangibile ci sono solo gli accordi di Pomigliano e Mirafiori e nient'altro". Così il segretario nazionale della Fiom, Giorgio Airaudo, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione dello sciopero nazionale di otto ore del gruppo Fiat indetto il 21 ottobre. "Fiat - ha aggiunto - non vuole prendere impegni nemmeno a medio termine: sono passati due anni (Marchionne presentò il piano il 21 aprile 2010 ndr) e non sappiamo cosa farà nei prossimi due. Quello che è noto è solo che c'è un chiaro spostamento del baricentro dell'azienda nel Nord America".

13 - FIAT, COMIZIO FINALE CAMUSSO A MANIFESTAZIONE FIOM 21/10...
(LaPresse) - Sarà un discorso dal palco del segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, a concludere la manifestazione nazionale del gruppo Fiat della Fiom che si terrà a Roma il 21 ottobre. Lo ha annunciato il segretario generale delle tute blu del sindacato di corso d'Italia, Maurizio Landini, durante una conferenza stampa.

14 - VIASAT: VERSO 2 ACQUISIZIONI ENTRO 2012, NON DIMENTICA LA BORSA...
Radiocor - Viasat Group, leader nei prodotti e nei servizi di sicurezza e protezione satellitare in Italia, punta a due acquisizioni entro fine 2012 e non dimentica la Borsa, dopo il progetto di Ipo sfumato nell'estate 2007 a causa delle forti turbolenze sui mercati finanziari legati all'uragano subprime. In un'intervista a 'Radiocor' Marco Petrone, figlio del fondatore della societa', Domenico, e responsabile del progetto di internazionalizzazione di Viasat, precisa che le previste acquisizioni saranno realizzate in uno dei quattro maggiori mercati (Regno Unito, Germania, Francia e Spagna) e in un uno dell'Europa orientale (Polonia, Ungheria o Bulgaria).

 

 

Merkel e il gesto ripetutoANGELA MERKEL DOPO IL VOTO SUL FONDO SALVA STATI Wolfgang Schaublepiazza affari big ROBERTO NICASTRO Federico Ghizzoniaabar logo ENZO CHIESA E MASSIMO PONZELLINIhan 40 giuseppe vegasANDREA BONOMI logo BPMcina big Jurgen StarkDIPENDENZA DA BLACKBERRYSERGIO MARCHIONNE Maurizio Landini della Fiom e Susanna Camusso CGIL