MPS IN VIOLA – LA FONDAZIONE DEL MONTEPASCHI ACCOMPAGNA ALL’USCITA VIGNI E MUSSARI E ACCELERA SULLA NOMINA DEL NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATO. SI TRATTEREBBE DI FABRIZIO VIOLA (ARRIVA DA BPER), L'INVESTITURA IN PROGRAMMA IL 12 GENNAIO - IL NUOVO CEO DOVRÀ SISTEMARE LE PARTITA CON L'EBA, CHE HA CHIESTO A ROCCA SALIMBENI DI RAFFORZARE IL CAPITALE CON UN'INIEZIONE DI 3,3 MILIARDI DI EURO DI MEZZI FRESCHI. OPERAZIONE CHE SIENA NON SEMBREREBBE MOLTO PROPENSA A FARE…

Federico De Rosa per il Corriere della sera

Il Montepaschi accelera sulla nomina del nuovo amministratore delegato. La società di head hunting, Korn Ferry, che aveva ricevuto l'incarico dalla Fondazione Mps, ha chiuso la rosa e, secondo indiscrezioni, a Palazzo Sansedoni avrebbero già un'idea su chi scegliere. Si tratterebbe di Fabrizio Viola, attuale amministratore delegato di Bper, che potrebbe ricevere l'investitura al consiglio in programma il 12 gennaio. Il condizionale è d'obbligo visti gli interessi in gioco. Oltre a Viola sarebbero stati contattati il numero uno di Bnl-Bnp Paribas, Fabio Gallia, e l'amministratore delegato di Cariparma, Giampiero Maioli, ma fonti vicine alla partita fanno capire che la scelta sarebbe ormai fatta.

Il nuovo numero uno operativo di Mps non sarà tuttavia nominato subito amministratore delegato, figura che prevede una poltrona in consiglio che al momento non è disponibile. Diventerà direttore generale, prendendo il posto di Antonio Vigni, e poi ad aprile, in occasione del rinnovo dei vertici del Monte, arriverebbe l'investitura da amministratore delegato.

La decisione di accelerare la nomina sarebbe legata proprio alla prossima scadenza del board. La Fondazione, già orientata a un ricambio per i vertici di Rocca Salimbeni, avrebbe ritenuto poco razionale far fare un piano industriale per tre anni all'attuale direttore generale e poi affidarne la realizzazione a un altro. E ha quindi preferito accelerare il ricambio alla guida operativa. Ricambio che potrebbe riguardare anche la presidenza del Monte. L'attuale numero uno, Giuseppe Mussari, aveva infatti detto al momento della nomina che non si sarebbe ricandidato.

Con l'arrivo di un nuovo direttore generale-amministratore delegato a Siena, Vigni è destinato a uscire di scena dopo aver guidato Rocca Salimbeni per cinque anni e aver condotto in porto l'ultimo aumento di capitale da 2,7 miliardi di euro.

Viola, una carriera bancaria tutta nelle popolari, con un lungo passaggio alla Bpm di cui è stato direttore generale prima di trasferirsi alla Bper, con cui voleva fondere Piazza Meda, troverà a Siena diversi dossier da mettere in ordine.

Il nuovo ceo dovrà definire la nuova strategia della banca e sistemare le partita con l'Eba, che ha chiesto a Rocca Salimbeni di rafforzare il capitale con un'iniezione di 3,3 miliardi di euro di mezzi freschi. Operazione che Siena non sembrerebbe molto propensa a fare. È possibile che il primo impegno di Viola sarà quello di illustrare il 20 gennaio alla Banca d'Italia il piano di Mps per raggiungere un livello di Core Tier 1 del 9%.

Intanto la cifra richiesta dall'Eba si è già lievemente ridotta. Ieri il Monte ha fatto sapere di aver ricevuto la richiesta da parte della Fondazione di conversione in azioni dei titoli obbligazionari «fresh» per un ammontare di 289.799.998,24 euro. Sono state quindi emesse, al prezzo di conversione di 2,12 euro, 136.698.112 azioni ordinarie Mps pari a circa l'1,26% del capitale ante conversione. E così il capitale sociale della banca è salito a 6,73 miliardi da 6,65 precedenti.

 

 

SEDE CENTRALE MONTE DEI PASCHI DI SIENAANTONIO VIGNI Gabriello ManciniMUSSARI VIGNI Vigni - Mussari