DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL…
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Dopo aver rottamato Paolo Scaroni e Fulvio Conti convocati in Commissione Industria del Senato poco prima del valzer delle nomine, Massimo Mucchetti ha acceso un faro sulla Seat Pagine Gialle chiamando in audizione Giulio De Vivo da anni dominus incontrastato della società.
De Vivo si dovrà presentare il prossimo 18 giugno e dovrà spiegare perché i Fondi, da anni hanno contribuito a dilapidare il valore della società gioiello della raccolta pubblicitaria in Italia.
A De Vivo verrà chiesto quali sono i suoi rapporti con Avenue Capital, ma certamente qualche senatore di 5Stelle gli chiederà i motivi della sua clamorosa rottura con Abramo Bazoli e soprattutto con il suo amico finanziere franco-palazzo Romain Zalesky ai tempi della Mittel, che rimane uno dei più oscuri misteri della finanza milanese.
Intanto Percassi, patron dell’Atalanta ed uno degli uomini più liquidi d’Italia ha alzato la posta ed assieme allo stampatore Vittorio Farina ha messo sul tavolo oltre 60 milioni di euro in contanti, 14 milioni in più dei 46 annunciati nella prima manifestazione di interesse fatta pervenire a Seat Pagine Gialle da D.Holding.
2. DMAIL RILANCIA SU SEAT
Il Sole 24 Ore - A.F.D.
GIOVANNI BAZOLI SI RIPOSA FOTO LAPRESSE
Altri 14 milioni di euro in contanti e un miglioramento sul fronte concambi. Questo in sintesi è quanto hanno messo in più sul piatto Vittorio farina e Antonio Percassi per rilevare l’ex monopolista delle Pagine Gialle.
Con la recente modifica alla manifestazione di interesse fatta pervenire un mese fa da Dholding (gruppo che fa capo ai due imprenditori soci al 50%) la somma originaria di 46 milioni in contanti passa così a 60 milioni di euro.
ZALESKY E GERONZI - copyright Pizzi
La precedente proposta prevedeva poi il 40% di D mail (gruppo che dopo la recente ristrutturazione sarà controllato da Percassi e Farina) finisse ai futuri azionisti di Pagine Gialle (i creditori e gli obbligazionisti che con il riassetto subiranno una conversione del debito in azioni).
Ora l’offerta prevede la cessione del 55% delle azioni Dmail. Complessivamente si tratta di un miglioramento di circa il 30% dell’offerta complessiva.
L’obiettivo industriale della proposta è quello di integrare la capillare rete di 1300 commerciali di Seat nell’ambito delle attività del gruppo Dmail, che opera nel settore delle vendite on line e pubblica 42 quotidiani locali. Dal punto di vista finanziario la proposta dovrà modificare i termini del concordato preventivo in continuità a cui l’ex monopolista delle Pagine Gialle, oberata dai debiti, ha fatto ricorso.
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