IL RIALZO DI STAMATTINA È GIÀ FINITO, MILANO PERDE L’1,7%, MALE LE BORSE EUROPEE - LO SPREAD RIPARTE E TORNA SOPRA I 400 - UE: 16 BANCHE EUROPEE DA RICAPITALIZZARE, TRA CUI BANCO POPOLARE (TITOLO GIÙ) - MEDIASET SOSPESA PER RIBASSO (3,66%), POI RIAMMESSA - SAIPEM, ACCORDO CON OCK SU OIL&GAS, MA SOFFRE IN BORSA - AI DUE ESTREMI DELLA CRISI: BOOM DI MCDONALD’S E DEI DIAMANTI…

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1 - BORSA MILANO PASSA IN NEGATIVO CON EUROPA, GIÙ CICLICI...
Reuters
- Piazza Affari ripiega dopo il tentativo di rimbalzo della mattinata, in un mercato dove restano tutti i timori e le incertezze legate alla crisi dell'area euro.

La borse europee avevano beneficiato in apertura dalle rassicurazioni arrivate dal G20, che ha promesso interventi per calmare le turbolenze sui mercati.

I trader parlano di semplice movimento tecnico, sulla scia delle altre piazze europee, esaurito nella mattinata. Alle 13, così il mercato italiano:
FTSE MIB -1,69%
All Share -1,22%

Tendenzialmente positivi i bancari. UNICREDIT sale di oltre l'1%, INTESA SANPAOLO 0,9%. Rialzo di oltre il 2% per POP MILANO. Prosegue il balzo di ieri su attese per cambiamenti nella governance.

Vendite su BANCO POPOLARE (-3,6%) dopo che, secondo indiscrezioni di stampa, l'Ue ha detto che la banca, insieme ad altre in Europa, ha bisogno di varare al più presto un aumento di capitale. Sempre sulla stampa, fonti hanno smentito l'intenzione di varare una ricapitalizzazione.

L'automotive e gli altri ciclici tornano a perdere terreno in modo deciso sui timori per la crisi economica. FIAT cala dell'1,8%, FIAT INDUSTRIAL del 2,4%.

FINMECCANICA segna un rialzo dell'1,2% dopo dopo l'operazione tra United Technologies e Goodrich nel settore aerospaziale civile, realizzata a multipli decisamente superiori a quelli di mercato, e sulle speranze per nuovi contratti di Eurofighter, alimentate dal ministro della Difesa giapponese Yasuo Ichikawa.

Mediaset riammessa agli scambi: sul Ftse Mib cede il 3,66% a quota 2,104

2 - (AG) BORSE EUROPEE: AUMENTANO PERDITE, FALLISCE RIMBALZO...
(AGI)
- Le Borse europee aumentano le loro perdite e fallisce il rimbalzo tentato dopo le rassicurazioni dell'Europa al G20. Londra cede l'1,39%, Milano l'1,11%, Francoforte il 2,17%% e Parigi il 2,09%. Atene cede il 4,59%. Pesano il timore di un default della Grecia e le voci sulla ricapitalizzazione di 16 banche europee.

3 - TITOLI DI STATO: SPREAD BTP/BUND RISALE SOPRA 400 PUNTI...
(AGI)
- Lo spread tra i Btp decennali e i Bund equivalenti risale sopra i 400 punti a quota 401. Il differenziale era sceso sotto i 390 punti, dopo essere salito ieri al livello record di 411 punti, ma ora ha rialzato la testa. Il differenziale di rendimento tra i bonos spagnoli e i titoli di Stato tedeschi e' invece a 356 punti.

4 - BANCHE: COMMISSIONE UE, CONOSCIAMO QUELLE CHE VANNO RICAPITALIZZATE...
(ASCA)
- La Commissione Ue interviene sul sulla questione delle banche europee che devono aumentare il loro capitale. Ieri, il Direttore del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde aveva detto che alcuni istituti necessitano di un rafforzamento patrimoniale. In tarda serata, la portavoce del Commissario Ue al mercato interno, Michel Barnier, aveva parlato di 16 gruppi bancari da ricapitalizzare.

Oggi il portavoce della Commissione ha chiarito che ''se fosse necessario verranno predisposti gli strumenti per la ricapitalizzazione'', spiegando che Bruxelles ''conosce quali banche hanno bisogno di capitali, ma non ci sara' nessuna accelerazione dei tempi previsti dalle stesse banche'' e raccomandati dall'Eba dopo gli stress test dello scorso luglio. Rispetto invece alla crisi di liqudita' che tocca diverse banche con difficolta' di provvista, ''questo e' un problema che deve affrontare la Bce'' ha concluso il portavoce.

5 - BANCO POPOLARE IN ROSSO A PIAZZA AFFARI, SI FA SENTIRE ARTICOLO FT SU RICAPITALIZZAZIONI...
finanza.com
- Il tema delle ricapitalizzazioni bancarie resta di fortissima attualità nello scenario europeo. A rilanciarlo ci ha pensato questa mattina il Financial Times. Secondo l'autorevole quotidiano della City l'Unione Europea avrebbe chiesto di rafforzare il capitale alle 16 banche che avevano superato l'ultima tornata degli stress test rimanendo con un Core Tier 1 tra il 5% e il 6%.

Il FT scrive che delle 16 banche "a rischio aumento" sette sono spagnole, due tedesche, due greche, due portoghesi, una cipriota e una slovena. Tra queste rientra anche il Banco Popolare , che aveva superato gli stress test riportando un Core Tier del 5,7%. L'istituto scaligero ha già portato a termine un impegnativo aumento di capitale da 2 miliardi di euro nel primo semestre dell'anno e il consigliere delegato del gruppo, Pier Francesco Saviotti, ha più volte ribadito negli ultimi mesi di escludere categoricamente una nuova ricapitalizzazione.

Attualmente il Banco mostra un Core Tier 1 al 6,5%. L'articolo del Financial Times si fa però sentire a Piazza Affari, dove il titolo del Banco Popolare viaggia in netta controtendenza rispetto al comparto bancario cedendo l'1,40% a 1,135 euro. Equita non crede che l'istituto scaligero abbia necessità di procedere ad un nuovo aumento di capitale nel breve termine e "la soluzione potrebbe essere la revisione dei termini di conversione del soft mandatory". Infine, secondo gli analisti, il tema principale del Banco Popolare in questo momento "è la liquidità più che il capitale e da questo punto di vista la banca è in una posizione solida avendo realizzato già oltre il 50% del funding plan 2012".

6 - SAIPEM E OCK FIRMANO UN ACCORDO DI SVILUPPO DI PROGETTI OIL&GAS
trend online
- Saipem e la società russa United Shipbuilding Corporation (OCK) hanno firmato un accordo di cooperazione esclusiva relativo allo sviluppo di progetti oil & gas nella Federazione Russa e in altri Paesi.

L'accordo di cooperazione fissa gli obiettivi, i criteri e la tempistica per la costituzione di una joint venture paritetica tra le due Società, il cui scopo include le attività di project management, ingegneria, approvvigionamento e costruzione relative a progetti oil & gas.

OCK è tra le principali società cantieristiche russe e possiede i più grandi cantieri navali della Federazione. La firma dell'accordo di cooperazione consentirà di trasferire alla nuova società le capacità complementari di entrambi i partner, che saranno necessarie a massimizzare il local content, attraverso la formazione del personale e l'integrazione in Russia delle competenze EPC.

7 - SAIPEM: TITOLO SUSPESO SUL FTSE MIB, TEORICO -4,14%
Finanza.com
- Saipem: Titolo Suspeso Sul Ftse Mib, Teorico -4,14%

8 - CRISI: BANCA DI SPAGNA, RICAPITALIZZAZIONE QUASI FATTA
(AGI)
- La Banca di Spagna sostiene che il processo di ricapitalizzazione del sistema bancario iberico e' quasi completato. Secondo il portavoce dell'istituto tutte le banche spagnole stanno raggiungendo un Core Tier 1 tra l'8% e il 10%. La legge spagnola prevede che tutte le banche quotate e quelle con un 20% del capitale in mano a creditori privati devono avere Core Tier 1 dell'8%, o del 10% nel caso in cui non riescano a quotarsi in borsa, oppure non ottengano investimenti privati.

9 - MCDONALD'S: +15% PER IL DIVIDENDO TRIMESTRALE
finanza.com
- McDonald's Corporation ha annunciato che il board della società ha approvato un incremento del dividendo trimestrale del 15% a 70 centesimi per azione. Il provento sarà messo in pagamento il 15 dicembre. Dopo esser sceso dell'1,75% nella seduta di ieri, il titolo MCD nell'afterhours ha registrato un rialzo dello 0,65%.

10 - ORO: NON È PIÙ L'ASSET RIFUGIO PER ECCELLENZA...
Luigi De Luca per "Trend Online"
- In tempi in cui i mercati sono estremamente volatili, molti volgono uno sguardo ai beni rifugio, soprattutto all'oro. Tuttavia, anche per le materie prime, la possibilità di bolle speculative non è poi così remota, come non è del tutto remota la possibilità di assistere a crolli vertiginosi dei prezzi (è il caso del petrolio). Proprio qualche tempo fa, Nouriel Roubini ha lanciato l'allarme su una possibile bolla dell'oro. Secondo gli analisti di Goldman Sasch e JP Morgan, entro fine anno, il metallo giallo sfonderà i 2000 dollari l'oncia.

Se il lingotto non è poi così sicuro, su cosa investire? I diamanti. Vengono considerati "bene difensivo", tant'è che nel 2008 la domanda è cresciuta del 15%. Non rappresentano l'idea migliore per speculare dato che le quotazioni di queste pietre crescono in media del 1-1,5% a trimestre ma, quanto meno, garantiscono una crescita di valore graduale e costante dovuta, anche e soprattutto, ad un calo progressivo della produzione.

Gli anni '80 hanno rappresentato l'unico periodo, dal dopoguerra, in cui il prezzo di queste gemme ha registrato una flessione (così come quella di tutte le altre materie prime). Dal '92 ad oggi, la quotazione dei diamanti è cresciuta del 147% circa, mentre l'oro, considerato bene rifugio per eccellenza, è arrivato solo al 53%. Con riguardo ai primi otto mesi di quest'anno, invece, si è registrato un vero e proprio testa a testa tra il lingotto e i diamanti: stando al Diamond Index, il valore dei diamanti lavorati è passato dai 131 dollari al carato di gennaio ai 165 dollari di fine agosto (25,8%), mentre l'oro, nello stesso periodo, ha registrato un incremento del 25,9%.

E' la londinese Diamond Trading Company (distributore della De Beers) ad occuparsi di regolare il settore: essa ha il controllo di oltre il 55% dell'intera produzione mondiale e, per garantire la stabilità dei prezzi, aumenta e diminuisce l'estrazione nelle miniere che essa stessa controlla. Per impegnare il proprio capitale in brillanti si possono acquistare ETF che replicano il prezzo delle materie prime oppure investire direttamente in società che li trattano. I principali istituti di credito, inoltre, offrono servizi a riguardo. L'acquisto minimo richiesto è pari al prezzo di mezzo carato.

Dopo l'ordine, le pietre da investimento passano prima attraverso un circuito di intermediari del settore, i quali le negoziano presso il mercato di Anversa, e giungono poi all'istituto di credito, il quale le custodirà per il cliente. Tra l'ordine, che una volta firmato congela la quotazione del bene, e il recapito delle pietre trascorre, in genere, circa un mese.

Per quel che concerne l' acquisto, i costi sono praticamente nulli; sulla vendita, invece, viene applicata una commissione di intermediazione che decresce con il passare del tempo: tra il 10 e il 20% del prezzo per una vendita delle gemme entro 5 anni, il 10% dopo dieci anni. I fattori principali che influiscono sul prezzo sono quattro: colore, purezza, taglio e peso. Tutte queste caratteristiche sono incluse nel certificato gemmologico (una sorta di "carta d'identità" della pietra), fondamentale per una valutazione accurata, il quale indica anche caratura, composizione chimica e provenienza geografica.

Il capitale investito in diamanti non è tassabile ed è assolutamente anonimo. Data la natura dell'investimento, gli esperti consigliano di non destinare all'acquisto dei diamanti più del 10, 15% del proprio portafoglio e di preferire pietre dal valore non superiore ai 10 carati in modo da poterli disinvestire con più facilità all'evenienza.

 

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