OMBRE CINESI – IL FONDO SOVRANO DI PECHINO CIC VUOLE COMPRARE DAL TESORO IL 10% DELLE POSTE – GOVERNO TENTATO DAL “SÌ” (SERVE PER LA QUOTAZIONE), MA IL 10% È GIUDICATO ECCESSIVO – TRATTATIVE IN CORSO

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

DAGONEWS

 

CHINA INVESTMENT CORPORATIONCHINA INVESTMENT CORPORATION

Le prime indiscrezioni sono uscite nei giorni scorsi sulla stampa economica: un fondo sovrano cinese si sarebbe fatto avanti per rilevare una quota tra il 2 e il 5% di Poste Italiane, proprio alla vigilia della parziale privatizzazione del mese prossimo.

 

Secondo quanto risulta a Dagospia, a farsi sotto sarebbe stato la Cic, ovvero il braccio finanziario del governo di Pechino che cura gli investimenti in valuta estera, ma con un’offerta ben più corposa: comprare il 10% direttamente dal Tesoro (che possiede il 100%).

jiwei China Investment Corporationjiwei China Investment Corporation

 

Vendere un pacchetto del 10% in un colpo solo è una tentazione che ha sfiorato Renzi e Padoan, anche perché l’operazione avrebbe il pregio di tirare su il valore di tutto il gruppo guidato da Francesco Caio proprio alla vigilia della quotazione. Ma il 10% è giudicato un tantino eccessivo e il governo teme di essere accusato di vendere i gioielli di famiglia alla Cina. Così si parla di “non più del 5%”, anche se le trattative con gli emissari della Cic vanno avanti.

poste italianeposte italiane

 

In Via XX Settembre comunque non dormono sonni tranquilli sulla quotazione di Poste, gruppo che le banche d’affari valutano in un range che va dai 9 agli 11 miliardi. Il problema è la sfortunata coincidenza con la privatizzazione di Japan Post Holdings, valutata dieci volte Poste Italiane. Si tratta di un colosso, ma anche di un vero gioiello finanziario e il timore è che gli investitori istituzionali internazionali snobbino l’Ipo italiana per quella di Tokyo. 

RENZI PADOAN RENZI PADOAN francesco caiofrancesco caio