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VIDEO “IN SEARCH OF THE ULTRASEX”
Jen Yamato per “Daily Beast”
L’anno è il 1977. Un avviso urgente da casa raggiunge la nave spaziale che sta pattugliando il cosmo: sulla Terra c’è una terribile epidemia. Tutti, nessuno escluso, hanno un’inspiegabile e insaziabile voglia di scopare e il futuro dell’umanità è in pericolo.
Realizzato con un collage di porno vintage, dagli anni ‘70 a ’90, presi dall’archivio della francese “Canal+”, il folle thriller fantascientifico da censura si chiama “In Search of The Ultra-Sex” e mischia robot, battaglie stellari, sesso sui pattini, vagine laser, guerriere alla
“Power Rangers” che sparano latte dalle tette.
Prendendo spunto dal film di Woody Allen “Che fai, rubi?”, del 1966, i registi Nicolas Charlet e Bruno Lavaine rendono questa divertente e bizzarra mostruosità qualcosa di più sublime rispetto alle sue dimenticate parti Eurotrash. I due hanno spulciato oltre 2500 titoli di film per adulti prima di scrivere, dirigere e doppiare i dialoghi. Il risultato è una saga spaziale di un’ora, più coerente di quanto si possa pensare.
Il genio sta proprio nel modo di concepirlo come un pasticcio del meglio e del peggio dell’epoca d’oro del porno, nel ripescare, tagliare e montare scene del passato per creare la storia di astronauti che hanno il compito di risolvere la crisi coitale dell’umanità: le donne della palestra si tolgono i pantaloni per leccarsi a vicenda, le coppie nei negozi di mobili improvvisamente cominciano a trombare, una hostess versa il caffè addosso al pilota e poi gli fa un pompino, la Regina Elisabetta è così eccitata che si propone a un meccanico.
Qualcuno ha rubato la matrice “Ultra-Sex” che tiene sotto controllo la libido degli uomini e anche gli oggetti iniziano ad attaccare le persone e i pupazzi fanno orge sugli scaffali in una risposta erotica a “Toy Story”. In alcune scene qualcuno particolarmente attento riconoscerà “Samurai Cop” del 1991 e l’attore Matt Hannon nei panni dell’eroe Kevin Blowdry, ma il top è il sosia di Johnny Depp in “Edward mani di forbice”, con falli al posto delle dita, che tenta di tirar su la pasta. La scena da sola vale il film.
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