
DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI…
Giulio Cardone - Enrico Currò per Repubblica
Il Milan non ha fatto in tempo a rallegrarsi dell'arrivo di Pazzini, subito in gol in partitella, che il numero dei potenziali centravanti in rosa, raddoppiato attraverso il mercato proprio con l'ingaggio dell'ex interista, si è subito dimezzato per il più classico dei guai a Milanello: l'infortunio di Pato.
Il brasiliano, che aveva appena giocato le Olimpiadi sia pure da punta di riserva e sembrava finalmente guarito, si è stirato l'adduttore sinistro. L'ennesimo capitolo della saga degli incidenti del Papero, quasi tutti muscolari, mette ora sempre più in discussione la sua stessa giovane carriera.
La statistica assume un rilievo inquietante: Pato, che il 2 settembre compirà 23 anni, ha già più cicatrici di un veterano. Nelle ultime 4 stagioni, con quello di ieri, gli infortuni sono diventati 16 e negli ultimi 2 anni e mezzo il fragilissimo velocista ha saltato addirittura 58 partite ufficiali, per un totale di 405 giorni di assenza. Stavolta si oscilla tra i 20 giorni e il mese, con la quarta giornata di campionato - Udinese-Milan del 23 settembre - come possibile data di rientro.
Di fronte al dramma sportivo di Pato, si trasforma quasi in un presagio l'accordo raggiunto
tra Galliani e Preziosi per il prestito di un altro attaccante brasiliano (di passaporto italiano), il venticinquenne Zé Eduardo detto Zé Love, che dopo avere vinto nel 2011 la Libertadores col Santos non ha lasciato tracce memorabili di sé nel Genoa dello scorso campionato (9 presenze, nessun gol).
Ma Allegri, prima di dare il nulla osta all'operazione (diritto di riscatto a 4 milioni), lo vuole vedere all'opera sul campo, dove deve verificare anche chi è arruolabile per il debutto di campionato di domenica a San Siro con la Samp: Ambrosini è in dubbio, il tridente provato è Boateng-Pazzini-Robinho.
De Canio, intanto, spera di potere sostituire Zé Eduardo con l'arrivo di Vargas dal Napoli. Galliani spera a sua volta di fare breccia nel muro del Real Madrid per Kakà e a centrocampo tiene d'occhio le occasioni: Palombo, Rigoni e più difficilmente Tissone.
L'Inter conta di chiudere entro 48 ore per Alvaro Pereira: il Porto, che non lo ha convocato per la sua prossima partita, si potrebbe accontentare di 10 milioni più 3 di bonus (la clausola prevede un minimo di 25 partite giocate). Il Tottenham è sempre più su Stekelenburg e la Roma punta così su Goicoechea, portiere uruguaiano prelevato dal Danubio, come alternativa a Lobont.
La Juve confida nel pressing di Llorente sull'Athletic Bilbao, il Napoli pensa a Migliaccio per il dopo Gargano, la Fiorentina non molla su Berbatov e deve resistere alle offerte del City per Jovetic e Nastasic: sul secondo, però, potrebbe cedere per 15 milioni. Mutu, infine, ha annunciato il passaggio dal Cesena all'Ajaccio. «Lunedì sarò in Corsica!», ha twittato con tono vagamente vacanziero.
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