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“NON VOLEVAMO ACQUISTARE UN ALTRO BRAND, VOLEVAMO VERSACE PER LA SUA STORIA, PER LA SUA IDENTITÀ” – PATRIZIO BERTELLI, CHE INSIEME ALLA MOGLIE MIUCCIA PRADA HA CREATO UNO DEI GRUPPI PIÙ INVIDIATI AL MONDO, RACCONTA COSA C’È DIETRO L’ACQUISIZIONE DI “BRAND DELLA MEDUSA”: “NON VOLEVAMO CRESCERE PER CRESCERE. QUELLO CHE CI INTERESSAVA ERA LA STORIA, QUELLO CHE HA SIGNIFICATO E SIGNIFICA VERSACE PER IL MONDO DELLA MODA. NON VOGLIAMO RISULTATI DOMANI MATTINA, SAREMO PAZIENTI E…”

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Estratto dell’articolo di Daniele Manca per il “Corriere della Sera”

luna rossa patrizio bertelli

[…] Prada nemmeno 24 ore fa ha annunciato di aver acquistato Versace per 1,25 miliardi e Patrizio Bertelli che assieme a sua moglie Miuccia Prada ha creato uno dei gruppi più invidiati al mondo, non sembra scosso punto da quanto accade là fuori. Tempo di dazi, di ideologie, di Donald Trump che sembra aver rovesciato il tavolo delle regole che hanno guidato i commerci mondiali da oltre 40 anni a questa parte. Ma crisi o non crisi, dazi o non dazi, questo è il tempo di investire.

 

[…] «Non volevamo acquistare un altro brand, volevamo Versace, per la sua storia, per la sua identità. Perché Donatella è ambassador ed è contenta di quello che stiamo facendo».

 

[…] il gruppo Prada resiste mentre altri soffrono. E ora fate anche un altro balzo...

il post di donatella versace dopo l acquisizione di prada

«Vede, fin dagli anni Ottanta, assieme a Miuccia, abbiamo sempre voluto controllare i processi. Abbiamo linee che producono calzature uomo-donna, pelletteria uomo-donna. Quando ha chiuso Inghirami, che aveva uno splendido laboratorio di camicie, lo abbiamo acquisito e inserito nel gruppo facendolo rivivere. Se vediamo che c’è un buon pantalonificio e c’è la possibilità, lo inseriamo nella nostra filiera».

 

Vale lo stesso per Fondazione Prada e Luna Rossa?

«Sì, per questo non sponsorizziamo ma sin dall’inizio partecipiamo alla creazione di qualcosa che poi diventerà autonomo ma pienamente integrato nel gruppo, capace di trasferirci tutto quello che si apprende […]

Patrizio Bertelli e Miuccia Prada

 

quando le parlo di maestranze, di maestria nel saper usare le mani, c’è qualcosa di più profondo. Significa conoscere il prodotto. Significa fidarsi del giudizio di un capo reparto sulla bellezza o meno di una scarpa, di una giacca. Tanto più che chi oggi è in fabbrica è una persona che gira il mondo, viaggia. Ti devi costruire chi lavora con te. Un lavoratore oggi, nel 2025, è molto diverso da quello di 20 anni fa».

 

Ma in un modello fortemente integrato come si inserisce un brand così rilevante come Versace?

versace style

«Versace sarà autonoma».

 

Ma userà le vostre fabbriche?

«Intanto è un po’ presto per parlarne. Il closing dell’operazione sarà tra 3 o 4 mesi. Lo farà se lo riterrà utile. Non si tratta di usare formulette e applicarle. Quanto di guardare e capire. E noi ora la guarderemo, vedremo».

 

Ma perché Versace?

«Quello che ci interessava era la storia, quello che ha significato e significa Versace per il mondo della moda».

Sì, ma Versace non è in salute splendida.

«Ci vuole pazienza. Gianni Versace è morto nel 1997. Per fortuna Donatella è rimasta come Ambassador. Noi non vogliamo risultati domani mattina. Non abbiamo acquistato Versace perché era in vendita, ma sarebbe andata bene lo stesso se invece di Versace avessimo acquistato un altro marchio. Non volevamo crescere per crescere».

 

patrizio bertelli e miuccia prada

Quindi niente, come dicono i tecnici, sinergie o pericoli di sovrapposizioni?

«Siamo un gruppo che ha delle verticalità. Prada, Miu Miu e, quando sarà, Versace agiranno in modo autonomo».

 

Mi par di capire niente polo italiano...

«Quando si parla di polo si pensa a quelli francesi. Ma anche qui la storia conta. Negli anni Novanta i francesi avevano perso terreno. Negli anni Duemila hanno imboccato la strada dei poli che è servita loro per tornare in campo».

Allora conta la dimensione...

donatella versace 3

«A certi livelli sì. In campo immobiliare, nel campo della comunicazione avere dimensioni importanti facilita alcune trattative o il cogliere opportunità».

 

Ma perché dovreste riuscire voi dove gli americani non sono riusciti con Versace?

«Si tratta di approcci diversi. Non sottovaluti la storia dei Paesi, delle aziende. Noi abbiamo pazienza e sguardo al medio lungo termine».

 

[…]

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