PIAZZA AFFARI CHIUDE IN LEGGERO RIALZO (+0,06%) - MA NEL 2013 LA PERFORMANCE E’ POSITIVA PER IL 17% - LA MEDIASET DI BERLUSCONI OGGI CALA (-2,77%) MA VOLA DI OLTRE IL 120% NEI 12 MESI - BENE MPS NONOSTANTE L’ASSEMBLEA (+1,39%)

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Carlotta Scozzari per Dagospia

Ultima seduta del 2013 senza fuochi di artificio ma ancora in rialzo per Piazza Affari, che termina la seduta di lunedì 30 dicembre con un leggerissimo progresso dello 0,06%, a quota 18.967,71 punti, appena sotto la barriera dei 19mila punti (pure violata al rialzo nel corso della giornata). Ciò significa che nel 2013 il Ftse Mib è salito di quasi il 17%, in linea con gli altri listini europei. Come messo nero su bianco oggi nel rapporto di fine anno di Borsa Italiana, la capitalizzazione complessiva delle società quotate a Piazza Affari, nel 2013, si attesta a 438,2 miliardi di euro, in aumento del 19,9% sul 2012, e pari al 28,1% del Pil.

Nell'ultima seduta dell'anno, all'interno del paniere principale di Piazza Affari, scivolone di Mediaset (-2,77%) e Fondiaria-Sai (-4,24 per cento). Sulle azioni della compagnia assicurativa hanno pesato le prese di profitto dopo che venerdì scorso il titolo era balzato di oltre il 6 per cento. Mentre gli azionisti del Biscione, e quindi in primis la famiglia di Silvio Berlusconi, a dispetto della magra performance giornaliera, si possono consolare con un progresso di oltre il 120% realizzato da Mediaset nel corso del 2013.

In lieve calo oggi le due big bancarie Intesa Sanpaolo e Unicredit, che hanno ceduto rispettivamente lo 0,22% e lo 0,37%, ma che negli ultimi 12 mesi hanno visto le proprie quotazioni crescere del 38% e del 45 per cento. Al contrario, ultima seduta dell'anno in crescendo per Mps che, a dispetto delle attese dopo l'esito dell'assemblea dei soci di sabato, ha guadagnato l'1,39% (ma nel 2013 ha ceduto oltre il 20 per cento). L'assise, e in particolare la Fondazione Mps presieduta da Antonella Mansi, ha bocciato la proposta di aumento di capitale da 3 miliardi che il management della banca avrebbe voluto chiudere a gennaio. L'operazione slitta così a dopo maggio.

Bene anche oggi le società del settore della moda, con Yoox su di oltre il 2% e Tod's in crescita dell'1,17 per cento. Fuori dal Ftse Mib, la Moncler guidata da Remo Ruffini ha guadagnato oltre il 7%, proseguendo così nella fase rialzista avviata con la quotazione in Borsa di metà dicembre.

All'interno del paniere principale, bene Fiat, che ha preso l'1,89% mentre il mercato continua a scommettere sull'esito positivo (per la società guidata da Sergio Marchionne) della trattativa in corso con il sindacato Veba sulla quota di minoranza di Chrysler.

 

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