
KITSCH BUSSA ALLA NOSTRA PORTA? – LA MOTOSEGA DI MUSK, I SALUTI ROMANI DI BANNON, IL BALLO DI TRUMP…
Francesco Spini per “la Stampa”
Marco Tronchetti Provera Afef Jnifen Matteo Renzi Naomi Campbell foto vogue
La firma dell’accordo vincolante è arrivata nel tardo pomeriggio, dopo che il cda di Camfin ha dato l’ultimo dei via libera. Per la Pirelli inizia una nuova era, a maggioranza cinese, quella del colosso statale China National Chemical Corporation (ChemChina). Il numero uno del gruppo di pneumatici, Marco Tronchetti Provera, è certo. L’operazione siglata con una controllata di ChemChina - la China National Tire & Rubber Co (Cnrc) - «rappresenta una grande opportunità per Pirelli. L’approccio al business e la visione strategica di Cnrc garantiscono lo sviluppo e la stabilità di Pirelli». Stessi toni da Jianxin Ren, presidente di ChemChina, lieto di «diventare partner di Marco Tronchetti Provera e del suo team per continuare a costruire insieme un gruppo di portata mondiale e un leader del mercato nell’industria globale dello pneumatico».
Doppia la sfida industriale: rafforzare i piani di Pirelli (puntando in particolar modo sull’alto di gamma) e raddoppio dei volumi (da 6 a 12 milioni di gomme) sul segmento «industrial» (pneumatici per veicoli industriali) che sarà integrato con Aeolus, del medesimo gruppo cinese.
Doppio passaggio
Lo schema dell’operazione è assai complesso e in ogni caso prevede che i soci italiani e russi insieme abbiano meno del 50%. Una nuova società italiana (Bidco) che sarà controllata dai cinesi attraverso due società (Newco, dove confluiranno in minoranza anche i soci di Camfin più i russi di Rosneft che si staccheranno dalla holding, e Holdco) comprerà prima il 26,2% di Pirelli dall’attuale holding che reinvestirà parte dei proventi: 1,15 miliardi su 1,9 ricevuti. Poi Bidco lancerà un’Opa obbligatoria sul resto del capitale, e una volontaria sulle azioni di risparmio condizionata al raggiungimento di almeno il 30% del capitale, sempre a 15 euro.
Scopo dell’Opa è togliere, dopo un secolo, Pirelli dalla Borsa. A seconda delle adesioni all’Opa, i cinesi potranno avere un controllo che andrà dal 51 al 65%. Un’operazione da 7,4 miliardi che si conta di chiudere entro l’estate.
La nuova governance
Nel patto parasociale che sarà sottoscritto tra ChemChina, Cnrc, Camfin, Coinv e Lti (ovvero i russi di Rosneft) Marco Tronchetti Provera - che oggi è presidente e ad del gruppo della Bicocca - resterà ceo e vicepresidente esecutivo. La cinese Cnrc, invece, «nominerà il presidente di Pirelli, con i poteri di legale rappresentante della società». Nel caso in cui la società sarà tolta da Piazza Affari, Bidco, Newco, Holdco e Pirelli avranno 8 consiglieri di nomina cinese e 8 di nomina di Camfin e dei russi. Se resterà quotata 8 saranno nominati da Cnrc (tra questi il presidente, oltre al ceo Tronchetti), 4 da Camfin e dai russi e 3 di minoranza.
Il ritorno in Borsa
L’Opa è finalizzata al delisting della Bicocca. Se però nel giro di quattro anni non vi facesse ritorno (la decisione è demandata a Tronchetti) con la sola parte relativa alle gomme per auto e moto, è prevista un’opzione «put», ovvero di vendita, a favore dei soci di Camfin e di Rosneft «esercitabile a un prezzo uguale al reinvestimento di Camfin» meno «i dividendi e le distribuzioni». Allo stesso modo c'è un'opzione «call», di acquisto da parte dei cinesi.
MARCO E AFEF TRONCHETTI PROVERA SERATA CALENDARIO PIRELLI
La difesa dell’italianità
Nell’accordo viene difesa la specificità della tecnologia italiane non solo. Così, si legge nel comunicato, «il Centro ricerca e sviluppo e l’headquarters (la sede, ndr) di Pirelli continueranno a essere situati in Italia». Per autorizzare lo spostamento della sede come «il trasferimento a terzi della proprietà intellettuale di Pirelli» serviranno maggioranze rafforzate, pari al 90%. Lunghissimo l’elenco degli advisor: hanno lavorato Rothschild e ChemChina Finance Corp, J.P. Morgan, Lazard, Ligerion, oltre agli studi Pedersoli e Associati, Clifford Chance e Jun He, Latham&Watkins, Chiomenti e Lombardi Molinari Segni, Linklaters.
KITSCH BUSSA ALLA NOSTRA PORTA? – LA MOTOSEGA DI MUSK, I SALUTI ROMANI DI BANNON, IL BALLO DI TRUMP…
DAGOREPORT - DA IERI SERA, CON LA VITTORIA IN GERMANIA DELL’ANTI-TRUMPIANO MERZ E IL CONTENIMENTO…
A LUME DI CANDELA - “QUESTO PROGRAMMA NON È UN ALBERGO”: AI PIANI ALTI DI MEDIASET SI RUMOREGGIA…
FLASH! - INVIATI DEI MEDIA DI TUTTO IL MONDO (OGGI ANCHE I CINESI) SONO A ROMA PER SEGUIRE LA…
DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO…
DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN…