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Massimo Minella per la Repubblica
Come superare lo scoglio francese che ferma l' ingresso di Fincantieri in "Stx France"? Allargando l' alleanza anche in Italia, aprendo cioè il capitale del gruppo leader al mondo nella costruzione navale al colosso della cantieristica militare d' Oltralpe, Dcns, per un' intesa a tutto campo in grado di coinvolgere ogni tipologia di nave di superficie.
Insieme, a questo punto, Italia e Francia potrebbero concorrere a grandi commesse, soprattutto nel militare, a cominciare dal maxiordine da 25 miliardi di euro bandito dalla Marina australiana per la costruzione di nove fregate e per il quale Fincantieri è appena entrata nella short list con gli inglesi di Bae e gli spagnoli di Navantia. Ma la partnership può arrivare anche ai sommergibili, settore in cui oggi i due Paesi si muovono con prodotti e tecnologie differenti (il nucleare per i francesi, le celle a combustibile su licenza tedesca Thyssen-Krupp per gli italiani).
Saranno decisive, a questo punto, le prossime settimane per capire come si orienterà la trattativa, se cioè prenderà la strada del dialogo, oppure dello scontro, tenuto conto che Fincantieri non pare affatto disponibile ad accettare di essere cancellata dalla scena.
Lo schiaffo del premier francese François Hollande che alla vigilia delle elezioni torna a parlare di possibile nazionalizzazione dei cantieri navali francesi potrebbe rappresentare il punto di non ritorno nella trattativa con Fincantieri, che quegli stabilimenti nel nord del Paese, i mitici "Chantiers de l' Atlantique", oggi "Stx France", hanno conquistato partecipando alla gara indetta dal tribunale di Seul, interessato a recuperare più denaro possibile per arginare la crisi del gruppo Stx.
Eppure, proprio mentre la situazione sembra farsi irrimediabilmente compromessa, Fincantieri potrebbe rilanciare con un' offerta "dialogante", com' è nel costume del suo amministratore delegato, Giuseppe Bono, che ancora domenica, alla cerimonia di consegna della Silver Muse al cantiere di Sestri, ha ribadito la volontà di arrivare a un accordo e a una governance condivisa in Stx France.
«Non faccio guerre con nessuno - ha spiegato - Ma devo difendere i miei interessi. Non ha senso che le aziende continuino ad andare divise sul mercato internazionale, confrontandosi con dei giganti (asiatici, ndr). Il premier Hollande era stato di parere diverso quando aveva parlato della necessità di arrivare a un consolidamento dell' industria europea. La strada da seguire è questa». Ma come procedere?
Il bando di gara coreano, che ha premiato Fincantieri, rappresenta comunque il punto di partenza. Sulla carta, il gruppo si è conquistato il 66,7% della società. Peccato che il restante 33,3 faccia capo allo Stato francese che per statuto può bloccare azionisti non graditi. Fincantieri ha già informalmente dato la propria disponibilità a ridurre la propria quota per assicurare l' ingresso di altri partner, italiani, per garantirsi comunque la maggioranza (si era parlato di Cdp), o stranieri, da valutare insieme.
sommergibile nucleare le terrible
Nelle scorse settimane, ad esempio, era circolato il nome di Msc, il gruppo guidato da Gianluigi Aponte, ma con sede a Ginevra, che a Stx France ha affidato la costruzione di quasi tutte le navi della sua flotta da crociera. Ma è l' ipotesi Dcns (Thales-Stato francese) quella che potrebbe sbloccare la vicenda, con un incrocio azionario che sempre a Dcns assicurerebbe l' ingresso nel capitale di Fincantieri con una quota di minoranza.
Proprio sulle navi di superficie si aprirebbero così nuovi scenari di business, non solo circoscritti al settore delle crociere. Italia e Francia sono già alleate da tempo, nel militare, con il programma "Orizzonte" (quattro cacciatorpedinieri, due per ogni Paese) e soprattutto con le fregate Fremm (dieci per l' Italia, undici per la Francia), ma ulteriori opportunità potrebbero nascere sulle portaerei, le fregate di nuova generazione, i pattugliatori.
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