PERRICONE, NIENTE CAROTA SOLO BASTONE - RCS PERIODICI VERSO UN NUOVO STATO DI CRISI (IL SECONDO IN QUATTRO ANNI) CHE DOVREBBE PARTIRE IL PRIMO DICEMBRE FINO A FINE 2013 - BLOCCO DEL TURN OVER E 22 PREPENSIONAMENTI - DOPO LA MANCATA CESSIONE, L’ESTATE SCORSA, DI UNA SERIE DI TESTATE IN PERDITA (ASTRA, IL MONDO, MAX, NOVELLA 2000, OK SALUTE, VISTO, COSTRUIRE), LA STRADA PER L’AD PERRICONE È UNICA: TAGLIARE, CONTENERE I DANNI E PROVARE A VENDERE…

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Marco Valle per Lettera 43.it

Il management di Rcs periodici, gruppo editoriale Rizzoli Corriere della Sera, si appresta a varare un nuovo stato di crisi. Il rilancio delle testate, a quanto pare, non salva i giornalisti dal ricorso ad altri tagli. Il provvedimento sarebbe il secondo in quattro anni.
Secondo quanto appreso da Economiaweb.it, il piano sarà operativo dal primo dicembre 2011 e durerà due anni nei quali ci sarà un nuovo blocco del turn over e un'ulteriore sforbiciata al corpo redazionale con 22 prepensionamenti.

Del resto, l'amministratore delegato di Rcs Media group, Antonello Perricone, alla presentazione del piano di sviluppo 2011-2013 lo scorso dicembre lo aveva detto: «Non escludiamo un nuovo stato di crisi». Alla divisione periodici sono già pronti a vararlo. Più avanti toccherà a via Solferino dove hanno sede Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport che adesso, invece, sono tornati a fare nuove assunzioni. L'obiettivo da qui a tre anni è di far crescere i ricavi del gruppo nel suo complesso da 2.259 milioni di fine 2010 a 2.453 milioni con una riduzione del debito da 979 milioni del 2010 a 677 milioni senza considerare eventuali vendite.

I PRIMI "INTERVENTI" SUI SETTIMANALI.
La cura ricomincia dai settimanali patinati dove il 31 ottobre si è concluso il blocco di tagli che ha riguardato il 2010 e il 2009 con una riduzione di organico che ha interessato 30 giornalisti, tutti prepensionati, e un periodo di cassa integrazione a rotazione. Dopo un mese, si ricomincia. Al via, il secondo passo di un progetto che Perricone ha in mente sin dal 2009 quando dichiarò di voler tagliare un terzo dei giornalisti della divisione periodici: 90 esuberi su 230 dipendenti.

Del resto, la strada dei tagli per il management è obbligata per far quadrare il bilancio dopo la mancata cessione, questa estate, di una serie di testate in perdita (Astra, il Mondo, Max, Novella 2000, Ok Salute, Visto, Costruire e Costruire Impianti) perché erano, «inadeguate le dichiarazioni di interesse pervenute». I compratori, come aveva anticipato Lettera43, erano lo stampatore Vittorio Farina, l'editore Guido Veneziani e l'ex manager Rcs Alberto Donati. La vicinanza di Farina al mediatore Luigi Bisignani, che è stato arrestato proprio nei giorni della possibile firma del contratto di vendita, hanno convinto i vertici di Rcs Media group a soprassedere.

PERRICONE E L'OBIETTIVO MARGINALITÀ.
Ma Perricone ha un mandato del consiglio di amministrazione da rispettare: fare in modo che ci sia «una forte e inequivocabile inversione di tendenza nelle testate con marginalità negativa già dal 2011 perché è impensabile che si continui cosi». Come dire: se sulle testate in perdita non tornano i ricavi prima si taglia, poi si cerca di nuovo di vendere e alla fine si chiude. Per tenere su i ricavi ci sono testate cosiddette «core» su cui il gruppo punta per il rilancio della Periodici. La strategia qui è un rafforzamento del sistema femminile anche grazie a web e tivù affidato a Laura Penitenti, manager alla guida della divisione femminili.

AMICA SI RIFÀ IL LOOK E IL MONDO SI OCCUPA DI DIVULGAZIONE.
Dopo il restyling di Brava Casa in primavera, adesso è stata la volta di Amica, storica testata Rcs, che è in edicola con il primo numero firmato da Cristina Lucchini, ex Vanity Fair. La grafica è di Richard Christiansen dell'agenzia newyorkese Chandelier Creative. L'obiettivo è una tiratura di 300 mila copie e di fare di Amica un giornale interattivo sul digitale.

Il recupero dei ricavi guarda anche a un rafforzamento di Dove, il mensile di viaggi, e lo sviluppo del cosidetto «sistema Oggi» in modo che qualsiasi argomento possa essere trattato con uno stile da giornale familiare. La prova è che si comincia con l'economia: i redattori del settimanale Il Mondo, una delle testate in rosso, saranno impegnati in una serie di guide speciali da allegare ad Oggi per tutto il 2012. Si comincia dall'immobiliare.

 

 

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