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NON È STATA L’EUROPA A DISTRUGGERE LA MANIFATTURA AMERICANA: L'HANNO FATTO GLI USA DA SOLI – LA RETORICA TRUMPIANA DEGLI STATI UE CHE HANNO FREGATO LA GRANDE INDUSTRIA USA È SMENTITA DAI FATTI: GLI USA HANNO TRASFORMATO LA LORO ECONOMIA, PUNTANDO SU DIGITALE, INNOVAZIONE E SERVIZI. E I RISULTATI SONO STATI GRANDIOSI. NEL 2008 IL PRODOTTO INTERNO LORDO DEGLI USA ERA PARI A QUELLO DELL’EUROZONA: CIRCA 14 MILA MILIARDI DI DOLLARI. QUINDICI ANNI DOPO, NEL 2023, IL PIL AMERICANO È BALZATO A QUOTA 27 MILA MILIARDI DI DOLLARI, QUASI IL DOPPIO DI QUELLO DELL’EUROZONA. CHI HA FREGATO CHI?

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Estratto dell’articolo di Giuseppe Sarcina per il “Corriere della Sera”

DONALD TRUMP URSULA VON DER LEYEN

 

La parola d’ordine ora è: gestire. Gestire l’accordo sui dazi, la peggiore intesa nella storia dell’Unione europea praticamente sotto ogni profilo […]. Da ieri è entrata in vigore la tariffa del 15% sul 70% delle merci europee esportate negli Stati Uniti.

 

[…] L’opera di contenimento […] non basterà in ogni caso a riparare il danno politico. La caratura di questa Commissione esce ridimensionata, anche se va sempre ricordato che le mosse di von der Leyen erano concordate con i leader dei principali Paesi, a cominciare dal cancelliere tedesco Friedrich Merz e dalla premier Giorgia Meloni.

 

LE ENTRATE TARIFFARIE NEGLI STATI UNITI

Ma questa vicenda segna anche un colpo alla credibilità dell’Europa sul piano geopolitico, con riflessi negativi sugli altri dossier: dall’Ucraina a Gaza. Ora sarebbe il caso di avviare una riflessione più profonda sui limiti e sulle vulnerabilità della Ue. Che cosa servirebbe per dare più forza alla Commissione e più compattezza all’Unione?

 

I governi, le forze politiche in Italia e altrove dovrebbero riprendere la discussione su temi che conosciamo da anni: il superamento delle decisioni all’unanimità; l’ipotesi di conferire ancora più competenze alle istituzioni europee; l’attribuzione di un ruolo più centrale all’Europarlamento, cioè alla rappresentanza diretta degli elettori.

 

Invece, stiamo sprecando l’occasione di mettere a frutto la dura lezione che abbiamo appena ricevuto. In Italia il centrodestra sostiene che in fondo va bene così: sarebbe potuta finire peggio, con un dazio del 30%.

 

usa vs ue

E lo stesso argomento usato da chi ha preso una bastonata, ma ha evitato di prenderne un’altra. Per il centrosinistra il problema è la sudditanza di Meloni nei confronti di Trump, come se Roma avesse il pieno controllo della trattativa.

 

Questi due modi di ragionare non ci consentiranno di compiere quel salto di qualità nel dibattito pubblico che è necessario, nell’interesse di tutti noi europei. Sarebbe urgente, invece, spiegare ai cittadini che la versione trumpiana dei fatti è, come minimo, fuorviante.

JAMIESON GREER

 

Ieri, il «New York Times» ha pubblicato un intervento di Jamieson Greer, l’inviato speciale per il Commercio di Donald Trump. Greer sostiene che negli ultimi trent’anni gli altri Paesi abbiano distrutto la manifattura americana, fiaccando gli Stati Uniti. Certo, la base industriale dell’America si è indebolita, ma non certo per scelte o responsabilità degli europei.

 

Greer omette il punto chiave: la loro economia si è trasformata, virando sul digitale, l’innovazione e i servizi. Con risultati eccellenti. Nel 2008 il Prodotto interno lordo degli Usa era pari a quello dell’Eurozona: circa 14 mila miliardi di dollari.

 

Quindici anni dopo, nel 2023, il Pil americano è balzato a quota 27 mila miliardi di dollari, quasi il doppio di quello dell’Eurozona, rimasto fermo a 15 mila miliardi. Non c’è stato alcun saccheggio europeo, quindi. E non è certo colpa nostra se negli anni i governi degli Stati Uniti non hanno distribuito in modo equilibrato le ricchezze prodotte.

Ursula von der leyen e donald trump a Turnberry in Scozia - foto lapresse

Ecco perché questi dazi punitivi non hanno alcun fondamento economico o politico. Questa discussione potrebbe essere la base per ripartire, con l’impegno a costruire un’Unione più solida, a vantaggio di tutti, imprese e società.

DONALD TRUMP VOLEVA ESSERE UN DURO - MEME BY EMAN RUS PER L ESPRESSO