RICICCIA RICUCCI: SI AUTO-NOMINA AMMINISTRATORE E SI AUTO-ASSEGNA 200MILA € DI STIPENDIO

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Andrea Montanari per Milano Finanza
Al momento si tratta esclusivamente di una nomina, alla carica di amministratore unico. Ma ritrovare a distanza di qualche anno Stefano Ricucci alla guida operativa di una società non passa inosservato. Perché l'immobiliarista romano, salito agli onori delle cronache a metà del 2005 con il tentativo di scalata alla Rcs Mediagroup (la stagione dei cosiddetti «furbetti del quartierino»), è tornato prendendo in mano le redini di Lekythos srl, società che altro non è che il rebranding di Magiste Service.

Il ritorno ufficiale in sella è recente: all'ultima assemblea generale della piccola azienda domiciliata a Roma il vecchio amministratore unico, Aldo Braghiroli, ha comunicato all'azionista unico, vale a dire The Emperor Trust ossia l'ex The Stefano Ricucci Trust, la propria volontà di dimettersi dall'incarico.

Così il socio ha proposto la nomina di Ricucci al vertice di Lekythos. Decidendo al contempo di garantirgli un emolumento annuo di 200 mila euro. Una cifra nettamente superiore ai costi complessivi per il personale che la società aveva sostenuto nel corso del 2011 (ultimo bilancio disponibile), vale a dire 63.571 euro.

Ma Ricucci che cosa si ritrova a gestire del suo vecchio impero creato attorno alla holding Magiste? Innanzitutto va detto che nel maggio dello scorso anno, contestualmente alla decisione di cambio della denominazione (da Magiste Service a Lekythos, appunto) è stato deciso di modificare sensibilmente la natura dell'attività commerciale. Si è così passati da un'azienda che si concentrava sul noleggio di auto a una nuova real estate company. Ossia il core business di Ricucci.

L'immobiliarista, 51 anni, si ritrova così a ripartire da un'azienda che nel 2011, a fronte di un giro d'affari di 210 mila euro, ha registrato una perdita di 47.789 euro, con un patrimonio netto di 147 mila euro, crediti totali per 2,126 milioni e debiti per 2,177 milioni. Tra le immobilizzazioni materiali iscritte a bilancio compare un parco macchine di tutto rispetto: un suv Bmv X5, una Audi A8 Quattro e una S8, una Passat e due Smart. Oltre ad alcuni scooter. Ma non sarà da questi asset che ripartirà l'immobiliarista romano.

 

 

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