
DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI SERGIO MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN…
1 - S&P TAGLIA IL RATING DI 24 BANCHE ITALIANE...
Il Sole 24 Ore - Standard & Poor's ha tagliato il rating di 24 banche e istituzioni finanziarie italiane a causa dei rischi sull'economia e il debito sovrano. La decisione interviene a seguito del declassamento di rating sul paese, operato nelle scorse settimane. Ã quanto si legge in una nota. Tra le banche "declassate" ci sono Banca Mps, Ubi Banca e Banco Popolare. Confermati i rating di 19 banche, fra cui Intesa Sanpaolo e Unicredit.
2 - ITALIA, PER S&P RISCHIO SOVRANO...
(Reuters) - Sono stati in particolare rivisti al ribasso i giudizi su Monte Pashi, la cui valutazione passa da 'A-' a 'BBB+', Banco Popolare 'BBB' da 'A-', Ubi ('A-' da 'A') Popolare Emilia Romagna, tagliata a 'BBB+' da 'A-', Popolare Milano ('BBB+' da 'A-'), Carige ('BBB' da 'A-') e Cremem '('BBB' da 'A-').
Secondo l'agenzia, le nuove tensioni sul mercato unitamente alle peggiorate prospettive di crescita hanno determinato un "ulteriore deterioramento" dello scenario per gli istituti di credito, con costi di finanziamento in rilevante salita a fronte della tensione sui governativi.
Standard & Poor's, inoltre, è del parere che l'attuale difficile clima operativo per il settore bancario non sia di natura transitoria né di facile risoluzione.
3 - BORSA MILANO CHIUDE IN RIALZO SEDUTA NERVOSA, OK BANCHE E AUTO...
reuters - Piazza Affari archivia in moderato rialzo una seduta nervosa, che ha visto ripetute oscillazioni. I tentativi di rimbalzo - guidati dai titoli che ieri hanno perso di più - sono stati abortiti a più riprese, e anche l'ultimo allungo, nel finale, ha avuto il fiato corto.
Gli investitori mantengono un atteggiamento cauto, dopo le dichiarazioni di ieri sull'evoluzione della crisi greca e sull'esito del prossimo vertice Ue. Pesano anche il rallentamento della crescita cinese e le trimestrali Usa, tutt'altro che esaltanti.
In chiusura, l'indice FTSE Mib ha guadagnato lo 0,35%, non riuscendo a riportarsi stabilmente sopra quota 16.000 punti (15.970,14 punti la chiusura, 16.022,91 punti il massimo intraday). Il FTSE All Share è salito dello 0,31% e il Mid Cap dello 0,47%.
Volumi per un controvalore di 2 miliardi di euro. Male ENEL (-1,79%), sebbene l'AD Fulvio Conti, in un'intervista, si sia detto fiducioso sul raggiungimento degli obiettivi di Ebitda 2011 e abbia escluso una ristrutturazione del debito. I trader ritengono che pesi negativamente l'emissione, ieri, di un bond da 2,25 miliardi di euro, dato che, nonostante la domanda sia stata eccezionale, il gruppo è costretto a pagare cedole elevate (4,625% e 4,691% per le due tranche dell'emissione). In una breve nota a commento dell'operazione, un broker italiano scrive che "l'utile di Enel potrebbe essere ulteriormente sotto pressione nei prossimi mesi se il rischio sul debito sovrano dei paesi periferici resterà elevato".
TERNA ha lasciato sul terreno l'1,95%: l'AD Flavio Cattaneo ha confermato il dividendo per quest'anno, ma non ha fornito dettagli sul 2012, ricordando l'impatto della cosiddetta Robin Hood tax.
Tenuta complessiva delle banche, ma, secondo l'interpretazione degli operatori, più per un movimento tecnico dopo il tracollo di ieri che per un ritrovato ottimismo. UNICREDIT è salita del 2,7%, accelerando nel finale. Sprint in dirittura d'arrivo anche di INTESA SANPAOLO (+1,22%), BANCO POPOLARE (+0,84%) e UBI (+1,72%). Pesante MONTEPASCHI: -1,19%.
Rimbalzo dell'automotive, che aveva scontato il giorno prima i dati sulle immatricolazioni in Europa. PIRELLI è balzata del 3,94%. FIAT ha guadagnato il 2,35% e FIAT INDUSTRIAL il 2,19%. Nel comparto, fuori dal paniere principale, SOGEFI ha salutato i risultati trimestrali con un progresso del 5,55%, mentre BREMBO è avanzata del 3,5%.
La prospettiva dell'apertura del capitale della controllata Aldeasa ad un socio industriale per il settore dei duty free, dice un trader, ha consentito ad AUTOGRILL di mettere a segno un rialzo del 3,72%.
Debole MEDIASET (-1,17%), penalizzata dallo scivolone della controllata spagnola Mediaset Espana, dopo che Credit Suisse ha declassato la media company iberica ad "underperform" da "neutral" e più che dimezzato il target price, a 3,7 da 8,6 euro, citando timori di contrazione del mercato pubblicitario televisivo in Spagna. A picco ieri, a causa della revisione al ribasso delle previsioni sull'esercizio in corso, DIASORIN ha rimbalzato senza convinzione (+0,71%).
Zoppicante TELECOM ITALIA (-1,83%). In un report che riporta le previsioni sui risultati del terzo trimestre, che verranno comunicati il prossimo 10 novembre, un broker estero scrive di attendersi un miglioramento dei risultati, ma aggiunge che l'outlook sul 2012 è incerto, soprattutto per l'impatto che potrebbero avere interventi di Moody's e S&P sul rating.
In calo TOD'S (-2,61%), che, sostiene un dealer, "risente del rallentamento dell'economia cinese". Tra le small e mid cap, TISCALI ha guadagnato il 2,2% nella giornata in cui ha siglato un accordo con i sindacati sul nuovo piano industriale.
4 - BORSA, SPREAD BTP-BUND A 384 PUNTI BASE. SALE PRESSIONE SU FRANCIA...
(LaPresse) - Sale ancora la pressione sui titoli di Stato italiani. Lo spread tra Btp decennali e Bund si attesta a 384 punti base a pochi minuti dalla chiusura delle Borse europee. I buoni del Tesoro italiani sono scambiati sul mercato secondario con un tasso del 5,86%.
5 - BORSE EUROPEE: LONDRA -0,48%, FRANCOFORTE +0,31%, PARIGI -0,79%...
(LaPresse) - Chiusura contrastata per le principali Borse europee. L'indice Ftse 100 di Londra cede lo 0,48% a 5.410,35 punti, il Dax di Francoforte guadagna lo 0,31% a 5.877,41 punti e il Cac 40 di Parigi mostra un calo dello 0,79% a 3.141,1 punti. A Madrid, l'indice Ibex lascia lo 0,6% a 8.811,3 punti.
6 - MERCATI: ACCORDO SULL'OPT OUT PER VENDITE SCOPERTO CDS DEBITO SOVRANO...
Radiocor - E' alle ultime battute il negoziato tra presidenza polacca della Ue, Europarlamento e Commissione sulle nuove regole per lo stop alle vendite allo scoperto di cds ('naked'). La riunione a tre e' cominciata da pochi minuti e si attende in serata una conclusione. Secondo quanto appreso da Il Sole 24 Radiocor c'e' accordo sulla clausola di 'opt' out' per quei paesi che ritenessero che tale proibizione metterebbe a rischio il mercato del debito sovrano. Si tratta di periodo dell'opt out e sulle condizioni.
7 - FIAT: FITCH TAGLIA RATING A BB, OUTLOOK NEGATIVO...
Radiocor - Fitch ha abbassato il rating di lungo termine di Fiat a 'BB' da 'BB+', con outlook negativo. Confermata invece la valutazione a breve 'B'. 'Gli attuali rating sono basati sul profilo di credito di Fiat 'standalone', ma includono i maggiori rischi di breve termine derivanti a Fiat dalla sua associazione con Chrysler in un contesto sempre piu' difficile per il gruppo', spiega Emmanuel Bulle, Senior Director di Fitch's, citato in una nota, rilevando che 'Chrysler ha un profilo di credito piu' debole di Fiat e Fiat dovrebbe avere da questa operazione maggiori benefici solo nel medio-lungo termine'.
8 - GOLDMAN SACHS, PERDITA 428 MLN DOLLARI NEL III TRIMESTRE...
(LaPresse/AP) - Goldman Sachs ha registrato una perdita netta di 428 milioni di dollari nel terzo trimestre 2011. Il dato è peggiore delle attese degli analisti. Le turbolenze dei mercati finanziari hanno portato a un calo del 61% dei ricavi sulla sottoscrizione di obbligazioni.
La perdita è stata pari a 84 centesimi per azione. La banca aveva guadagnato 1,7 miliardi di euro, o 2,98 dollari per azione, nello stesso periodo di un anno fa. Le entrate sono crollate del 60% a 3,6 miliardi di dollari.
9 - GRECIA, VENIZELOS: SE CADIAMO NOI, CADRÃ TUTTA L'EUROZONA...
(LaPresse/AP) - "Al summit di domenica cercheremo di ottenere il meglio per il nostro Paese e per l'eurozona, tutti capiscono che se la Grecia sarà salvata, anche la zona euro lo sarà . à vero però anche il contrario: se gli europei falliranno con la Grecia, allora non saranno più in grado di salvaguardare loro stessi".
Così il ministro delle Finanze greco, Evangelos Venizelos, in un incontro di emergenza con il presidente Karolos Papoulias. Venizelos ha anche attenuato le aspettative per la raggiunta di un accordo sul secondo pacchetto di salvataggio ad Atene già durante il prossimo summit dell'Unione europea previsto appunto per domenica a Bruxelles. "Non dovremmo avere grandi aspettative rispetto al vertice di domenica", ha spiegato. Il secondo pacchetto di salvataggio ad Atene di 109 miliardi di euro è stato accordato a luglio, ma i ministri dell'eurozona ne devono ancora stilare i dettagli più importanti.
10 - ORO: CEDE 40 $/ONCIA A 1.640,40 $ SU RALLENTAMENTO CRESCITA CINA...
Radiocor - L'oro cede quasi 40 dollari a New York: la crescita inferiore ai trimestri precedenti registrata in Cina sta spingendo il metallo prezio so al di sotto di livelli tecnici, alimentando l'ondata di vendite. Circa a meta' seduta, i future con scadenza a dicembre sono scambiati a 1.640,40 dollari l'oncia, in calo del 2,2%, 36,20 dollari, rispetto alla chiusura di ieri. Il contratto era sceso ieri fino a 1.628,20 dollari l'oncia.
11 - UNICREDIT: CONSIGLIERE, C'E' ACCORDO FONDAZIONI SU CONFERMA VERTICI...
Radiocor - 'Si', questo accordo c'e' pero' dipende da quel che succedera' qualora ci fosse un aumento di capitale ed eventuali mutamenti nell'azionariato'. Cosi' un consigliere di amministrazione di UniCredit in merito all'esistenza di un'intesa tra le fondazioni azioniste sulla conferma dell'attuale vertice, composto dal presidente Dieter Rampl e dell'a.d. Federico Ghizzoni. Quanto all'ipotesi di un aumento di capitale, il consigliere ha sottolineato che 'una stima' sulle necessita' patrimoniali dell'istituto 'non c'e' perche' dipende da tante variabili esterne'. 'Ogni giorno escono nuovi numeri dagli analisti', ha aggiunto. L'odierna riunione del cda, ha detto infine il consigliere, e' stata di 'ordinaria burocrazia' e non si e' parlato ne' del piano industriale ne' della situazione patrimoniale, tema quest'ultimo 'strettamente legato al piano che presenteremo in novembre'.
12 - BPM, PROCURA MILANO ACQUISISCE NUOVI DOCUMENTI SU CONVERTENDO
(LaPresse) - La procura di Milano ha chiesto a Bpm ulteriori documenti relativi al prestito convertendo emesso nel 2009. Il pm Roberto Pellicano, titolare del fascicolo, da quanto si è appreso ha chiesto alla Bpm l'elenco dei sottoscrittori dello strumento finanziario, con indicazioni precise sulla data di sottoscrizione, l'importo del bond sottoscritto e l'indicazione se sia stato sottoscritto su richiesta del cliente o su proposta della banca.
Da quanto si è appreso è già stato accertato che l'80% del convertendo è stato sottoscritto dai clienti su indicazione della banca. In molti casi, inoltre, i sottoscrittori avevano un profilo di rischio non adatto a un prodotto di quel tipo, non liquido e considerato rischioso. La procura di Milano cerca infatti di capire come sia stato fatto il collocamento e se ai clienti siano stati rese note tutte le informazioni sull'operazione. Con l'occasione, i magistrati hanno chiesto anche l'esibizione di atti relativi alla prevista fusione tra la Banca popolare di Legnano e la Banca popolare di Alessandria.
13 - BPM: ARPE IN LIBRO SOCI CON CENTO AZIONI, ENTRA ANCHE ANNUNZIATA...
Radiocor - Nuovi ingressi di peso per il libro soci della Banca Popolare di Milano. Nella riunione di questo pomeriggio, secondo quanto risulta a Radiocor, il cda ha sancito, tra le altre, l'entrata di Matteo Arpe e quella di Filippo Annunziata. Arpe e' stato iscritto con la quota minima di cento azioni. Annunziata e' capofila della lista di candidati per il consiglio di sorveglianza della Bpm presentata dall'Associazione Amici, mentre Arpe e' stato indicato per la carica di consigliere delegato dalla compagine avversaria, guidata da Marcello Messori e sostenuta in primo luogo da Fabi e Fiba.
In vista dell'assemblea del 22 ottobre sono entrati in libro soci anche sei altri candidati alla carica di consigliere di sorveglianza, tre per ciascuna delle due liste che si contendono la maggioranza. L'iscrizione a libro soci, secondo quanto si apprende, risponde in primo luogo all'esigenza di soddisfare un prerequisito per partecipare (eventualmente, nel caso di Arpe) all'assemblea.
Statuto alla ma no, a dire il vero, per prendere parte all'assemblea e' necessario essere iscritti a libro soci da almeno novanta giorni. Se questo questa clausola fosse fatta rispettare rigidamente, tuttavia, ne' Annunziata ne' Messori (entrato qualche settimana fa), numeri uno delle due liste che puntano alla maggioranza, potrebbero partecipare. E' quindi probabile che il presidente della Bpm, Massimo Ponzellini, consenta a entrambi di prendere parte ai lavori facendo un'eccezione rispetto alla regola statutaria.
14 - FINMECCANICA: ORSI, PER BREDA E 'NO CORE' PARTNER O E' FALLIMENTO...
(ASCA) - Per le attivita' 'no core' di Finmeccanica , Ansaldo Breda in testa non ci sono alternative: o si trovano partner affidalbili o e' fallimento. Lo dice l'ad Giuseppe Orsi nel corso di un'audizione al Senato. A rischio non solo le singole attivita' ma anche tutto il gruppo, sottolinea Orsi. ''E' inutile illuderci - dice -, senza il contributo di capitali esterni non ci possono essere ne' le dimensioni necessarie, ne' l'eccellenza qualitativa che consentono la competizione sui mercati globali.
L'alternativa sarebbe tenerci tutto col risultato che non saremmo eccellenti in niente e falliremmo, distrutti dai mercati''. ''Io considero che tutti i settori, non solo i tre pilastri su cui si basa il gruppo secondo chi mi ha preceduto: aeronautica, elettronica per la difesa, elicotteri, ma io ci aggiungo anche lo spazio perche' senza non c'e' futuro, debbano essere eccellenti - continua Orsi -. Ma bisogna metterli nelle condizioni di esserlo. Core o non core per me tutti i settori devono essere messi in grado di raggiungere l'eccellenza, anche con partnership''.
''Assodato che non ho i mezzi per far diventare eccellente Breda, possiamo trovare chi ha i trasporti nel core business e ha le dimensioni, le risorse, le sinergie per intervenire e far restare il settore nel sistema Italia. Non ho mai parlato di alienazione: ben venga chi ha mezzi e know how e si impegna per farne centri di eccellenza. Trovare invece un Colaninno che si fa dare i soldi dalle banche non e' una soluzione, non funziona, perche' dopo un anno il problema si ripresenta''.
Per Breda si tratta di trovare con chi ''accasarla'' continua l'ad Finmeccanica, ma per questo, come per un sposa poco avvenente, bisogna ''ristrutturarla per trenderla piu' bella''. ''Comunque - conclude Orsi - Breda e' capolinea di un distretto e chiunque la prenda sa che deve essere uno degli attori del distretto''.
15 - JOHNSON & JOHNSON, UTILE -6% A 3,2 MLD DOLLARI NEL III TRIMESTRE...
(LaPresse/AP) - La statunitense Johnson & Johnson ha registrato un calo del 6% dell'utile nel terzo trimestre 2011, a 3,2 miliardi o 1,15 dollari per azione. La multinazionale statunitense aveva totalizzato un profitto di 3,42 miliardi dollari, o 1,23 dollari per azione, nello stesso periodo dell'anno scorso.
Escludendo l'acquisizione pendente di Synthes Inc., che vale un accantonamento sugli utili di 9 centesimi per azione, l'utile sarebbe pari a 3,4 miliardi di dollari, o 1,24 dollari per azione. Johnson & Johnson ha registrato un fatturato totale di 16 miliardi dollari, in crescita del 7% rispetto a un anno fa. Gli analisti interpellati si aspettavano un utile per azione di 1,21 dollari e vendite pari a 16,02 miliardi di dollari.
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