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Carlo Antonelli per "Wired"
Sapete cosa potrebbe accadere questa estate, oltre ai fuochi d'artificio e successiva implosione del Paese nostro quando non dell'euro intero? Potrebbe succedere questo: gli Stati Uniti starebbero per perdere il controllo di internet. Secondo un vertiginoso rapporto di Bob Sullivan della Msnbc, un gruppo di nazioni guidato da Cina, Russia e numerosi stati arabi starebbe tramando per strappare agli Usa il controllo della rete.
Già , perché internet è operativamente nelle mani di un'organizzazione no-profit, l'Internet Corporation for Assigned Names and Numbers (Icann), che coordina e "alloca" i nomi dei domini, gli indirizzi Ip, e tutti i protocolli e parametri necessari per fare funzionare quella meraviglia di ragnatela invisibile che è lo scheletro della vita che ci piace a noi: la vita collegata, come e quando ci va.
Sotto l'operatività dell'Icann (che giusto di recente ha aumentato di brutto il numero degli indirizzi disponibili portandolo all'astronomica cifra di 340 trilioni di trilioni di trilioni ovvero 340 seguito da 36 zeri, in pratica l'avvio dell'internet delle cose), internet è rimasto un mezzo di comunicazione tutto sommato libero e aperto.
E gratuito: paghiamo per la banda, non per l'uso della rete di per sé. Dopo l'ammissione Usa di aver scagliato virus informatici (li han chiamati Stuxnet e Flame) contro il programma nucleare iraniano, con la complicità più o meno dichiarata di Israele, la tensione geopolitica sarebbe salita fino alla progettazione - appunto - di un colpo di mano mirato a sottrarre agli States il controllo dell'Icann, la sua sostituzione con una nuova autorità , la cui politica potrebbe naturalmente volgersi verso la fine della libertà della rete stessa.
Altro che esplosione europea, o italiana. Lo scenario del nuovo Call of Duty, che vi raccontiamo in questo numero di "Wired", è proprio una guerra diretta tra Usa e Cina, molto vicino alla realtà quindi.
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