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CHE SBANDATA PER ASTON MARTIN! – IL TITOLO DELLA CASA AUTOMOBILISTICA DI LUSSO BRITANNICA HA CEDUTO FINO ALL’11% ALLA BORSA DI LONDRA, DOPO L’ANNUNCIO CHE LA PERDITA ANNUALE SARÀ PIÙ AMPIA DEL PREVISTO: UN ROSSO DI 125 MILIONI DI EURO – A PESARE SUI CONTI SONO UNA DOMANDA INFERIORE ALLE ATTESE IN NORD AMERICA E IN ASIA-PACIFICO, E L'IMPATTO DEI DAZI TRUMPIANI…
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Violenta sbandata di Aston Martin alla Borsa di Londra, dopo l’avvertimento che la perdita annuale sarà più ampia del previsto, a causa di una domanda inferiore alle attese in Nord America e in Asia-Pacifico, nonché per l'impatto dei dazi statunitensi.
Il titolo della casa automobilistica britannica di lusso ha ceduto fino all’11% nelle prime fasi della seduta. Se si guarda all'inizio dell'anno, la quotazione è arretrata del 30% circa.
In un aggiornamento al mercato, Aston Martin ha dichiarato che l’Ebit rettificato dell’esercizio 2025 sarà peggiore rispetto «al limite inferiore della gamma del consenso di mercato», ovvero una perdita di 110 milioni di sterline. Si tratta di un ulteriore taglio rispetto alla revisione di luglio, quando l'azienda aveva prospettato un pareggio, di riflesso ai dazi Usa «estremamente destabilizzanti», mentre in precedenza si aspettava un risultato positivo.
Aston Martin inoltre non prevede più di generare un flusso di cassa libero positivo nella seconda metà di quest'anno e il volume totale dell’esercizio è atteso in calo di «una singola cifra elevata» rispetto alle 6.030 auto del 2024.
La casa britannica ha spiegato di operare «in un contesto macro-economico difficile, che include le incertezze sull’impatto economico dei dazi Usa e l’introduzione di un meccanismo di quote, le modifiche della tassazione sull’auto di ultra-lusso in Cina e il rischio di maggiori pressioni sull’offerta in seguito al recente incidente informatico» presso la rivale britannica Jaguar Land Rover.
Il sistema di quote tariffarie statunitense, negoziato tra Regno Unito e Washington, ha complicato la pianificazione finanziaria, ha spiegato Aston Martin, aggiungendo che sta cercando di interagire con i Governi Usa e Gb per avere «maggiore chiarezza e sicurezza». L’azienda chiede «un sostegno più pro-attivo da parte del governo britannico per proteggere gli interessi dei produttori a basso volume».
La casa automobilistica precisa di avere consegnato circa 1.430 veicoli ai concessionari nel terzo trimestre, al di sotto dell'obiettivo di rimanere vicino alle 1.641 unità registrate nello stesso periodo dell'anno scorso.
Aston Martin ha inoltre specificato che le consegne della sua supercar Valhalla inizieranno nel quarto trimestre con circa 150 unità, un ritardo rispetto alle aspettative iniziali dovuto a difficoltà legate alla progettazione del veicolo e alla concessione delle autorizzazioni di legge. Nel 2026 è previsto un andamento delle consegne regolare.
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