bin salman trump

LO SPID DEL FUTURO CE L’HA BIN SALMAN – TRA I PROGETTI CHE STA REALIZZANDO L’ARABIA SAUDITA C’È “ALLAM”, UN ASSISTENTE INTELLIGENTE CHE CREERÀ PER OGNI CITTADINO UN SÉ DIGITALE. IL PROFILO VERRÀ IMMESSO NELLE AI VERTICALI DEI SETTORI INDUSTRIALI SAUDITI, DOVE QUEL CITTADINO ANDRÀ A OPERARE – IL MAXI ACCORDO CON TRUMP SUI DATA CENTER PER L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE È UNA SVOLTA A CUI GLI USA SONO STATI COSTRETTI, DOPO ANNI DI PIPPE SUL TRASFERIMENTO DI COMPETENZE STRATEGICHE: IN AMERICA NON C’È ABBASTANZA ENERGIA PER ESPANDERE LE INFRASTRUTTURE DIGITALI. I PAESI DEL GOLFO NE HANNO PRESSOCHÉ ILLIMITATA…

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Estratto dell’articolo di Barbara Carfagna per “il Sole 24 Ore”

 

DONALD TRUMP CON MOHAMMED BIN SALMAN

Il deserto arabico sta diventando un centro geopolitico e diplomatico ineludibile grazie ad una rivoluzione tecnologica inimmaginabile fino a solo qualche anno fa. Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita, due Paesi tradizionalmente legati alla ricchezza energetica fossile, si stanno candidando con decisione a diventare nuove superpotenze dell’intelligenza artificiale, combinando diversificazione energetica e potenza di calcolo.

 

Una svolta che gli Stati Uniti hanno dovuto, non senza tensioni e paradossi, appoggiare. Durante la visita di tre giorni nella regione, il presidente Trump ha svelato tra gli accordi strategici un’enorme fornitura di chip Nvidia agli Emirati per costruire un polo AI ad Abu Dhabi alimentato da 5 gigawatt di energia.

 

allam il progetto saudita

Un’infrastruttura che, se completata, sarà tra le più grandi al mondo. Un’ulteriore tranche dei più sofisticati e protetti chip Nvidia e AMD è stata destinata all’Arabia Saudita. L’obiettivo dichiarato: costruire una rete globale di alleanze. Sorpassati nei fatti i dubbi sulla reale possibilità di mantenere la supremazia americana che avevano portato Biden a rifiutare accordi simili.

 

Il rischio dichiarato era di trasferire competenze strategiche a regimi autoritari; quello più preoccupante spostare il baricentro fondamentale dell’intelligenza artificiale — i data center e i chip — fuori dai confini statunitensi.

 

sdaia l autorita saudita per l intelligenza artificiale

Gli Stati Uniti, questa è la verità, non hanno più energia sufficiente per l’espansione delle infrastrutture digitali. J.J. Kardwell, Cep di Vultr, spiega al New York Times che oggi la riserva di potenza disponibile per i nuovi data center americani arriva a 50 megawatt — rispetto alla capacità di supporto per i 100mila chip implementati nei nuovi hub nel Golfo, con una ampia alimentazione assicurata da un mix di disponibilità infinite di petrolio e gas.

 

Dall’alto di questo agio , Emirati e sauditi offrono garanzie solide: reciprocità negli investimenti (ogni data center costruito nel Golfo ne finanzierà uno negli Usa), tracciabilità sull’uso dei chip e una nuova corsia preferenziale per gli investimenti emiratini negli Stati Uniti.

allam il progetto saudita di intelligenza artificiale

 

Ma l’Arabia Saudita si distingue per una strategia più profonda e strutturale. Al centro dell’intera politica tecnologica c’è SDAIA, la Saudi Data and AI Authority alla cui testa come Ceo c’è proprio Bin Salman, che non si limita a facilitare investimenti infrastrutturali ma costruisce una visione culturale e politica dell’intelligenza artificiale.

 

Obiettivo: rendere l’Arabia Saudita non solo grande utente e efficiente centro di produzione dei sistemi di intelligenza artificiale, ma anche elaboratore e affabulatore delle narrazioni che accompagnano la catena di addestramento e di persuasione dei nuovi apparati personalizzabili.

 

donald trump con mohammed bin zayed ad abu dhabi emirati arabi uniti

Uno dei progetti più avanzati in questo senso è Allam, un assistente intelligente nato per il mondo dell’educazione, ma con ambizioni molto più ampie. Allam creerà per ogni cittadino — studente o lavoratore — un sé digitale, una rappresentazione algoritmica della sua identità, delle sue competenze, delle sue preferenze. Questo profilo verrà poi immesso nelle AI verticali dei settori industriali sauditi, dove quel cittadino andrà a operare.

 

Il risultato è una integrazione senza precedenti tra individuo, sistema produttivo e infrastruttura tecnologica nazionale. L’identità digitale del cittadino non solo lo accompagna nel mondo del lavoro, ma lo collega agli obiettivi strategici del Paese.

 

DONALD TRUMP - MOHAMMED BIN SALMAN - MEME BY VUKIC

In prospettiva, con Allam SDAIA sta costruendo un’AI nazionale personalizzata che si alimenta dei dati della popolazione e delle imprese saudite, generando un vantaggio competitivo sia interno che geopolitico.

 

Intanto la Cina, che ha ottimi rapporti con i Paesi del Golfo che utilizzano il 5g di Huawei, rimane sulla soglia. Con DeepSeek Pechino ha dimostrato di essersi avvicinata ai modelli americani potenti e accessibili. Il rischio […] è che il Golfo diventi più che ring su cui si combattono le due super potenze planetarie, il vero arbitro che potrebbe decidere le sorti della grande contesa […].

 

Dunque la narrazione americana sulla “safety” dell’intelligenza artificiale si è rivelata in parte uno strumento geopolitico. L’abbassamento delle barriere tecnologiche e finanziarie sta favorendo la nascita di nuovi poli regionali.

 

donald trump e mohammed bin salman sul golf cart

Nel Golfo, ricco di energia, capitale e ambizione, si sta costruendo qualcosa di più di un’infrastruttura: un ecosistema sovrano e identitario. Se riuscirà a bilanciare pragmatismo, etica e geopolitica, il Medio Oriente potrebbe non solo scalare, ma persino riscrivere le regole della supremazia tecnologica globale.

BIN SALABIM - VIGNETTA BY ROLLI - IL GIORNALONE - LA STAMPA