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AHIA! LO SPREAD RISALE DOPO IL CASINO ILVA A 150 PUNTI – MALE LA PRODUZIONE INDUSTRIALE, CHE A SETTEMBRE È SCESA DEL 2,1%. SI TRATTA DELLA SETTIMA FLESSIONE TENDENZIALE CONSECUTIVA, MA IL GOVERNO FA FINTA DI NIENTE – A PIAZZA AFFARI VENDITE SUI TITOLI BANCARI: BPM - 0,9%, UNICREDIT -0,8%
Da www.ansa.it
Piazza Affari si conferma debole (Ftse Mib -0,4%), con lo spread in rialzo a 150,4 punti, per le difficoltà del Governo sulla vicenda Ilva e dopo la conferma del calo del 2,1% della produzione industriale italiana in settembre. Le vendite si concentrano sui bancari Banco Bpm (-0,9%), Unicredit (-0,8%) e Ubi Banca (-0,7%), mentre Intesa (-0,36%) è più cauta ed Mps si porta sulla parità. In difficoltà Moncler (-1,78%) insieme a Ferragamo (-0,86%), per i timori di una minor spesa dei consumatori cinesi.
Roberto Gualtieri e Giuseppe Conte al lavoro sul Def
In calo Saipem (-1%), fresca di un accordo strategico con Daewoo, che replica l'andamento del greggio (Wti -1,4%) insieme ad Eni (-0,65%). Vendite anche su Tim (-1,3%) ed Fca (-0,96%), mentre, tra i pochi rialzi, si segnalano quelli di Bper (+0,71%), girata in positivo, Poste (+0,65%) e Campari (+0,5%). Bene Salini Impregilo (+2,38%), Bps (+2,53%) e Falck Renewables (+6%), in calo Bialetti (-3,2%) e Fincantieri (-2,2%).
La produzione industriale a settembre è diminuita dello 0,4% su agosto e del 2,1% sullo stesso mese del 2018. Lo rende noto l'Istat, con il dato corretto per gli effetti del calendario.
L'Istat sottolinea che il calo tendenziale di settembre (-2,1% corretto per gli effetti di calendario con 21 giorni lavorativi a fronte dei 20 di settembre 2018) è la settima flessione tendenziale consecutiva. Nella media del terzo trimestre la produzione mostra una flessione congiunturale dello 0.5%. Nella media dei primi nove mesi dell'anno l'indice ha registrato una flessione tendenziale dell'1%. .
roberto gualtieri giuseppe conte 1
A settembre Si registra un aumento della produzione congiunturale dei beni di consumo dello 0,7% e di quella dei beni strumentali dello 0,6% mentre per i beni intermedi e per l'energia si è registrato un calo della produzione rispettivamente dell'1% e dell'1,1%. Su base annua il calo del 2,1% della produzione industriale è il risultato di un aumento dell'1,2% per i beni di consumo e di un calo del 2% per i beni strumentali, del 5,2% per i beni intermedi e dello 0,1% per l'energia.
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RAIDER TAX CONTRO LA SPECULAZIONE SULLO SPREAD
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