“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL…
1- QUI SI PUÃ GIÃ SCARICARE IL REDDITEST
http://redditest.agenziaentrate.it/
2- SCONTRINI, AUTO, PALESTRA: IL REDDITEST COME CALCOLARE IL FISCO «FAI DA TE»
Mario Sensini per il "Corriere della Sera"
Il Redditest, il software che ci permetterà di capire quanto siamo esposti al rischio di un controllo fiscale, è ormai pronto. Da oggi il programma, che ieri è stato presentato in anteprima alle categorie produttive, potrà essere scaricato dal sito Internet dell'Agenzia delle Entrate (www.agenziaentrate.gov.it) ed utilizzato dai contribuenti.
Confronterà le spese sostenute nel corso dell'anno, alcune delle quali dovranno essere indicate mentre altre saranno stimate dal programma stesso, con il reddito che si è denunciato al fisco e darà il suo responso: la luce verde ci dirà che il nostro tenore di vita è in linea con il reddito dichiarato, ma di fronte a discrepanze sostanziali si accenderà un semaforo rosso. E l'anno prossimo è molto probabile che arriverà anche una richiesta di spiegazioni dell'Agenzia delle Entrate.
Il Redditest, bene chiarirlo subito, è solo uno strumento di verifica offerto ai contribuenti. Rispetto ad oggi, dal punto di vista normativo e delle prassi dell'ordinamento fiscale, non cambia assolutamente niente. La vera novità scatterà con il Redditometro 2012 atteso tra poche settimane.
L'equivalente del Redditest, che in questa versione diventa una potentissima arma nelle mani degli ispettori fiscali: si userà per calcolare, partendo dalle spese, il reddito "sintetico" di un sospetto evasore, confrontarlo con quanto dichiarato, e poi contestarlo, chiedendo il pagamento delle eventuali maggiori imposte. Senza avere bisogno di altre prove, perché a quel punto sarà a carico del contribuente l'onere di dimostrare di aver pagato tutte le tasse dovute.
Il Redditest, dunque, ci servirà a capire come funzionerà il nuovo sistema dei controlli fiscali, e ad attrezzarci di conseguenza, ma non a molto di più. à importante sapere che è e resterà solo un test di autodiagnosi. Il programma scaricato da Internet sarà residente sul nostro computer (gira sotto Windows, ma anche in ambiente Mac e Linux) e non comunicherà all'esterno nessuno dei dati che saranno inseriti dai suoi utilizzatori. Una garanzia che è stata ribadita anche ieri dal direttore dell'Agenzia, Marco Di Capua, alle categorie convocate per la presentazione del software, e dalle quali non sono emerse obiezioni di carattere sostanziale.
Dalle dieci di stamane, dunque, il test sarà disponibile a tutti i contribuenti. Per ottenere il verdetto, oltre ai nostri dati personali e a quelli del nostro nucleo familiare, bisognerà inserire nel programma una nutrita serie di dati relativi alle spese effettuate, ed occorrerà avere a portata di mano documenti e giustificativi, che sarà comunque bene tenere in ordine (e conservare per quattro anni) in vista dell'entrata a regime del nuovo Redditometro.
Le spese "censite" dal programma sono circa un centinaio, suddivise in sei grandi categorie. La prima è quella delle spese per l'abitazione: dovremo dire al programma in che tipo di casa viviamo, quanto spendiamo di affitto, oppure quanto ci costa il mutuo, quanto si spende di condominio, e quanto pesano le utenze, come gas, luce, acqua e telefono.
La seconda voce del Redditest è rappresentata dalle spese per la previdenza complementare, i contributi ed eventuali polizze assicurative, la terza dalle spese per l'istruzione dei figli, dall'asilo nido all'università .
La schermata successiva del programma ci chiederà di inserire le spese per il tempo libero: palestre, pay-tv, abbonamenti al cinema o al teatro, la tessera dello stadio, ma anche quelle per i viaggi, per ristoranti, alberghi, biglietti aerei e così via. In un'altra sezione ci sarà spazio per indicare gli esborsi sostenuti per i trasporti: l'acquisto dell'auto, la manutenzione, i carburanti, pedaggi, bollo e assicurazioni. Infine si dovranno indicare gli eventuali investimenti immobiliari e le altre spese rilevanti, come quelle mediche, ma anche gioielli, eventuali assegni al coniuge separato o per il mantenimento dei figli.
Le altre spese ordinarie, come quelle per il vitto ed il vestiario, saranno stimate dal programma. Che metterà il tutto a confronto con il reddito indicato nella dichiarazione. Se la spesa effettiva eccede del 20% il reddito denunciato, si può esser quasi certi che scatterà l'accertamento, cioè il controllo formale dell'Agenzia, che è già in possesso di gran parte di quei dati che avremo inserito nel nostro programmino.
Se abbiamo la coscienza pulita nessun problema, basterà mettere un po' d'ordine nelle carte che serviranno per dimostrare le nostre ragioni ed attendere che qualcuno si faccia vivo. In caso contrario c'è sempre una via d'uscita: dichiarare e pagare il dovuto.
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