
DAGOREPORT – IL CAMALEONTISMO DELLA DUCETTA FUNZIONA IN CASA MA NON PAGA QUANDO METTE I BOCCOLI…
Carlotta Scozzari per Dagospia
La positività di Wall Street oggi si è trasmessa a tutti i mercati europei, Piazza Affari compresa. Oltre oceano, l'indice azionario S&P500 ha aggiornato i nuovi massimi storici, sull'onda delle nuove operazioni di fusioni e acquisizioni e di Ipo che stanno animando il mercato americano. A Milano, nel giorno in cui il nuovo premier Matteo Renzi si è presentato al Senato per chiedere la fiducia, il Ftse Mib ha guadagnato lo 0,42%, posizionandosi a 20.477,5 punti.
All'interno del paniere principale, tra le migliori performance ci sono state quelle delle due banche Banco Popolare (+1,89%), Intesa Sanpaolo (+1,82%), ma le cose sono andate bene anche per Unicredit (+1,29 per cento). Il settore del credito, tra le altre cose, ha beneficiato dello spread tra Btp e Bund che resta contenuto a 194 punti, mentre l'ufficio studi di Intesa Sanpaolo stima un calo a 150 punti entro fine anno, a patto che l'economia italiana riesca a crescere un po'.
Perfettamente invariata Mps, nel giorno in cui la Guardia di finanza ha effettuato un nuovo giro di perquisizioni nell'ambito dell'inchiesta sulla truffa da 47 milioni di euro ai danni dell'istituto senese che vede tra gli indagati Gianluca Baldassarre, ex responsabile dell'area Finanza.
Il più grande rialzo del giorno all'interno del Ftse Mib è però stato quello di Ferragamo (+2,22 per cento). Sulla crescita della Cina, che tante preoccupazioni sta destando tra gli addetti ai lavori, ieri, a margine della sfilata, si è detto fiducioso l'ad della maison del lusso Michele Norsa, che ha dichiarato che "il 2014 sarà ancora un anno di crescita per l'industria del lusso e per Ferragamo".
Bene sia Finmeccanica (+0,7%) sia, soprattutto, la controllata Ansaldo Sts (+1,41%), mentre si rincorrono le voci di un interesse di operatori stranieri alla società dove dovrebbero confluire sia le attività dell'azienda con base a Genova sia quelle di Ansaldo Breda. Nel Ftse Mib, ribassi oltre un punto percentuale soltanto per le due società che fanno capo alla famiglia Benetton, Autogrill (-1,08%) e Wdf (-1,04 per cento).
Fuori dal paniere principale, balzo di Indesit che ha guadagnato il 5,45% mentre si stringono i tempi per trovare il partner finanziario di cui la società produttrice di elettrodomestici ha bisogno.
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