alexandria ocasio cortez warren mark zuckerberg

C’ERAVAMO TANTO DIGITATI - LA GRANDE LOVE STORY TRA LA SILICON VALLEY E I CANDIDATI LIBERAL È FINITA, ORMAI TUTTI ATTACCANO ZUCKERBERG, NON PIÙ E NON SOLTANTO LA OCASIO CORTEZ E LA WARREN, CHE VUOLE SCORPORARE I GRUPPI BIG TECH, MA PURE HILLARY CLINTON (AUGURI): “DOVREBBE PAGARE UN PREZZO PER QUELLO CHE STA FACENDO ALLA NOSTRA DEMOCRAZIA” - INTANTO ZUCK È DIVENTATO “LOBBYIST-IN-CHIEF” E STA INCONTRANDO MEZZO CONGRESSO (E PURE TRUMP) PER PROVARE A FARE PACE… – VIDEO

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DAGONEWS

 

mark zuckerberg se la ride in audizione al congresso

C’eravamo tanto amati. Vi ricordate della grande storia d’amore tra il Partito democratico americano e Mark Zuckerberg? Dimenticate tutto. Tra gli scandali sulla privacy, presunte ingerenze russe sulle elezioni del 2016 e candidati socialisteggianti il partito dell’asinello ha dichiarato guerra a Facebook in vista delle elezioni del prossimo anno. In particolare sotto accusa è la politica sulle pubblicità elettorali, con Zuckerberg che al Congresso ha (non) risposto imbarazzato a una battagliera Alexandria Ocasio Cortez.

alexandria ocasio cortez

 

elizabeth warren

Il punto è che il social network continua a rifiutarsi di cancellare inserzioni politiche, in nome della libertà di espressione, anche se in quelle inserzioni finiscono fake news. Dall’altro lato invece c’è Twitter, che per togliere le castagne dal fuoco ha deciso di bloccare tutti gli annunci politici: “la libertà d’espressione non c’entra - ha detto il fondatore Jack Dorsey – chiunque può farsi un account e twittare”. Perché Zuckerberg non fa lo stesso

hillary clintonjack dorsey

 

Marcolino, che soffre molto lo streaming e la pressione delle audizioni al congresso, come si vede dal video in cui AOC lo incalza, in realtà sta lavorando sotto traccia per provare a fare lobbying in prima persona (nonostante abbia 60 persone pagate per questo lavoro) sui parlamentari statunitensi: in particolare ha incontrato privatamente alcuni legislatori di alcuni partiti e persino Donald Trump. Ma per ora continua a mancare l’obiettivo, viste le dichiarazioni pubbliche di quasi tutti i candidati alle primarie, soprattutto dal lato Dem.

 

jack dorsey stoppa gli spot politiciIL FAKE AD DI ELIZABETH WARREN SU TRUMP E ZUCKERBERG

Oltre alla Warren, che per la Silicon Valley è diventata il nemico pubblico numero 1 (ha proposto di scorporare le aziende di big tech per combattere il loro monopolio su internet), ieri persino Hillary Clinton, che candidata per ora non è, ha attaccato duramente Zuckerberg: “Dovrebbe pagare un prezzo per quello che sta facendo alla nostra democrazia. I social network sono una brutta favoletta”. “Ha rovinato la vita di molte persone”, ha detto ancora la grande sconfitta del 2016, che ha lasciato capire che non esclude di tornare in campo (Trump già si sfrega le mani).

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