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    CADE, VA ALL’OSPEDALE E QUANDO ESCE VIENE VIOLENTATA DA UN AMICO DEL COMPAGNO SOPRANNOMINATO “MIMMO L’EGIZIANO” – E' SUCCESSO A ROMA: LA MATTINA DI MERCOLEDÌ SCORSO LA VITTIMA VA A BERE CON IL SUO COMPAGNO, CON IL SUO FUTURO AGGRESSORE E UN ALTRO AMICO. LEI E IL FIDANZATO, UBRIACHI, CADONO E VENGONO PORTATI IN DUE OSPEDALI DIVERSI - QUANDO LEI ESCE AD ASPETTARLA C’ERA “MIMMO” (AL SECOLO MOHAMMED, 31 ANNI) CHE LA PORTA A BERE E POI LA STUPRA SU UNA PANCHINA…


     
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    Estratto dell’articolo di Giulio De Santis e Rinaldo Frignani per www.corriere.it

     

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    «Sì, è lui». Davanti alla foto segnaletica dell’uomo che l’aveva violentata, non ha avuto dubbi. L’ha riconosciuto subito. Mohammed M., egiziano di 31 anni, meglio noto come «Mimmo» fra gli sbandati del Quadraro, è ora rinchiuso in carcere a Regina Coeli accusato di violenza sessuale: i carabinieri della stazione Cinecittà e della compagnia Casilina lo hanno scovato giovedì pomeriggio dopo più di un mese di ricerche nel parco di Tor Fiscale.

     

    Si era rifugiato lì dal 23 agosto scorso dopo aver aggredito e abusato della donna, una 30enne con problemi di alcolismo e tossicodipendenza, che vive con il compagno in un appartamento a Roma est.  «Mimmo», un tipo dai modi violenti, con precedenti per minacce e lesioni, era una sua conoscenza occasionale: da quanto emerso dal racconto della vittima quel mercoledì mattina la coppia, l’egiziano e un altro amico si sono ritrovati a Porta Furba per andare a bere in un locale.

     

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    Si sono trattenuti lì a lungo, fino a quando uscendo in strada la giovane, sotto effetto di alcolici, è inciampata rimanendo contusa. […] La 30enne è stata medicata e dimessa con qualche giorno di prognosi dal pronto soccorso del San Giovanni.

     

    Ad attenderla fuori c’era solo «Mimmo», che le ha detto di seguirlo per incontrarsi con il convivente. In realtà una trappola, perché l’uomo era all’oscuro di tutto e si trovava anche lui al pronto soccorso di un altro ospedale in procinto di tornare a casa, dove sarebbe arrivato in serata. L’egiziano ha convinto la 30enne a girare per locali fra Quadraro, Cinecittà e Don Bosco, dove l’ha fatta bere di nuovo.

     

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    Un piano congeniato per abbassare le difese della donna e condurla nei giardini pubblici in piazza dei Consoli. «Il tuo compagno sta per arrivare», le ha detto cercando di rassicurarla, anche perché la giovane si era innervosita avendo intuito che l’egiziano voleva rimanere da solo con lei e aveva altre intenzioni. Annebbiata dall’alcol, tuttavia, la 30enne non è riuscita a reagire quando l’aggressore l’ha immobilizzata su una panchina.

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     Dopo la violenza «Mimmo» è fuggito e la vittima ha chiesto aiuto rifugiandosi in un locale. Erano le 21.30. Un’ambulanza dell’Ares 118 l’ha trasportata di nuovo al San Giovanni dove è scattato il codice rosso per i casi di violenza sessuale. […]

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