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Foto di Umberto Pizzi dalla Camera dei deputati per la fiducia la governo Monti-Passera-Napoletano
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Se Sparta piange, Atene non ride. Il Banana solo oggi si sta accorgendo bene della tramvata che ha preso in piena faccia: non solo ha dovuto lasciare palazzo Chigi per motivazioni che si sono rivelate inesistenti tant'è che i mercati, almeno per ora se ne fregano di Monti e di tutti gli slurp della stampa italica. Ma si è dovuto prendere un governo di centrosinistra di cui l'unico esponente polista, il ministro degli Esteri, Gianni Terzi di Sant'Agata, è un uomo di Fini (Catricalà è un uomo esclusivamente di Gianni Letta).
Tant'è che, incazzatissimo con i suoi che hanno negoziato la composizione del governo, è arrivato a dire ai senatori che "a questi signori staccheremo la spina quando lo vorremo noi". Il che è solo in parte è vero perché sa benissimo che questa cosa non potrà avvenire solo da maggio in avanti. Prima sarebbe troppo rischiosa per via delle 5 maxi aste di titoli Btp (quasi 280 miliardi di euro).
Ma il culo lo protegge perché il governo Monti-Passera sembra essere in realtà un siluro indirizzato alle onorevoli natiche di D'Alema, Bersani, Franceschini e tutto il mondo del Pd "istituzionale" che ha brindato per l'uscita del Cainano ma che ora si beccherà la riforma delle pensione e dell'Art 18.
Con il risultato che se Monti va male, loro comunque rischiano di terremotare la loro base elettorale, se Monti va bene terremota il partito e Passera diventa subito il candidato del centrosinistra alle politiche del prossimo giugno 2012. Con soddisfazione del'Ing. De Benedetti che su questa operazione Passera sta lavorando da quando ha capito che Montezemolo né Profumo erano candidati credibili.
Quindi nei prossimi giorni avremo un governi Monti-Passera sempre più acclamato dalla stampa, sempre più inviso all'opinione pubblica, elementi che permetteranno al Banana di sopravvivere folicamente, anche se lui stesso sa che non potrà più essere candidato a palazzo Chigi né al Quirinale (la vicenda di questi giorni dei veti incrociati gli ha fatto capire che non ci sarà una candidatura Letta nemmeno per il Colle).
Quindi il borsino detto da chi conosce bene le vicende istituzionale vede le elezioni a giugno e un testa a testa tra Passera e il candidato del centrodestra (sarà Alfano? Forse sì ma non è detto) molto più incerto di quanto si poteva pensare
Verdini Gelmini Verdini Angelucci Tutti salutano Berlusconi Tabacci De Girolamo Concia Silvio Berlusconi e Mari Monti Verdini e Gelmini
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