1- LA ROMA CHE A FINE PARTITA DEVE ANDARE SOTTO LA CURVA SUD A FARSI OFFENDERE E INSULTARE DAI TIFOSI E’ UN FATTO UMILIANTE, DI MEDIEVALE SOTTOMISSIONE. CHE LA SQUADRA NON MERITAVA ASSOLUTAMENTE. E CHE RIBADISCE ANCORA UNA VOLTA, SE MAI CE NE FOSSE BISOGNO, IL DISTORTO SIGNIFICATO DEL TIFO NEL CALCIO ITALIANO: VUOLE COMANDARE E DARE LA LINEA. E TALVOLTA IMPORSI CON LA FORZA, COME È ACCADUTO LA SETTIMANA PRECEDENTE A GENOVA, CON I GIOCATORI COSTRETTI A TOGLIERSI LA MAGLIETTA 2- LUIS ENRIQUE, CHE ERA ANDATO VIA SUBITO DAL CAMPO, NON SI È ACCORTO DEL FATTO CHE TOTTI E LA SQUADRA FOSSE ANDATA SOTTO LA CURVA, A FARSI UMILIARE. HA SPECIFICATO CHE LUI COMUNQUE NON SAREBBE ANDATO: E FIGURIAMOCI SE LO AVESSE FATTO DAVVERO

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Fabrizio Bocca per http://bocca.blogautore.repubblica.it/ - Foto: Repubblica.it e Mezzelani-GMT

Il campionato è allo sprint finale, la tensione è alle stelle, visto che questo è il mese in cui ci si gioca la stagione. Bella, nella sua imperfezione, la partita tra Roma e Napoli. Il pareggio però lascia scontente entrambe. Il Napoli perché rimane col fiato sospeso nella lotta per il terzo posto e soprattutto non placa la contestazione della Roma, che nonostante un ottimo primo tempo della squadra e comunque uno spunto d'orgoglio nel finale che le ha permesso di riprendere la partita (2-2), è continuata feroce.

La Roma che a fine partita deve andare sotto la curva Sud a farsi offendere e insultare dai tifosi lo trovo un fatto umiliante, di medievale sottomissione. Che la squadra non meritava assolutamente. E che ribadisce ancora una volta, se mai ce ne fosse bisogno, il distorto significato del tifo nel calcio italiano: vuole comandare e dare la linea. E talvolta imporsi con la forza, come è accaduto la settimana precedente a Genova.

Ieri toccava all'allenatore, oggi alla squadra: un coro classico e vecchio come la storia del calcio "andate a lavorare" non basta più. Da quella stessa curva a inizio partita si erano alzati vergognosi cori verso i napoletani: ormai non ci fa più caso nessuno, vengono quasi considerati la colonna sonora di uno stadio.

Luis Enrique, che era andato via subito dal campo, non si è accorto del fatto che la squadra fosse andata sotto la curva, a farsi umiliare. L'allenatore spagnolo ha specificato che lui comunque non sarebbe andato: e figuriamoci se lo avesse fatto davvero. E ha detto bene.

 

 

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