CAFONALINO – AIUTO, DAL MATERAZZO SIAMO CADUTI SULLA RETE! - LADY LEI, L’EX DG DI VIALE MAZZINI, OGGI DIRETTORA DI RAI PUBBLICITÀ, SCRIVE UN LIBRO SULLA PRESUNTA DEMOCRAZIA DELLA RETE, DALLA PREISTORIA A INTERNET

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Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia

Daniela Giammusso per l'Ansa

Siamo davvero tutti immersi e parte delle leggi che regolano il ruotare degli universi? Come dire, siamo sempre stati tesi a metterci ''in rete'', anche millenni prima di internet, come se questa fosse la nostra unica via di sopravvivenza? E che tipo di rete? Di libertà? Di rispetto? Reti armonia o di dominio? E' da queste riflessione che nasce ''ET_NET la rete delle reti'' (ed. Rubettino), volume con cui Lorenza Lei, già direttore generale della Rai, oggi presidente di RaiPubblicità e docente di Alta Qualifica alla facoltà di Architettura de La Sapienza, affronta un viaggio nel concetto di ''rete'' quale strumento primario per lo sviluppo della democrazia e della libertà dei popoli.

''E' un libro sulla rete delle reti, non su internet'', precisa subito l'autrice all'ANSA, a margine della presentazione in cui sono intervenuti, tra gli altri, il presidente del Censis, Giuseppe De Rita, l'economista Yoran Gutgeld, l'esperto di informatica Umberto Rapetto, l'ex direttore di Current Italia, Tommaso Tessarolo, il preside di Facoltà Renato Masiani e Tonino Paris, che firma la prefazione del volume. ''E' un libro - prosegue la Lei - che parla di contenuti, di etica e responsabilità dentro la rete''.

Una riflessione, dedicata ai suoi studenti ma non solo, nata ''camminando per la mia città, Bologna. Ripercorrevo la strada che per anni ho fatto andando a scuola - dice - Vedevo le persone, gli insegnanti, le fabbriche, i negozi, i prodotti in vetrina e mi sono detta: 'ma in realtà qui c'è una rete'. I negozi era una rete, come la strade, il percorso che stavamo facendo tutti. Da lì ho iniziato a riflettere sui bisogni reali di ognuno di noi, dall'istruzione alla casa, e sulla loro connessione'', perchè, aggiunge, ''i bisogni o li mettiamo in rete o non avremo mai il risultato che cerchiamo''.

Scritto con il linguaggio di un tweet e con tutti i segni grafici dell'era 2.0, il libro ripercorre dunque tutte le reti del nostro esistere: da quella del pescatore, nata bidimensionale mentre attende sulla spiaggia, ma pronta a diventare a tre dimensioni una volta in mare; a quella costruita nella Roma antica, fondata sui bisogni (ad esempio con la rete idrica) e sui valori (con lo ius); fino all'ultima, planetaria, di Facebook.

''La rete - spiega la Lei - è un'idea divenuta realtà tantissimi anni fa. Dalle fognature alla rete idrica, abbiamo capito che i contenuti sono la base di ogni progetto di rete. Internet è solo uno strumento, esattamente come l'inglese. Passare dall'antica Roma a Facebook è un po' forte. Però si può dire che, se lo riempiamo di contenuti, Facebook può essere sicuramente un modo per parlarsi, per creare comunità. Poi, però, ci deve essere un rispetto dell'etica, del senso pubblico''.

Donna di comunicazione, la Lei nel libro non dimentica un passaggio sul potere del linguaggio e sulla televisione. ''Per la velocità con cui i media evolvono - scrive - non possiamo limitarci a tenere lo sguardo fisso al presente''. E anzi, '''navigare' nel mondo delle reti con mente aperta e spirito di osservazione è quanto mai necessario'', soprattutto oggi che con un semplice telefonino chiunque può trasformarsi in fonte di notizie. Ma se, come sottolinea più volte, ''la rete non è virtuale, è l'insieme di tutti noi'', mai si deve disgiungere la teoria delle reti dal senso dello Stato.

''Oserei dire - spiega - anche dall'etica dei bisogni primari di ogni essere umano, come la salute, la cultura, l'istruzione, il lavoro, la casa, l'ambiente. Etica dello Stato vuole dire rispettare questi bisogni che diventano valori e sono principi per trasformare il sapere in conoscenza''. Ma dunque, le rete ci salverà? ''La rete - risponde - può aiutare al cambiamento dentro un piano di sviluppo industriale del paese, ma non può essere considerata rete se abbandonata soltanto al fatto che esiste''.

 

Yoram Gutgeld Relatori Pippo Baudo Lorenza Lei autrice del libro Lorenza Lei Lorena Bianchetti Lorena Bianchetti