Gianluca Roselli per “il Fatto quotidiano” - Estratti
gennaro sangiuliano
Una diffida per eccesso di satira. Il protagonista di questa storia è Gennaro Sangiuliano, ministro della Cultura, che ha diffidato il noto programma di Radio Uno, Un giorno da pecora, dal proseguire a prenderlo per i fondelli e dal fare battute su di lui, chiedendo di smetterla e riservandosi azioni legali e richiesta di risarcimento danni.
Insomma, niente diritto di satira per un programma che è appunto di satira, uno dei più seguiti e di maggior successo della radio pubblica. Trasmissione in cui spesso e volentieri i politici sono messi nel mirino dai due conduttori, Giorgio Lauro e Geppi Cucciari. Tutti i politici, a partire dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, protagonista addirittura di alcuni tormentoni.
E dove i rappresentanti dei partiti sono spesso anche ospiti in studio o intervistati al telefono. In questi anni i leader ci sono passati più o meno tutti.
giorgio lauro geppi cucciari
Al titolare dei Beni Culturali, però, si vede che quella satira non piace. E così, tramite lo studio legale dell’avvocato salernitano Silverio Sica, ha inviato una diffida a mamma Rai (di cui è ancora dipendente in aspettativa). Nella missiva si spiega come nel programma radiofonico da mesi Sangiuliano sarebbe vittima di una sistematica denigrazione dell’immagine personale e del ruolo istituzionale, addirittura ipotizzando una inadeguatezza del ministro, con una “carenza di preparazione culturale della persona”.
Viene poi evidenziato che si è consapevoli del tono ironico del programma, ma tutto ciò denota “un intento diffamatorio tanto più grave se si considerano il profilo e la personalità del dottor Sangiuliano” che, si fa presente, “è laureato in Giurisprudenza, dottore di ricerca e professore a contratto in diversi atenei”. Insomma, Lauro e Cucciari avrebbero preso in giro troppo e in modo continuativo il ministro, quasi fosse inadeguato a ricoprire quel ruolo. E invece di titoli l’ex direttore del Tg2 ne ha eccome.
gennaro sangiuliano foto di bacco (7)
Giorgio Lauro casca però dalle nuvole. “Non so nulla di questa diffida, me lo state dicendo voi. Sono però stupito, perché noi prendiamo in giro un po’ tutti e Sangiuliano non è nemmeno tra le ‘vittime’ principali.
Di recente, oltre che sulla premier, ci siamo concentrati sul ministro Pichetto Fratin, su Francesco Lollobrigida e Antonio Tajani, ma non disdegniamo affatto anche l’opposizione. Elly Schlein e Giuseppe Conte sono tra i nostri bersagli preferiti. Insomma, Sangiuliano lo prendiamo in giro anche meno degli altri”, osserva il conduttore. Inoltre, sembra paradossale che un personaggio che nella sua vita professionale, da giornalista e scrittore, ha sempre fatto della libertà e del pensiero liberale il suo credo, poi se la vada a prendere con la libertà di satira. Lauro è nel programma fin quasi dai suoi inizi e per molti anni l’ha condotto insieme a Claudio Sabelli Fioretti che, nel 2015, è stato sostituito da Geppi Cucciari.
Giorgio Lauro e Geppi Cucciari un giorno da pecora
Che proprio a Sangiuliano fece fare una gaffe notevole. Era la sera del 7 luglio scorso e il ministro era in giuria al Premio Strega. “Questi libri sono tutte storie che ti prendono e ti fanno riflettere. Proverò a leggerli…”, afferma l’ex direttore del Tg2. “Ah perché, non li ha letti…?”, chiede una sbigottita e divertita Cucciari, che presentava la serata. Imbarazzo tremendo. “Sì, li ho letti perché ho votato, ma voglio approfondire questi volumi…”, risponde Sangiuliano.
geppi cucciari giorgio lauro
“Ah, capisco, vuole andare oltre la copertina…”, chiosa Cucciari, che poi non infierisce e passa oltre.
Che la diffida sia forse una vendetta per quella figuraccia al Ninfeo di Villa Giulia? Il ministro se l’è per caso legata al dito? Chissà.
GEPPI E GENNI - MEME BY GRANDE FLAGELLO
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